Archivio: “Tools”
Leggevo (via Search Engine Land) del progetto di ricerca Microsoft chiamato U Rank. In pratica stanno studiando un’applicazione per agire sui risultati di una ricerca facendo salire un determinato sito in graduatoria, eliminarlo o aggiungergli una nota. L’idea non è male e anche Google pare che già dall’anno scorso ha sperimentato un tool simile. Chissà se e quando li vedremo realizzati; in ogni caso il potere che sta arrivando nelle nostre mani (anzi nelle nostre tastiere: io lo chiamo power to the keyboards) è sempre maggiore.
Mi è tornato in mente un articolo che scrissi due anni fa circa (collegato ad un convegno sul web semantico di cui riporto qui a fianco una slide), in cui iniziai a ragionare su quanto i singoli individui stiano caratterizzando, in un modo o nell’altro, anche gli stessi motori di ricerca.
Tags: u rank – microsoft – google – mauro lupi
Sostengo da anni che farsi trovare su internet sia non solo un’opportunità, ma un servizio che occorre fornire ai propri clienti (o potenziali tali). Per cui qualsiasi azienda o organizzazione dovrebbe fre di tutto per facilitare il reperimento del proprio sito. Per i siti della PA dovrebbe addirittura essere obbligatorio.
Oltre alle attività di posizionamento sui motori di ricerca e quelle più propriamente pubblicitarie, suggerisco un paio di accorgimenti semplici ed economici che possono migliorare la rintracciabilità dei siti:
- Fare in modo che il sito sia raggiungibile anche omettendo il “www.” iniziale. Anni fa mi dissero che questo non è in linea con le guidelines formali dell’ICANN (l’ente che coordina i nomi a dominio), ma sembra che oggi non ci siano problemi di sorta.
- Attivare le estensioni ww.dominio.xx e wwww.dominio.xx, ossia dei cosiddetti “terzi livelli” di due e quattro “w”, in modo da intercettare gli utenti che digitano erroneamente l’indirizzo. Questa idea mi è venuta per merito di Virgilio.it che ha attive le estensioni di cui sopra; manca “w.virgilio.it” forse perché fino a qualche tempo fa non gli andava di affermare “viva Virgilio”… Scherzo ovviamente ma, ad esempio w.google.it e w.libero.it portano ai siti giusti (anche se google preceduto da 4 “w” non funziona).
- Verificare se il nome dell’azienda o dei propri brand si presta ad errori di digitazione, i cosiddetti mispelling. In questo caso, sarebbe opportuno registrare anche i relativi domini e/o puntare a essere visibili nei motori di ricerca anche nei confronti di chi sbaglia a digitare il nome dell’azienda.
Tags: domini – dominio – virgilio – libero – google – icann
C’è chi si rilassa ascoltando la musica, chi leggendo libri, chi rimane a guardare la propria moto. Io invece mi metto a smanettare qua e là tra HTML e cose nuove da imparare.
Oggi ho implementato Live Search Box sul blog. La casella di ricerca si trova in alto a destra è ed simile a quella di Google o di altri servizi, solo che è più versatile secondo me. Praticamente permette di cercare: a) dentro questo blog, b) su tutto il web, c) su tutti i siti di Ad Maiora contemporaneamente. Quest’ultima possibilità l’ho inserita con l’apposita funzione Macro che consente di creare una lista personalizzata di siti su cui restringere la ricerca. Peccato che se ne possa inserire solo una, ma è praticamente un modo per farsi un proprio search engine (recentemente ho scritto un articolo sull’argomento: I motori di ricerca siamo noi).
Tornando a Live Search Box, la funzione mi piace perchè si rimane dentro il blog finché non si seleziona una pagina tra quelle trovate. Cliccando su un risultato, si apre una nuova finestra. Certo, ci sono gli sponsored links, ma la funzione è facile da implementare mediante una procedura guidata di tre passaggi.
Come vi sembra?
