Archivio: “Musica”

Beh, pensando al nuovo social media di Google basato sui circle (tradotto “cerchie” in italiano che suona davvero male), mi è tornata in testa questa splendida canzone di Edie Brickell, che invece suona ancora benissimo. Enjoy!


Mercoledì sono andato al concerto di Vasco allo stadio Meazza, per via di una bella iniziativa interna di SKY guidata da Carlo Rossanigo, alla quale mi sono impunemente aggregato.

Vasco non rientra nei miei artisti favoriti, ma una bella dose di rock ad un concertone come questo, non fa certo male. Oddio, l’ultima volta che ho visto un concerto qui al Meazza fu nel 2003 per il leggendario concerto di Springsteen sotto il diluvio universale (curioso anche che questo post arriva subito dopo quello dedicato a Clarence), ma è meglio lasciare stare i paragoni.

Non mi soffermo sul concerto perché non conosco così bene Vasco da poter giudicare adeguatamente. Sarei curioso solo di sapere se è normale che ad ogni fine canzone sparisce dietro le quinte per diversi minuti, o se è consuetudine il mettersi a fare sermoni biascicati ed incomprensibili tanto che ad un certo punto la band ha attaccato il pezzo successivo come per dire a Vasco di rimettersi a cantare.

Due curiosità tecnologiche. Ai lati del palco c’erano due enormi qrcode da usare con gli smartphone. Poi ho notato come rispetto a pochi anni fa in cui guardando il pubblico si notavano i continui flash delle macchine digitali, oggi sono invece prevalenti le luci fisse degli smartphone usati come telecamere: video rules!

Penso sarebbe produttivo che in eventi del genere, oltre al qrcode, si pubblicizzi anche l’hashtag ufficiale: Anzi, lo farei scrivere proprio sul biglietto!

Certo è che se poi uno come il sottoscritto arriva al concerto con le batterie dell’iPhone praticamente scariche, riesce solo a capire quanto la tecnologia abbia ancora un limite enorme sul fronte alimentazione. Alla fine, ho scattato un paio di foto venute anche malino e nient’altro.


clarenceQuasi 26 anni fa esatti (21.6.85) fu “il concerto”. Lui nella seconda parte dello show per onorare il primo concerto in Italia per Bruce e per la E-Street Band, esibì calzoni rossi, camicia bianca, berretto e polsini verdi. Un ricordo che va ad incastrarsi dentro un concerto unico, di quelli che ti segnano l’anima.

Sarà sempre lui Big Man, “the biggest man you’re ever seen, king of the world, master of the universe”. Ogni concerto di Bruce ha potuto contare sulla tua gioia, sul tuo sorriso vero, sull’emozione. Ti ho visto pure commuoverti una volta, ed è meglio che mi fermo qua sennò lo faccio anch’io. Least but not least, grazie Clarence !


Mercoledì Bruce Springteen ha suonato al Giants Stadium una nuova canzone: Wrecking Balls. Qui la traduzione presa da Bruce_it e dopo il video. Sembra fatta apposta per rappresentare questo periodo (almeno per me).

Sono stato cresciuto ad acciaio qui nelle paludi del New Jersey, un sacco di anni fa
Tra il fango e la birra, il sangue e gli evviva, ho visto campioni andare e venire
Quindi se hai fegato, se hai le palle, se credi che sia il tuo momento, oltrepassa la linea e porta la tua palla d'acciaio.
Fammi vedere cosa sai fare, qual'è il tuo tiro migliore, con la palla d'acciaio.

[...]

E sappiamo che domani
nulla di tutto questo sarà ancora qui
quindi tieniti stretta la tua rabbia
tieniti stretta la tua rabbia
e non cadere davanti alle tue paure

Quando tutto questo acciaio e queste storie finiranno in ruggine
e tutta la tua gioventù e bellezza torneranno polvere
e la partita sarà decisa
e bruceremo l'orologio
tutte le nostre piccole vittorie e glorie
si saranno trasformate in parcheggi
Quando i nostri migliori desideri e speranze
saranno spazzati via dal vento
e i tempi duri vanno e vengono, e vanno
solo per tornare ancora

Porta la tua palla d'acciaio, fammi vedere cosa sai fare…


Mercoledì Bruce Springteen ha suonato al Giants Stadium una nuova canzone: Wrecking Balls. Qui la traduzione presa da Bruce_it e dopo il video. Sembra fatta apposta per rappresentare questo periodo (almeno per me).

Sono stato cresciuto ad acciaio qui nelle paludi del New Jersey, un sacco di anni fa
Tra il fango e la birra, il sangue e gli evviva, ho visto campioni andare e venire
Quindi se hai fegato, se hai le palle, se credi che sia il tuo momento, oltrepassa la linea e porta la tua palla d'acciaio.
Fammi vedere cosa sai fare, qual'è il tuo tiro migliore, con la palla d'acciaio.

[...]

