Archivio: “Personal”

Nel 2001 usciva il mio primo libro sui motori di ricerca (è ormai esaurito da tempo) e dopo dieci anni arriva Social Media Marketing in cui sono coautore con un sacco di gente in gamba. (Ora che ci penso, partecipai anche a Linguaggi digitali per il turismo curato da Giuseppe Granieri per Apogeo).

Social Media MarketingTornando a Social Media Marketing (sottotitolo: Manuale di comunicazione aziendale 2.0): è un testo curato da Guido Di Fraia dello IULM che ha avuto la tenacia e la pazienza di metter insieme un bel gruppo di autori: Miriam Bertoli, Andrea Genovese, Gianluca Diegoli, Nazzareno Gorni, Paolo Iabichino, Mirko Lalli, Michele Marzan, Marco Massara, Sacha Monotti, Luca Schibuola, Alessio Semoli, Andrea Serravezza ed il sottoscritto.

L’editore è Hoepli che fino al 28 Aprile consente di acquistare il libro col 25% di sconto. Forse per qualche copia tra le dieci (yes, dieci) a disposizione degli autori, si organizzerà un’asta online come propone Gianluca.

In ogni caso, per chi avrà modo di leggerlo, sarei davvero lieto di ricevere un commento.


Sabato scorso ho avuto l’onore e di piacere di intervenire alla cerimonia di premiazione del Premio di Studio Giulia Maramotti organizzato dall’omonima fondazione e dal Soroptimist International.  Si tratta di un premio per i ragazzi di due istituti superiori di Reggio Emilia che quest’anno ha avuto come tema lo studio di due immagini vetrina per la nuova stagione Autunno Inverno 2010.

Premio-MaramottiUn’iniziativa che unisce elementi importanti: dalla stimolazione della creatività dei giovani ed il relativo riconoscimento, alla relazione (ormai straconsolidata) di una delle più belle aziende italiane, Max Mara, con il suo territorio.

Nell’articolo Giovani stilisti crescono si sottolinea giustamente sia l’allestimento dell’aula magna dell’Università, trasformata per una mattina in un atelier, sia l’intervento di Luigi Maramotti che ha esortato gli studenti a concentrarsi su impegno e creatività.

La prima testimonianza è stata quella di Laura Milani che ha raccontato la sua esperienza professionale, dallo studio legale in cui ha iniziato a lavorare fino all’attuale incarico in Facebook.

Anch’io ho riportato qualche esperienza professionale, partendo però da un fatto personale che ho raccontato per la prima volta in pubblico (con un po’ di imbarazzo, lo ammetto), ossia del mio casuale esordio come dj in radio che ha trasformato un sedicenne decisamente timido e riservato, in una persona più sicura e consapevole di poter coltivare le proprie passioni.

Parecchie le domande dagli studenti per me e per Laura, per poi arrivare al momento esaltante delle premiazioni dei ragazzi e delle insegnanti. Ho visto anche che il prossimo concorso riguarderà la relazione dei blog nel mondo fashion: insomma, lo sguardo è ben concentrato sul connubio tra capacità, creatività e attualità.

Notazione finale: è la prima volta che faccio un intervento con la presenza in sala di una traduttrice per non udenti. Una di quelle piccole cose che sono grandissime per i soggetti interessati.


Ho trovato sempre appassionanti le storie dei mei nonni. Passavo ore ad ascoltare le vicende di guerra che (purtroppo) li coinvolsero: la vita da sfollati, le notti nelle grotte per sfuggire ai tedeschi, i sacrifici per guadagnarsi un pezzo di pane (che da allora si baciava prima di buttarlo quando secco). Trovavo piacevole anche immergermi nelle tradizioni, di quelle tramandate da generazioni: la festa della Madonna e la relativa processione a piedi nudi, i turni a girare la polenta nell’immensa pentola perché sennò “non te la guadagnavi”, le notizie esaltate dai più anziani quando avevano a che fare con storie di onore, rispetto, generosità.