Qualche segnalazione accumulatasi in questi giorni:
- Per cavalleria inziamo da Charlene Li, la nota analista di Forrester, che insieme a Josh Bernoff ha iniziato a scrivere un libro. Sembra ormai diventata normale la seguente prassi: a) si decide di scrivere un libro, b) si apre un blog specifico, c) si annuncia la cosa in gran pompa, d) si avviano le prenotazioni su Amazon. Ah, si, poi bisogna pure scriverlo
Il titolo del libro dichiara sapentiemente il suo contenuto: “The Groundswell: how people with social technologies are changing everything”. - Il 19 gennaio a Roma ci sarà l’incontro “Il Web 2.0 e lo scenario italiano- a che punto siamo” presso la FNSI (Federazione Nazionale della Stampa). Partecipazione libera e aperta a tutti. Interessante l’elenco rei relatori. Cercherò di passare anch’io: mi lamento spesso che la maggior parte degli eventi sulla comunicazione si fa a Milano e, per uno che si tiene a Roma non mi posso permettere di mancare
- Alla ricerca della Torino Wireless è un lavoro che sta curando Vittorio Pasteris per La Stampa; utilizzando Google Maps, hanno mappato i punti wi-fi nella città: cool!
- Lele Dainesi si lancia nel video iniziando una serie di quattro puntate che racconterà il 2006 sul blog di Nòva. L’apertura della serie è dedicata ai video più importanti circolati online. Superata da tempo immemore l’umana “paura del microfono”, Lele inizia a trovarsi a suo agio anche davanti alla telecamera: se solo fermasse le mani…
Ho scoperto un tool comodissimo e sfizioso, specie per chi si diverte a smanettare tra routine e variabili. Si tratta di AutoHotkey, un software per creare degli script che eseguono automaticamente delle funzioni di tastiera e mouse. È gratuito, open source, ma funziona solo con Windows.
Io ho creato uno script che uso quando inserisco dei comenti sui blog, in particolare per mettere velocemente i codici di formattazione del grassetto, del corsivo, e per inserire un link. Seleziono il testo, attivo la combinazione di tasti che ho impostato et voilà. In pratica, soddisfo il mio amore per i particolari, riuscendo nel contempo a risparimare il proverbiale tempo necessario a curarli.
Il bello di AutoHotkey, è che ogni script può diventare in programma indipendente, e quindi utilizzabile anche da chi non ha il programma istallato. Per l’applicazione che ho descritto prima, ad esempio, ho realizzato un file commentag.exe. Una volta avviato, il programma attiva queste combinazioni di tasti:
- Start-Shift-B: Grassetto
Utilizzo: selezionare il testo e premere la combinazione di tasti; lo script inserirà i tag <B></B> - Start-Shift-I: Corsivo
Utilizzo: selezionare il testo e premere la combinazione di tasti; lo script inserirà i tag <I></I> - Start-Shift-L: Link
Utilizzo: copiare negli appunti l’indirizzo web (URL), selezionare il testo e premere la combinazione di tasti; lo script inserirà i tag <A HREF></A> inserendo il contenuto degli appunti come URL.
Naturalmente non assicuro la funzionalità di questo programmino, né garantisco per eventuali danni che potrebbe creare. Io l’ho provato con Windows XP e sembra andare bene.
Con l’occasione, segnalo che su Googlisti ci sono un po’ di link a programmi gratuiti, mentre Yahoo! si è fatto promotore di Giveawayoftheday, che presenta quotidianamente un software commerciale che per un giorno si può acquisire gratuitamente.
tags: autohotkey
A Google spesso si attribuisce un’eccessiva produzione di servizi e progetti, alcuni dei quali non vengono sviluppati compiutamente, col rischio di perdere il focus sulle applicazioni core. È il prezzo che si deve pagare quando si sperimenta ed è nella logica delle aziende come Google.
È di oggi l’annuncio che il progetto Google Answers viene abbandonato. E la cosa mi dà da pensare perchè nella mia testa c’è questo tarlo che un giorno un servizio “cash&carry” di filtro sulle informazioni possa avere un mercato. Intanto sembra che Yahoo! Answers continui a crescere… Vedremo.
