Archivio: “Personal”
Mio caro PC, è ora che te lo dica chiaramente: io con te non riesco a parlare.
Ci conosciamo ormai da 35 anni e in tutto questo tempo abbiamo migliorato parecchio il modo di comunicare. Forse la prima cosa che ti ho detto (pardon, scritto) è stata DIR per capire cosa avevi entro. E a suon di tasti, piano piano ci siamo capiti sempre meglio.
Lo so, un po’ te la sei presa perché ad un certo punto andai a trovare quelli della mela ed il mondo WIMP (windows, icon, mouse, pointer), ma poi hai capito anche te che era un sistema migliore e così, oltre ai tasti, ho iniziato a spiegarti le mie intenzioni anche con il mouse.
Però al click del mouse (nonché al touchpad del notebook) preferisco ancora quello della tastiera, per cui sono sempre a caccia delle delle scorciatoie di tastiera di tutti i programmi o i servizi online, perché così posso chiederti più velocemente le cose da fare.
Adesso mi chiedi di parlarti, suggerendomi di darti del Cortana. Boh, la cosa non mi quadra.
Sarà che abbiamo instaurato da troppi anni un rapporto silente, che produceva al massimo un po’ di click. E poi, vuoi mettere il fatto che se qualche comando non produceva i risultati voluti poteva dipendere solo da me, mentre ora mi chiedi di aggiungere l’incertezza della tua capacità di capire cosa dico.
Non te la prendere, nulla di personale, ma continuerò a parlarti con tastiera e mouse. Certo, un giorno sarai in grado di ascoltare e comprendere questo post mentre lo leggo; e magari mi risponderai pure con cognizione di causa. Però intanto preferisco continuare ad usare la tastiera.
Che poi, è già abbastanza complicato farsi capire a voce dal resto del mondo umano…
Ho avuto il privilegio ed il piacere di partecipare al progetto “Giochi da prendere sul serio”, il libro scritto da Alberto Maestri, Pietrro Polsinelli e Joseph Sassoon dedicato a Gamification, storytelling e game design per progetti innovativi; editore Franco Angeli.
Su Amazon puoi anche scaricare un estratto del libro che contiene la premessa e la mia introduzione. Buona lettura!
Ho scritto un breve articolo dedicato a come gestire tempo, informazioni e tecnologie, ossia i tre elementi che si incrociano (talvolta si scontrano) nel nostro quotidiano complicandoci un po’ le cose.
Abbiamo la percezione di avere sempre meno tempo, mentre di sicuro aumentano le informazioni e gli strumenti tecnologici per gestirle. Come gestiamo tutto questo?
Le mie riflessioni sul post ospitato dal blog Storyboard.
Che ne dite?
Per adesso le novità sono sintetizzate dentro il mio profilo Linkedin e, come per tutte le startup, ci vorrà qualche settimana per svelare maggiori informazioni.
Nel frattempo ci sono tante cose da fare…
Oggi parlavo con Riccardo Scandellari e Franz Russo di quanto siano ancora fondamentale il blog per i professionisti della comunicazione digitale (e ovviamente non solo per loro).
E allora segnalo anche qui l’intervista che mi ha fatto l’amico Andrea Contino proprio sul tema “perché bloggo”, in cui racconto i motivi originari e le ragioni attuali.
Certo che questo è un post ricorsivo: sto bloggando di un’intervista pubblicata su un blog a proposito dei motivi per cui bloggo. Che avrò preso qualche virus?
Urca, quasi dimenticavo di segnalare l’ultimo comunicato di OpenKnowledge (perché lo sai che da qualche mese sono Partner in OpenKnowledge, vero’? )
In sintesi:
- Ingresso di quattro nuovi Partner di grande esperienza (in ordine alfabetico): Cosimo Accoto, Pietro Buttè, Mauro Lupi e Joseph Sassoon.