Oggi, se racconto ai miei figli una storia di dieci anni fa, la considerano vecchia e, come tale, definitivamente superata. Un atteggiamento comune non solo tra i più giovani, ma che riguarda più in generale il modo con cui  si osserva il passato.

In questi giorni ho incrociato alcuni momenti che richiamano i tempi che furono. In particolare un internet-revival scatenato da Alberto Bregani ricordando Web Marketing Tool, un magazine che funzionò anche da aggregatore delle persone più attive nel primo panorama internet italiano (1997 e giù di lì).

A guardare ancora più indietro nel tempo ci pensa poi una email che sta girando in questi giorni tra quelli di una certa generazione (in realtà penso ne becchi più d’una). Nostalgici o curiosi possono vedere l’apposito gruppo su Facebook; qui ne riporto qualche passaggio:

- Noi, che le nostre mamme mica ci hanno visti con l’ecografia.
- Noi, che la scuola durava fino alla mezza e poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con papà).
- Noi, che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, mamma a casa te ne dava 2.
- Noi, che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più fico e che se anche andavi in strada non era così pericoloso.
- Noi, che dopo la prima partita c’era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.
- Noi, che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la Bic.
- Noi, che giocavamo a pallone in mezzo alla strada con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto.
- Noi, che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
- Noi, che siamo ancora qui e certe cose le abbiamo dimenticate e sorridiamo quando ce le ricordiamo.

Un po’ di nostalgia fa sempre bene al cuore. Basta riuscire a distillare dal passato gli insegnamenti utili per vivere meglio nel presente. Il punto è proprio questo: cosa ci faccio col passato in un mondo che digerisce ogni cosa alla velocità supersonica? A cosa servono i ricordi se tre quarti dei valori che hanno insegnato ad uno di cinquant’anni come il sottoscritto, sono considerati anacronistici?

Sono domande retoriche, ovviamente. Io continuo ad attingere a piene mani dal passato, pescando valori, esperienze e idee che ritengo abbiano ancora spazio, magari facendo qualche adeguamento estetico.


Un anno che sta per finire un po’ così, con qualche cosa andata di traverso proprio sul finire. Meno male che ci sono un bel po’ di iniziative e progetti pronti per partire per un 2011 “come si deve”.

Quella che si dimostrata una certezza quest’anno è stata MIA, la newsletter del gruppo Ammiro (PDF 1,9 Mb) di cui è appena uscito l’ultimo numero dedicato al marketing della cultura (e un po’ anche alla cultura del marketing).

Tra i vari interventi, doveroso sottolineare quelli di Henry Jenkins e Jaron Lanier. Il grande Daniele Bologna, che di MIA ne è il curatore e coordinatore, mi ha fatto un bel regalo di Natale incastrando il mio articolo con Bruce Springsteen sullo sfondo: scusate ma proprio non resisto a postarla qua sotto (peraltro io a Babbo Natale ho chiesto il nuovo cofanetto del Boss…).

MIA Marketing Digital Advice by Ammiro


Subito un disclaimer: questa iniziativa per Renault l’abbiamo ideata in Ammiro. Si tratta di un’azione di comunicazione a supporto del progetto Grande Prova che permette di provare uno dei modelli Renault per un giorno intero.

In pratica, siamo andati a raccogliere i commenti di chi ha provato le auto, sia attraverso gli SMS, sia chiamandoli al telefono e filmando il tutto. Il risultato è live da poche ore e si arricchirà di altri video nelle prossime settimane.

Quello che mi piaceva raccontarvi è il tipo di reazione da parte delle persone a cui abbiamo telefonato per farci raccontare la prova. Nella quasi totalità dei casi, abbiamo trovato persone disponibili, aperte, pronte a scherzare, insomma simpatiche. Peraltro con feedback positivi sull’esito della prova. Chiaramente abbiamo organizzato il tutto in modo da essere poco invadenti e per mettere a proprio agio le persone, ma la considerazione che ne ho tratto è la conferma che la relazione tra consumatori e brand quando è impostata sulla naturalezza e sull’ascolto funziona sempre.