Sembra invece che a partire ci sia Google Radio, o meglio, Audio Ads o Radio Adwords. Insomma, dopo il web e la stampa, gli inserzionisti di Google potranno utilizzare anche la radio (solo quelle online da quanto ho capito). Ora non posso approfondire, ma già ne scrivono Jacopo e Lele.
tags: google, google answers, google radio
Dopo alcuni bellissimi commenti al post Il sapere? Vattelo a cercare, ho deciso di realizzate una pagina con gli ultimi 100 commenti scritti in questo blog. Una specie di “registro degli ospiti” sul quale si possono aggiungere direttamente altri commenti. Tecnicamente mi hanno aiutato le indicazioni fornite su TypepadHacks. Per chi fosse interessato, ricordo che c’è anche uno specifico feed RSS per i commenti.
Sempre a proposito di commenti, i più esperti ora possono anche utilizzare qualche parametro HTML.
Visto che c’ero, ho modificato le pagine in cui sono raccolti i post divisi per categoria: adesso viene mostrato solo un estratto del post, in modo da renderne molto più veloce il caricamento. Inoltre, la lista della categorie nella barra di sinistra, ora riporta anche il numero di post presenti in ciascuna di esse.
Su suggerimento di alcuni lettori (grazie!) ho alleggerito la colonna di destra, in particolare raggruppando i bottoni per l’iscrizione rapida al feed RSS in una finestra che si espande solo quando serve.
Infine, ho aggiornato i link in coda ad ogni post, tra i quali ho inserito la nuovissima funzione Link Count di Technorati.
E’ Simone Plebani uno dei vincitori dello Style Contest per Movable Type, Typepad e LiveJournal. Il suo stile pe ril blog si chiama Magic Paper ed in effetti è molto bello, con un fascino old-style che potrebbe essere perfetto per i blog più intimisti, quelli di atmosfera. Bravo e complimenti!
In ordine sparso riassumo le segnalazioni che avrei voluto fare ad Agosto e che per vari motivi sono saltate:
- Tony ha classificato per provincia i blog iscritti a Blogitalia utilizzando Google Maps. Interessante: ancora meglio sarebbe per città o CAP e poi sarebbe interessante sovrapporre questa mappa a quella degli utenti internet italiani per capire i luoghi con maggior presenza percentuale di blogger.
- Marco di Blogo.it mi ha inviato il numero zero di Permalink, un magazine in formato PDF. Mi hanno sempre incuriosito i progetti che cercano di prendere il meglio dei vari media; in questo caso l’editoria cartacea ma distribuita in formato digitale. Magari un giorni vi racconterò di ComputerLetter, otto pagine su PC e dintorni impacchettate su un file compresso per essere stampate sulle prime laser printer (era il 1989 o giù di lì). Torniamo a Permalink: salvo l’intervista a Staglianò (sia per i contenuti che per la forma), mentre il resto non mi ha entusiasmato particolarmente. Sarà forse anche per colpa di un layout ed un lettering da rifare daccapo.
- Giovanni ha chiesto anche a me di partecipare all’iniziativa del La Compagnia del Cavatappi di cui è il webmaster: una recensione del sito in cambio di un buono di 25 Euro. Ricordo una vecchissima discussione su MList mi pare, in sui si sparava addosso a qualcuno che chiese di esprimere giudizi sul suo sito ed a cui ri recriminava in sintesi di aver solo intenti promozionali non espliciti e di cercare pareri professionali for free. Quindi l’iniziativa della Compagnia è abbastanza fair in questo contesto. Il punto è che in ogni azione di comunicazione, anche la più genuina e trasparente come sembra questa, muta al momento in cui entra in ballo un fee, come se cambiasse il feeling con la quale è nata. Se Giovanni avrà voglia e modo, sarei ben felice di commentare piuttosto i risultati generati da questa azione (in termini di quantità di risposte ma anche di qualità delle info ricevute).
- C’è stato infine il BlogDay, ossia la giornata in cui ogni blogger poteva segnalare altri 5 blog significativi. Meno male che ero in ferie… chiedere una cosa del genere ad un blogger è come chiedere l’età ad una signora che “ci tiene”! Comunque grazie mille a Lele che mi ha segnalato nella sua top5 (a proposito, interessante il numero di Digital Life Style che mi hai segnalato, compreso il tuo articolo).
tags: blogitalia, permalink, la compagnia del cavatappi, blogday
Nell’ambito della già ricca serie di nuove applicazioni “Live”, Microsoft ha presentato Windows Live Writer, un programma per scrivere sui propri blog (in gergo editor).