- Imminente apertura di un ufficio negli Stati Uniti
- Apertura di nuove posizioni nella struttura
Disponibile il video integrale del talk show del Web In Tourism 2012.
Moderata da Emilio De Risi, la sessione ha visto partecipare:
- Isabella Convertini, Country Manager Italia, KAYAK
- Fabio Cannavale, Cofounder & Executive Chairman, Volagratis
- Nazzareno Gorni, General Manager, MailUp
- Emanuele Mugnani, General Manager, MICROS-Fidelio Italia
- Maurizio Alberti, Managing Director, eCircle Italia
- Andrea Gualtieri, Country Manager Italia, Groupalia
- e naturalmente il sottoscritto (per capirci, sono quello che gesticola più di tutti)
Web in Tourism 2012 Talk Show – Dal distribution mix al marketing mix from Job in Tourism on Vimeo.
Enjoy!
Naturalmente fa sempre piacere ricevere un premio, per cui è stata una sorpresa graditissima vedersi attribuito il premio speciale come Strategic Planner 2011 nell’ambito del Premio Web Italia 2011 che è ormai arrivato alla nona edizione.
Non so come si fa la faccina che arrossisce, comunque ecco, questo è il mio stato.
La premiazione ci sarà sabato 10 settembre alle ore 11 a Cava de Tirreni durante il Webfestival e sarà l’occasione per una bella passeggiata campana.
Mercoledì sono andato al concerto di Vasco allo stadio Meazza, per via di una bella iniziativa interna di SKY guidata da Carlo Rossanigo, alla quale mi sono impunemente aggregato.
Vasco non rientra nei miei artisti favoriti, ma una bella dose di rock ad un concertone come questo, non fa certo male. Oddio, l’ultima volta che ho visto un concerto qui al Meazza fu nel 2003 per il leggendario concerto di Springsteen sotto il diluvio universale (curioso anche che questo post arriva subito dopo quello dedicato a Clarence), ma è meglio lasciare stare i paragoni.
Non mi soffermo sul concerto perché non conosco così bene Vasco da poter giudicare adeguatamente. Sarei curioso solo di sapere se è normale che ad ogni fine canzone sparisce dietro le quinte per diversi minuti, o se è consuetudine il mettersi a fare sermoni biascicati ed incomprensibili tanto che ad un certo punto la band ha attaccato il pezzo successivo come per dire a Vasco di rimettersi a cantare.
Due curiosità tecnologiche. Ai lati del palco c’erano due enormi qrcode da usare con gli smartphone. Poi ho notato come rispetto a pochi anni fa in cui guardando il pubblico si notavano i continui flash delle macchine digitali, oggi sono invece prevalenti le luci fisse degli smartphone usati come telecamere: video rules!
Penso sarebbe produttivo che in eventi del genere, oltre al qrcode, si pubblicizzi anche l’hashtag ufficiale: Anzi, lo farei scrivere proprio sul biglietto!
Certo è che se poi uno come il sottoscritto arriva al concerto con le batterie dell’iPhone praticamente scariche, riesce solo a capire quanto la tecnologia abbia ancora un limite enorme sul fronte alimentazione. Alla fine, ho scattato un paio di foto venute anche malino e nient’altro.
Quasi 26 anni fa esatti (21.6.85) fu “il concerto”. Lui nella seconda parte dello show per onorare il primo concerto in Italia per Bruce e per la E-Street Band, esibì calzoni rossi, camicia bianca, berretto e polsini verdi. Un ricordo che va ad incastrarsi dentro un concerto unico, di quelli che ti segnano l’anima.
Sarà sempre lui Big Man, “the biggest man you’re ever seen, king of the world, master of the universe”. Ogni concerto di Bruce ha potuto contare sulla tua gioia, sul tuo sorriso vero, sull’emozione. Ti ho visto pure commuoverti una volta, ed è meglio che mi fermo qua sennò lo faccio anch’io. Least but not least, grazie Clarence !
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