Da dire: merito anche del dj che abbiamo coinvolto. Un caro amico col quale ho condiviso storie di radio alcune decadi fa.


E con questo siamo a 5 “cosi” Apple a casa Lupi. Oltre ai tre iPod per la musica, un iPad che ho regalato alla moglie (e che ha apprezzato molto) ed ora un bel iPhone4 fresco fresco per me, catturato ieri all’Apple Store di Roma dopo un’oretta di fila.

Ora il problema è che l’aggiornamento del software impiega tre ore ed il rischio è di passarle su iTunes a scoprire altre decine di app da scaricare…

Tornando ad Apple: non nascondo che sento tornare un po’ del tarlo della mela che mi colpì quando comprai uno dei primi Mac arrivati in Italia (era l’85, giusto?), scatenando la proverbiale passione degli utenti Apple (fui pure presidente del primo Mac Club Italia, tanto per dire).

In effetti, l’azienda di Jobs sta interpretando benissimo le esigenze di una parte considerevole di persone, applicando scelte nette e decise secondo una logica che condivido. Penso che in un mondo in cui l’evoluzione tecnologica e l’overload di di informazioni sono vissuti come un problema da parte di molti individui, aggeggi che semplificano la vita (pur limitando alcune funzionalità) siano proprio quello che serve.


Puerto Rico Day Non so se c’erano due milioni di persone come annunciava questo articolo, ma di sicuro il Puerto Rico Day qui a New York ha bloccato Manhattan. Divertente e colorata, anche se in acquazzone nel pomeriggio ha rovinato un po’ la feste.

Comunque non sono a New York per questo ma per i DMA Days e per il TWTRCON (che sta per Twitter for Business) . Poi vi racconto.


I'm the mayor of this blog. So? Now what?Un bel post del mio caro amico Howard dedicato ai cosiddetti “location based services”, ossia quelle funzioni per inviare messaggi, immagini e video da dispositivi mobili aggiungendo le informazioni sul luogo in cui ci si trova. Alcune segnalazioni di startup (oltre ai noti Forsquare, Gowalla & Co.), condite con il suo solito elegante humor e le sue creazioni col pongo che mi piacciono tantissimo.

Sempre sui “location based services” val la pena di segnalare anche un post di un altro caro amico, Stefano, che giustamente sottolinea come il twittare qua e là dei propri spostamenti, è un po’ come dire:  “Per piacere, svaligiate casa mia!”. E sarà che ho avuto personalmente alcune visitine a casa, tendo ad usare con una certa cautela le mie esternazioni geolocalizzate.


image Mentre facevo vedere una cosa su Facebook durante un corso, mi hanno fatto notare che ho un numero di richieste di amicizia non approvate quasi uguale al numero di amici. Il motivo è che su Facebook tipicamente accetto solo le persone che ho conosciuto effettivamente, ma nel contempo non mi va di selezionare “Ignora” per le richieste che non approvo. Ognuno si dà le sue regole, no?

E’ come per Twitter dove non seguo la consuetudine applicata da molti di ricambiare i follower facendo altrettanto. Diciamo che sono cresciutello per fare collezione di amici e follower tanto per fare diplomazia o collezionismo. Parafrasando i Genesis: seguo quello che mi piace e mi piace quello che seguo (perché solo così riesco a leggerlo davvero).


Splendido! Lo voglio! Una specie di orologio che calcola in tempo reale il costo della riunione in base ad un importo orario e al numero dei partecipanti.

Odio sprecare le cose, ed in particolare il tempo. Lo so, talvolta sono troppo brusco e diretto nello stimolare i miei colleghi ad arrivare al sodo, ma il tempo è una risorsa finita e disperderlo è un vero peccato ed una mancanza nei confronti di tutti, compreso chi ci regala ogni giorno le nostre 24 ore senza chiedere nulla in cambio.


Su Il Mondo di questa settimana c’è la news del mio ingresso in Ammiro. Probabilmente confondendo l’anno di nascita con l’età mi vengono attribuiti 61 anni. La foto però è quella giusta: se non altro qualcuno potrà dire che me li porto bene bene gli anni! :)

Buona Pasqua!


