Oltre al convegno sul content marketing di giovedì 12, segnalo l’incontro Dal CRM al Digital Marketing organizzato da SOIEL che si terrà sempre a Milano venerdì 13 alle 9.20 e mi sembra presenti un ottimo programma.
Io introdurrò la sessione “Dall’analisi all’azione: campaign management, engagement e loyalty” con l’intervento “Interactive Marketing Multicanale” dedicato alla digital marketing automation.
Vi segnalo un bell’evento dedicato al content marketing, che si terrà a Milano il 12 novembre, nel quale terrò uno speech alle 14 dedicato alla progettazione della strategia di content marketing.
Ecco i dettagli:
Asseprim, in collaborazione con l’Associazione Luoghi di Relazione, organizza l’evento “Engagement Content Marketing”: un’intera giornata dedicata ad interventi di professionisti del settore che analizzeranno lo scenario e approfondiranno il #contentmarketing e la gestione dei meccanismi di creazione di engagement.
Le iscrizioni sono aperte!
L’evento è completamente gratuito a numero limitato di posti www.contentmktg.it
Giovedì 12 novembre alle 9.30, presso Unione Confcommercio, Corso Venezia 47, Milano
Basta il primo dato dell’infografica di Unioncamere sul valore dell’internet economy in Italia, per spiegare tutti i ritardi del digital nel nostro paese: 4 imprenditori su 10 ritengono che internet NON serva alla propria impresa.
Per fortuna (o meglio, per la logica con cui si muove il mondo), le aziende che usano internet assumono di più e sono più efficienti. E sul fronte della domanda internet è un riferimento sempre più importante per gli acquisti, online e non.
È quanto emerge dal capitolo “Digital economy e innovazione: la trasformazione dell’economia e dei consumi” del Rapporto Unioncamere 2015 (qui il PDF).
Altra interessante infografica del rapporto è quella su occupazione e competenze digitali.
Dopo quella sui colleghi problematici, propongo un’altra bella infografica realizzata da Getvoip, dedicata ai cambiamenti degli spazi lavorativi, al problema delle interruzioni durante il lavoro e al telelavoro.
Come ben sintetizza il report “The Customer Experience in 2020” di Gartner, tra cinque anni i clienti non tollereranno le aziende che non li riconoscono automaticamente e non ricordano le loro preferenze.
Per gestire queste relazioni one-to-one occorrono tre cose:
- Un atteggiamento di apertura e di ascolto nei confronti di tutti gli stakeholder dell’organizzazione, ossia lo stra-citato auspicio di “mettere il consumatore al centro dell’attenzione”. La metafora che uso da un po’ è quella di sostituire gli specchi dentro l’azienda con porte e finestre.
- Una tecnologia abilitante, tipicamente identificata come Digital Marketing Automation, in grado di intercettare i profili online delle persone ed i loro comportamenti multicanale e di memorizzarne in modo efficiente le caratteristiche. In pratica lo stesso concetto della telecamera sui siti rappresentata dagli analytics di cui scrivevo una dozzina di anni fa (yep!), ma con una potenza di trattamento dei dati senza precedenti.
- Un set di contenuti personalizzati che incrocino desideri e bisogni dei clienti in base ai loro gusti e alla fase del customer journey in cui si trovano rispetto alla relazione con l’azienda.
Stiamo quindi passando dalla fase in cui abbiamo imparato ad ascoltare ed interpretare i contenuti generati dagli utenti, ad una situazione nella quale gli User Generated Content insieme alle User Generated Actions guideranno il marketing delle aziende.
Che ne pensi?
Mio caro PC, è ora che te lo dica chiaramente: io con te non riesco a parlare.
Ci conosciamo ormai da 35 anni e in tutto questo tempo abbiamo migliorato parecchio il modo di comunicare. Forse la prima cosa che ti ho detto (pardon, scritto) è stata DIR per capire cosa avevi entro. E a suon di tasti, piano piano ci siamo capiti sempre meglio.
Lo so, un po’ te la sei presa perché ad un certo punto andai a trovare quelli della mela ed il mondo WIMP (windows, icon, mouse, pointer), ma poi hai capito anche te che era un sistema migliore e così, oltre ai tasti, ho iniziato a spiegarti le mie intenzioni anche con il mouse.
Però al click del mouse (nonché al touchpad del notebook) preferisco ancora quello della tastiera, per cui sono sempre a caccia delle delle scorciatoie di tastiera di tutti i programmi o i servizi online, perché così posso chiederti più velocemente le cose da fare.
Adesso mi chiedi di parlarti, suggerendomi di darti del Cortana. Boh, la cosa non mi quadra.
Sarà che abbiamo instaurato da troppi anni un rapporto silente, che produceva al massimo un po’ di click. E poi, vuoi mettere il fatto che se qualche comando non produceva i risultati voluti poteva dipendere solo da me, mentre ora mi chiedi di aggiungere l’incertezza della tua capacità di capire cosa dico.
Non te la prendere, nulla di personale, ma continuerò a parlarti con tastiera e mouse. Certo, un giorno sarai in grado di ascoltare e comprendere questo post mentre lo leggo; e magari mi risponderai pure con cognizione di causa. Però intanto preferisco continuare ad usare la tastiera.
Che poi, è già abbastanza complicato farsi capire a voce dal resto del mondo umano…
Ho avuto il privilegio ed il piacere di partecipare al progetto “Giochi da prendere sul serio”, il libro scritto da Alberto Maestri, Pietrro Polsinelli e Joseph Sassoon dedicato a Gamification, storytelling e game design per progetti innovativi; editore Franco Angeli.
Su Amazon puoi anche scaricare un estratto del libro che contiene la premessa e la mia introduzione. Buona lettura!
Una bella infografica realizzata da Getvoip dedicata a chi ha colleghi “nocivi” e che non si limita a criticare ma cerca di gestire la relazione.
Qui c’è una galleria di profili tipo: dal sociopatico al mondano, dal pasticcione a quello che a me infastidisce di più: il perditempo.
Ecco le chart che ho utilizzato come base della discussione durante il mio intervento al bell’evento organizzato da Chorally una decina di giorni fa.
Che te ne pare?
Ultimi commenti