Archivio: “branded content”

Sempre più convinto che le aziende possono prendere spazi oggi occupati dai publisher. Non tanto come business model, che è ovviamente diverso da quello degli editori e dei professionisti dei media, quanto in termini di attenzione, considerazione e fiducia. Ossia quei valori decisivi prima di arrivare al portafogli delle persone.

A proposito, buon articolo su Forbes che prende spunto dall’ultima ricerca sull’argomento di Forrester. Le persone, specie in Europa, si fidano sempre meno della pubblicità e  puntano su contenuti e recensioni.

forrester

E allora i brand cosa debbono fare? Il giornalista di Forbes cita quattro punti:

  1. Educate and inform to build a trusted brand.
  2. Create topical, shareable content to build a remarkable brand.
  3. Develop stand-out content to build an unmistakable brand.
  4. Become part of your customers’ daily routine to build an essential brand.

Li condivido, ma aggiungo la necessità di:

a) Stimolare la produzione di contenuti da parte di più dipartimenti in azienda e quindi sviluppare gli Employee Generated Content

b) Attivare una adeguata attività di education all’interno dell’azienda che non solo faciliti e abiliti lo sviluppo di tali contenuti, ma che insegni ad usare i contenuti come strumento di conversazione con tutti gli stakeholder.


In Bocconi è stata scelta “Enterprise Generated Content” per definire i contenuti generati dalle aziende; a questi è dedicato uno specifico convegno che si terrà giovedì 24 Settembre a Milano.

Un paio di anni fa io li definii Company Generated Content, per poi passare a identificare il complesso strategico come Content Marketing. In giro ho visto altre definizioni: branded content, corporate generate content, ma il succo è lo stesso: le aziende stanno entrando nella schiera dei produttori di contenuti affiancando, in questo, sia i media tradizionali (talvolta bypassandoli del tutto), sia gli individui.

Al convegno in Bocconi (l’ingresso è gratuito previa registrazione online), verranno presentate alcune ricerche realizzate dall’Università insieme alle testimonianze di Barilla, Purina, Telethon, Intesa San Paolo, Replay Reply. Dal lato degli editori interverranno esponenti di Mondadori, Yahoo!, Time Warner e Corriere.it.

Io sarò nel panel “Dalla filiera alla rete: le nuove regole d’ingaggio nella comunicazione digitale” moderato da Giampaolo Colletti, insieme ai colleghi di Adobe, Università di Pavia, Lush e con Mirko di Ninjamarketing.