Vado con l’inizio del comunicato: “Ammiro Partners, società milanese fondata nel 2004 e specializzata nel marketing relazionale, annuncia l’ingresso di Mauro Lupi come Partner dell’area Digital del gruppo”. Tutto il comunicato è qui oppure qui.

I miei primi cicli professionali sono stati di circa otto anni ciascuno, mentre in Ad Maiora sono arrivato a dodici. La verità? È che non avevo voglia di aggiornare tutti i profili sui social network! Ora però “mi tocca”.


Vado con l’inizio del comunicato: “Ammiro Partners, società milanese fondata nel 2004 e specializzata nel marketing relazionale, annuncia l’ingresso di Mauro Lupi come Partner dell’area Digital del gruppo”. Tutto il comunicato è qui oppure qui.

I miei primi cicli professionali sono stati di circa otto anni ciascuno, mentre in Ad Maiora sono arrivato a dodici. La verità? È che non avevo voglia di aggiornare tutti i profili sui social network! Ora però “mi tocca”.


Avere come cliente un’azienda i cui fondatori hanno uno splendido museo di arte moderna nella loro fabbrica storica…, beh, sono cose :)

Con l’occasione: sto quasi per riemergere. Grazie a tutti quelli che in questi mesi si sono preoccupati di non vedermi più scrivere da queste parti e in giro. Qualcuno mi ha pure scritto un po’ indispettito (“e allora, ma quando blogghi?”). Altri, sbirciando nel profilo su Facebook, stanando i dieci minuti quotidiani che dedico a Farmville (ebbene si), mi hanno chiesto se ero impazzito o semplicemente andato in pensione. Nulla di tutto questo, solo un volontario esilio dalla scena che sta per terminare.


Ci sono tre fasi che fanno pare della mia vita professionale (almeno da un certo punto di vista):

  • quella in cui svolgo il mio lavoro
  • quella in cui arricchisco le mie competenze, in gran parte alimentandomi da contenuti che acquisisco dalla Rete, oppure sui libri o a meeting di vario tipo
  • quella in cui metabolizzo ciò che faccio e ciò che imparo ogni giorno e che, in parte, cerco di condividere su questo blog

Ecco, ultimamente mi sono perso l’ultimo pezzo della terza fase: abbiate pazienza…


Avvertenza: nel post ci sarà un attimo di esaltazione egocentrica del sottoscritto.

Maximizing Super Bowl Advertising ROI in a Paid Vs. Earned Media Environment

Novembre 2009 – Intelligente raffronto di un analista Nielsen tra Paid Media e Earned Media riguardo la misurazione dell’impatto delle campagne di comunicazione in occasione del Super Bowl. Valutare quindi l’efficacia che deriva non solo dagli spazi acquistati, ma anche da quelli guadagnati.

Company generated content

Agosto 2007 - In un articolo su Nòva/IlSole24Ore scrissi di “Company Generated Content”che poi approfondii sempre su Nòva introducendo il concetto della “visibilità guadagnata” nel triangolone che continuo a ritenere valido. Lasciatemi godere un secondo di soddisfazione nel vedere più o meno confermati dei pensieri di qualche anno fa. Questo significa che le idee che ho in testa oggi, potrebbero confermarsi nei prossimi anni? Chissà…


Avvertenza: nel post ci sarà un attimo di esaltazione egocentrica del sottoscritto.

Maximizing Super Bowl Advertising ROI in a Paid Vs. Earned Media Environment

Novembre 2009 – Intelligente raffronto di un analista Nielsen tra Paid Media e Earned Media riguardo la misurazione dell’impatto delle campagne di comunicazione in occasione del Super Bowl. Valutare quindi l’efficacia che deriva non solo dagli spazi acquistati, ma anche da quelli guadagnati.