E sappiamo che domani
nulla di tutto questo sarà ancora qui
quindi tieniti stretta la tua rabbia
tieniti stretta la tua rabbia
e non cadere davanti alle tue paure

Quando tutto questo acciaio e queste storie finiranno in ruggine
e tutta la tua gioventù e bellezza torneranno polvere
e la partita sarà decisa
e bruceremo l'orologio
tutte le nostre piccole vittorie e glorie
si saranno trasformate in parcheggi
Quando i nostri migliori desideri e speranze
saranno spazzati via dal vento
e i tempi duri vanno e vengono, e vanno
solo per tornare ancora

Porta la tua palla d'acciaio, fammi vedere cosa sai fare…


Questa sera c’è Bruce Springsteen al Meazza di Milano (io continuo a chiamarlo San Siro). È la terza volta che suona in questo stadio e nelle due occasioni precedenti (1985 e 2003) si trattò di serate epiche. Ovviamente io c’ero in entrambe le occasioni, e poterlo dire è una specie di Oscar del vero fan.

Per una serie di motivi questa volta lo salto. Vorrà dire che passero i prossimi giorni a scovare sui forum giusti l’immancabile bootleg (c’mon, roll your tapes!), anche se non sarà la stessa cosa.

Ho saputo di persone che sono da sabato fuori dallo stadio per poter entrare nel pit (ossia lo spazio sotto il palco per i fan più accaniti). Ho visto che tra i quattro siti nel blogroll di Fabio (che ha appena commentato da queste parti) c’è il sito del Boss. Ho letto lo speciale su Corriere.it e due brividi sono venuti. Mi ci vuole una dose di musica stasera.

Poi arriva l’sms di mio figlio Gianluca che ha appena terminato gli orali all’esame di terza media e allora penso che questa sera festeggerò comunque una cosa bellissima. Growing up…

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Raggruppo un po’ di segnalazioni per una bella navigata domenicale:

  • Alberto mi segnala Kindo, un social network dedicato alla famiglia appena uscito dalla beta, sviluppato da italiani che lavorano a Londra. In bocca al lupo!
  • Gianandrea Giacoma è un ricercatore in PKM360 nel Dip. di Psicologia dell’Univ. Cattolica di Milano che insieme a Davide Casali sta portando avanti “una raccolta delle principali teorie, competenze e conoscenze necessarie a sviluppare e/o analizzare un Social Network”, il tutto coordinato attraverso un wiki.
  • Per gli appassionati di musica, Ivana mi segnala Downlovers. In pratica, musica da scaricare gratuitamente (e legalmente) in cambio di qualche secondo di pubblicità.
  • Marco mi segnala invece di aver tradotto una raccolta di link per il monitoraggio del buzz marketing, a suo tempo postata da Andy Beal.
  • Merita un’occhiata ilcomunicatore, il blog di Luca Taddei che ho conosciuto tramite il progetto Bloglab e che si occupa di “pensare comunicazione per fare comunicazione”.
  • Infine: ricordo che è ancora aperta la votazione… sulla mia faccia :)

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Il D-Day nel mondo sarà il 1


Il volo da Londra a San Francisco impiega più dieci ore. E dato che non riesco mai a dormire all’andata, per un po’ lavoro e poi mi preparo tante cose da leggere e tanta musica da ascoltare. Questa volta invece non ho toccato il mio player MP3 perché le selezioni musicali predisposte da British Airways sono state fantastiche:

  • Uno speciale dedicato a Heroes, il disco di David Bowie del 1977, pietra miliare per il genere elettronico-rock. Il programma, condotto da Deborah Harry (ve la ricordate coi Blondies?), ha scavato sui dietro le quinte del disco, lo studio di Berlino dove è stato registrato, l’origine del titolo (Bowie che vede due che si baciano dalla finestra dello studio di registrazione). Interessanti pure le interviste a Tony Visconti (il tecnico della registrazione), Brian Eno e Iggy Pop. Curioso il fatto che Robert Fripp, che partecipò all’incisione, arrivò con un volo dagli Stati Uniti e andò direttamente negli studi registrando subito il suo contributo a Heroes senza mai averla sentita prima.
  • Nel canale BBC Live, due splendidi concerti registrati entrambi dal festival di Glanstorbury: Mobi del 2000 e i Portishead del 1998.
  • Nella sezione country, un piacevole disco della giovanissima Taylor Swift.
  • Nel canale dell’opera, nientepopodimenoche la Madama Butterfly di Puccini nell’edizione storica del 1964 con l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da John Barbirolli, con Renata Scotto come Madame Butterfly. Proprio al Teatro dell’Opera vidi Madame Butterfly quando avevo si e no dieci anni: memorabile.

Si capisce che sono abbastanza onnivoro quando si tratta di buona musica, vero?

Lo scherzetto invece è avvenuto all’arrivo: siamo stati mezz’ora ad aspettare che aggiustassero il finger. Poi ci hanno rinunciato e ci hanno fatto scendere da una scaletta approssimativa. Mai successo con un 747.


Sembra che Robert Fripp, genio musicale tra i miei preferiti, stia collaborando a creare qualche musica per il nuovo sistema operativo di Microsoft Vista. Su Channel9 c’è un suo video (via Vision Blog) che lascia intuire quali sonorità ci potrebbero attendere; alcuni le chiamano ambient, noi all’epoca le definivamo fripptronics.

E’ stata l’occasione per fare una visita al sito di Fripp e trovare una dozzina di pezzi  dal vivo dei King Crimson da scaricare gratuitamente (occorre registrarsi al sito): si tratta di brani di un concerto del 1982 (periodo Discipline) compresa una bella versione di Red. La qualità è molto buona, anche se qualche pezzo suona un po’ distorto.

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