Il DDT venne abolito nel 1978 in Italia per cui magari qualcuno non sa di cosa parlo. Era un componente per gli insetticidi. Ora mi si perdonerà il gioco di parole nel titolo (parlo io che mi chiamo Lupi…) che naturalmente non vuole essere offensivo ma solo provocatorio nel guardare la lettera aperta a Vespa e la relativa petizione, come l’inizio di qualcosa di più ampio.

Sono d’accordo con Mantellini quando ritiene che non sia Vespa l’interlocutore giusto, o quantomeno non l’unico, a cui indirizzare la missiva(non condivido invece l’affermazione di Massimo: “Vespa (e la TV in generale) non sono ormai piu’ un grande pericolo“; lo sono ancora, haimé). Paolo sintetizza perfettamente:

Cercare “da” Internet un dialogo con Bruno Vespa richiede una enorme dote di ottimismo e fiducia nel prossimo

Fiducia che non mi sento proprio di dare a questo prossimo. E allora?

Lancio un’idea. Premesso che continueranno ad esserci attacchi disinformati e/o strumentali alla Rete ancora per molto tempo, suggerisco di redigere un documento più generale, stilato sulla falsa riga di quello realizzato in questo caso, che possa prestarsi ogni qualvolta si demonizza la Rete in maniera esagerata.

Attenzione però: non un manifesto che tenti di rappresentare “Il Popolo della Rete”, perché è qui lo sbaglio che a volte facciamo noi “dell’ambiente”, andandoci a ghettizzare da soli. Serve invece qualcosa che dimostri, numeri alla mano, l’entità sociale ed economica di internet. Come sappiamo, internet non è fatta di geek, blogger ed hacker, ma da un’enormità di persone che ormai sono rappresentativi della maggioranza della popolazione.

A noi che abbiamo l’opportunità di usare la Rete e quindi anche di conoscerla, spetta il compito di spiegarla, spiegarla e spiegarla ancora. Difendendola se occorre. E ribadisco: non dichiarandoci cantori di un’area tecnicologica o di frontiera, ma semplicemente utilizzatori di qualcosa che sta migliorando il mondo (a proposito leggere l’articolo di Weinberger su Nòva di oggi).

Che ne dite?

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7 commenti per “Firmo la petizione-Vespa anche se ci vorrebbe il DDT…”

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  1. Giulietto scrive:

    Lo stesso tipo di “ghettizzazione” lo subii tanti anni fa all’epoca dei primi computer, e lo subisco ancora oggi, in misura minore, quando i media mainstream parlano di videogiochi. C’è sempre stata paura di ciò che è nuovo, l’importante è superare una certa massa critica (cosa che con internet è ormai avvenuta da tempo) e quindi secondo me basta guardare il fiume che scorre e prima o poi i cadaveri (metaforicamente parlando) di questi dinosauri dell’informazione passeranno. Scrivere, urlare, parlare, spiegare, con queste persone è inutile.

  2. catepol scrive:

    Dico che sta a noi spiegare a tutti i livelli da vespa alla sessuologa fino all’ultimo degli utenti, quello che è imbranato e trema quando preme il power del PC.

  3. Gianni Lombardi scrive:

    Spesso le nuove idee prendono piede solo perché pian piano gli oppositori muoiono di vecchiaia.
    Le osservazioni fatte da Bruno Vespa e gran parte dei suoi ospiti fanno veramente cadere le braccia.
    Buona l’idea del documento generale, una specie di FMQ (Frequently Misunderstood Questions).

  4. Marco Dal Pozzo scrive:

    Mauro,
    una domanda: ma il manifesto di cui parli a chi sarebbe indirizzato e, soprattutto, su quale mezzo sarebbe veicolato?
    Credo che quello che si sta lasciando fuori da tutte le discussioni nate in Rete in questi giorni sull’argomento Vespa sia il tema del coinvolgimento di quanti da questa Rete (per un motivo o per un altro) stanno fuori.
    Mi spiego: se il manifesto resta sul Web non ha senso; così come poco senso ha una lettera indirizzata a Vespa.
    Meglio, io credo, sarebbe prendere qualcuno “offline” e dirgli innanzi tutto cosa sia l’ “online”.
    Che dici?

  5. Mauro Lupi scrive:

    @Marco, si, pensavo proprio a qualcosa che nasce sul web ma che poi trovi una distribuzione offline; che sia attraverso un testimonial, un evento, la stampa, ecc.
    @Gianni: bello il FMQ (Frequently Misunderstood Questions)

  6. Marco Dal Pozzo scrive:

    Beh Mauro,
    forse hai descritto l’uso che si dovrebbe fare dal documento di cui parli nel post: nasce sul Web e si distribuisce fuori ;)

  7. markingegno scrive:

    La mia idea era quella di una risposta collettiva, dando ognuno cinque motivi per avere un blog: http://tinyurl.com/3aaet5
    Purtroppo non tutti hanno capito che l’intento non era quello di interagire con Vespa ma piuttosto di creare autoconsapevolezza.
    Buona anche l’idea delle FMQ, come andrebbe bene anche un wiki, ma siamo sempre li’, il canale non cambia. :)

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