Company generated content

Agosto 2007 - In un articolo su Nòva/IlSole24Ore scrissi di “Company Generated Content”che poi approfondii sempre su Nòva introducendo il concetto della “visibilità guadagnata” nel triangolone che continuo a ritenere valido. Lasciatemi godere un secondo di soddisfazione nel vedere più o meno confermati dei pensieri di qualche anno fa. Questo significa che le idee che ho in testa oggi, potrebbero confermarsi nei prossimi anni? Chissà…


Grande Buy Tourism Online! Che ci sia “fame” di contenuti e di eventi legati alla Rete è sempre più evidente. Meno scontato invece che si permetta a 3.000 partecipanti di avere due giorni ricchi di contenuti variegati e di qualità, di metterli in contatto con gli operatori del settore, nell’ambito di un’organizzazione efficiente, innovativa e ben supportata (anche economicamente) dalle Istituzioni.

Non ho visto tutte le sessioni, ma l’unica mancanza, tra quelle a cui ho assistito, l’ho combinata io facendo un po’ di confusione nell’ordine con cui ho presentato i relatori della mia sessione. Però è stato interessante moderare il panel con i tre big del settore (Google, Microsoft/Bing e Yahoo!) ed avere in contemporanea i numerosi commenti che arrivavano via Twitter, condivisi peraltro con tutti i partecipanti.

È piaciuto molto il video che ha portato Yahoo! che esalta il concetto di “You” come elemento centrale dell’azienda. Interessanti anche le chiare indicazioni sia di Brenner di Google che di Montagna di Yahoo! che hanno risposto ad una domanda dal pubblico sul futuro delle agenzie SEO, specificando che aumenteranno sicuramente d’importanza proprio per gestire al meglio il moltiplicarsi delle opportunità da individuare, gestire e misurare. Ovviamente, condivido! ;-)

Serata che ho concluso al Buca Mario, un posto che ricordavo come trattoria tipica toscana (con tanto di gestore rude ma simpatico) ed in vece ho trovato un ristorante, tipico si, ma certo più serio e un po’ caro. Si sono rifatti all’uscita regalandomi una confezione di cantuccini al cioccolato… Ciao Firenze.


Alla fine di una giornata come questa, tra le sessioni del convegno di apertura di IAB Forum ed il pomeriggio di meeting e incontri concluso verso le 20, si realizza che purtroppo non c’è nessuno che legge, risponde e smista le tue email…

Prima di andare a ninna, cercherò di riordinare i concetti emersi nella mattinata perché domani farò un piccolo recup all’inizio dei lavori del secondo giorno di IAB Forum.

Intanto una news che merita di essere segnalata: da oggi il sito di IAB Italia è online in una completo restyling. Naturalmente mi fa piacere che in home ci sia finito anche il sottoscritto (l’immagine è del Forum dell’anno scorso) ma, ancor di più, mi fa piacere l’esito di questo rifacimento, sia nell’estetica che nella struttura dei contenuti.

IAB.it


A poche ore dall’evento clou su internet in Italia, realizzo che ho detto a troppe persone: “ne parliamo quando ci vediamo a IAB Forum”… :)


Mercoledì Bruce Springteen ha suonato al Giants Stadium una nuova canzone: Wrecking Balls. Qui la traduzione presa da Bruce_it e dopo il video. Sembra fatta apposta per rappresentare questo periodo (almeno per me).

Sono stato cresciuto ad acciaio qui nelle paludi del New Jersey, un sacco di anni fa
Tra il fango e la birra, il sangue e gli evviva, ho visto campioni andare e venire
Quindi se hai fegato, se hai le palle, se credi che sia il tuo momento, oltrepassa la linea e porta la tua palla d'acciaio.
Fammi vedere cosa sai fare, qual'è il tuo tiro migliore, con la palla d'acciaio.

[...]