Anche se ancora in versione beta, Live Writer sembra funzionare perfettamente. Io l’ho provato con dei blog su Typad e Blogger ed è una meraviglia. L’interfaccia è funzionale e molto elegante. Oltre a tutte le funzioni essenziali di gestione dei post, ci sono due o tre chicche:
- Molto utile il fatto che Live Writer carica gli stili con cui è impaginato il blog, per cui l’anteprima del post mostra il blog esattamente come verrà pubblicato. L’unica controindicazione è che nel far questo,il programma crea un post temporaneo (che finisce pure nel feed rss); speriamo che verrà risolto nella versione definitiva anche se Jacopo mi segnala un link dove sembra non sarà così facile.
- L’inserimento di immagini è magnifico, con mille opzioni ed effetti, tra cui la possibilità di ritoccare le foto. Qui accanto ho giocato con… tre vasi del giardino di casa
- La possibiltà di caricare dei plugins esterni; ce ne sono già per mettere tag, immagini da Flickr e video da YouTube, formattare codice di programmazione, e chissà quanti ne vedremo spuntare.
A parte qualche problema che ho avuto con l’inserimento delle mappe di MSN, funzione peraltro molto pratica da usare, Live Writer mancano pochissime cose: un dizionario in italiano, tag html personalizzati (ma questa è una mia pignoleria), il caricamento dei post precedenti (quelli scritti su Live Writer rimangono invece modificabili).
Ora non ci sono più scuse: il programma definitivo per bloggare c’è!
In un modo del tutto casuale ho scoperto oishii, un sito che cattura gli ultimi siti maggiormente memorizzati su del.icio.us e, tramite questo, un tool per gestire semplici annotazioni online.
Bel post di Scoble su quanto possa risultare importante la capacità di scoprire le piccole cose. Ed il riferimento ai blog è chiaro. E di come Technorati lo faccia meglio di Google e di Live.com, che invece puntano sulla “big audience”. Suggerimento alla Scoble: chiama Sifry (il founder di Technorati), lui ti mostrerà la strada. Mitico!
Mi sa che qualcuno in Edelman l’ha capito da tempo, eh eh
Da un blogger-guru che ne incensa un’altro, passiamo a chi invece lascia la sua creatura. È Mark Fletcher che esce da Bloglines (gruppo Ask.com) per nuove avventure.
Oltre tremila bottoni (o antialias antipixel, se vi piace chiamarli così) già belli e fatti e divisi categoria per arredare il blog su gtmcknight (via ICTblog).
Se poi volete farveli da soli, ricordo il popolare Brilliant Button Maker di Luca Zappa.
Interessante questo tool chiamato Opinmind che è essenzialmente un motore di ricerca dei blog, solo che i risultati sono suddivisi tra quelli positivi e negativi.
Ovviamente è un beta e gli spazi di miglioramento sembrano evidenti, però è una delle prime applicazioni automatizzate e sono sicuro che ne vedremo diverse altre a breve.
Non ho resistito e mi sono divertito a vedere il sentiment rispetto ai search engines; questi i risultati:
- Google: 75% positivo, 25% negativo
- Yahoo: 59% positivo, 41% negativo
- MSN: 49% positivo, 51% negativo
- AOL: 35% positivo, 65% negativo
Technorati tags: opinmind, sentiment
Cose interessanti di questi ultimi giorni:
- Microsoft e Yahoo! sempre più vicine. Su Medianima le ultime news dalla stampa USA (tra l’altro, la scorsa settimana ero a New York e sembra che l’argomento sia mooolto caldo)
- La primissima impressione sul web è quella che conta. Ce lo ribadisce una ricerca canadese di cui scrive Jacopo su IMLI
- Essere evil o non essere evil? Un’indagine live su quanto si ritiene che Google si evil (per chi non lo sapesse, il motto alla base di Google è “don’t be evil”, non essere malvagio)
- Grillo modifica il link a BlogItalia.it. Tony ha messo anche il Trackback al mio post sul’argomento “link = fiducia”, ma il fatto merita meggior risalto.
Ultimi commenti