E sappiamo che domani
nulla di tutto questo sarà ancora qui
quindi tieniti stretta la tua rabbia
tieniti stretta la tua rabbia
e non cadere davanti alle tue paure

Quando tutto questo acciaio e queste storie finiranno in ruggine
e tutta la tua gioventù e bellezza torneranno polvere
e la partita sarà decisa
e bruceremo l'orologio
tutte le nostre piccole vittorie e glorie
si saranno trasformate in parcheggi
Quando i nostri migliori desideri e speranze
saranno spazzati via dal vento
e i tempi duri vanno e vengono, e vanno
solo per tornare ancora

Porta la tua palla d'acciaio, fammi vedere cosa sai fare…


Mercoledì Bruce Springteen ha suonato al Giants Stadium una nuova canzone: Wrecking Balls. Qui la traduzione presa da Bruce_it e dopo il video. Sembra fatta apposta per rappresentare questo periodo (almeno per me).

Sono stato cresciuto ad acciaio qui nelle paludi del New Jersey, un sacco di anni fa
Tra il fango e la birra, il sangue e gli evviva, ho visto campioni andare e venire
Quindi se hai fegato, se hai le palle, se credi che sia il tuo momento, oltrepassa la linea e porta la tua palla d'acciaio.
Fammi vedere cosa sai fare, qual'è il tuo tiro migliore, con la palla d'acciaio.

[...]

E sappiamo che domani
nulla di tutto questo sarà ancora qui
quindi tieniti stretta la tua rabbia
tieniti stretta la tua rabbia
e non cadere davanti alle tue paure

Quando tutto questo acciaio e queste storie finiranno in ruggine
e tutta la tua gioventù e bellezza torneranno polvere
e la partita sarà decisa
e bruceremo l'orologio
tutte le nostre piccole vittorie e glorie
si saranno trasformate in parcheggi
Quando i nostri migliori desideri e speranze
saranno spazzati via dal vento
e i tempi duri vanno e vengono, e vanno
solo per tornare ancora

Porta la tua palla d'acciaio, fammi vedere cosa sai fare…


Questa sera alle 23.15 sul canale di SkyTG24 interverrò per parlare dello storico accordo siglato tra Yahoo! e Microsoft riguardo ai motori di ricerca.

A più tardi :)


Settimana Internet @ Roma - martedì 23 giugno Internet e ImpreseCi vediamo stasera a Internet@Roma? Si tratta di uno degli eventi nell’ambito della settimana organizzata in collaborazione con Codice Internet, in questo caso dedicato al rapporto tra internet e imprese.

Dopo l’introduzione di Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma, ci sarà l’intervento di Emilio Carelli, direttore di Sky Tg24, per poi lasciare spazio ad alcuni esponenti delle imprese, tra i quali Pier Luigi Del Pino di Microsoft, Luca Ascani di GoAdv e il sottoscritto. La serata vedrà anche protagonista Marco Monty Montemagno e sarà condotta da Fabrizio Falconi, giornalista di Mediaset.

Appuntamento alle ore 20.30 presso Palazzo Valentini a Roma, sede della Provincia di Roma.


Qualche giorno fa discutevano con degli amici sugli ultimi libri letti e del fatto che nel 99% dei casi le mie letture sono dedicate a saggi legati in qualche modo alla mia professione. “Ma un bel romanzo, no?” è stata la domanda chiave.

È vero, sarebbe indubbiamente utile leggere qualcos’altro, ma dovendo decidere su non più di un libro al mese, che è il massimo che riesco normalmente a macinare, la scelta alla fine ricade sempre tra i testi annotati come “quelli da leggere” (attualmente ne ho ancora un paio in backlog).

Altra domanda, questa più impegnativa: “Ma i libri che trattano di scenari futuri, non rischiano di portarti fuori strada quando poi li riporti sulla realtà italiana?”.

È vero anche questo; si tratta di un rischio che conosco e che cerco di affrontare con pragmatismo. In pratica, tento di mediare gli slanci su trend e cambiamenti più o meno prossimi, con il daybyday fatto in casa delle aziende, sviluppando di fatto un senso critico che cerca di adeguare il presente tenendo presente di quello che sta succedendo (o che è già successo ma a distanza di un oceano). Una specie di cambio di fuso orario, con la consapevolezza che il jet lag crea inevitabilmente un po’ di confusione.