Archivio: “IAB”

Avevo iniziato a fare un po’ di live blogging da IAB Forum ma è durato lo spazio di tre brevi post, poi il diluvio. Tante persone, tante idee e progetti, tanta euforia e passione. Ancora pochi soldi e convinzione, ma dovrebbe essere questione di tempo: prendere sul serio la Rete non è più una scelta, è una necessità.

image Un commento su sull’evento IAB Forum 2007 lo rimando quando avrò i dati di affluenza e dopo aver raccolto altri feedback. Mi piace comunque constatare che si è sviluppata un po’ di discussione online, che spero continui. Appena possibile si renderanno pure disponibili tutti i video e le presentazioni, ma già c’è parecchia roba in giro.

Nel frattempo, solo due note che ho trovato evidenti  durante le due intensissime giornate:

  • Se è vero che la comunicazione sta cambiando e tutto il bla bla che sappiamo su social network, blog e le altre cose, credo che gli operatori del settore siano oramai in grado di rispondere professionalmente in modo adeguato. Se fino a qualche tempo fa, lamentavo un certo distacco tra domanda e offerta, oggi mi pare di vederlo attenuato. Sarà che buona parte degli operatori può vantare almeno una decade di esperienza.
  • È sempre più difficile isolare la pubblicità online dai relativi progetti di comunicazione di cui fanno parte. Ossia: un qualsiasi flight sulla Rete non è più un prodotto a sé stante (come a volte è stato presentato in passato), ma si trascina dietro implicazioni più ampie. Quindi meno discussioni su formati e technicality varie, ma strategia al primo posto. Ciò complica i discorsi, ma permette di “alzare il livello”, come dicono le società di consulenza. Insomma, più comunicaizone e meno pubblicità.

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Weinberger

Honor the conversation è stato l’ultimo messaggio della presentazione di David. Esaltante.

Peraltro ha ritarato il suo speech dopo una chiacchierata ieri sera a cena e mi sembra ci sia stata parecchia "sostanza" e non solo "visions".


Marco è un mito!

È riuscito a far alzare in piedi 1500 persone ad applaudire Internet.


Marco è un mito!

È riuscito a far alzare in piedi 1500 persone ad applaudire Internet.


Partiti!

La sala vuota era già impressionante, ma quella piena quando ho aperto i lavori di IAB Forum, fa davvero una bella impressione.


Ci siamo. Il mondo che ruota attorno ad internet in Italia si ritroverà a IAB Forum domani e dopodomani.

Intervista a Mauro Lupi su IAB Forum L’evento è già stato presentato in lungo ed in largo. Tre convegni, due pomeriggi di workshop, un’area creativa, circa 60 espositori. Credo ce ne sia per tutti i gusti.

Per quanto mi riguarda, farò capolino all’apertura dei lavori e modererò il workshop sul search marketing di giovedì. Caterina mi ha intervistato per il blog di IAB: ma perché quando parlo sto sempre con gli occhi chiusi?

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Everything is miscellaneous - David Weinberger Un libro da gustare poco alla volta, che parte lento e poi ti spara senza indugi gli elementi che stanno cambiando il mondo, almeno tutto quello legato all’informazione e alla comunicazione. La prima parte mi ha lasciato perplesso: per spiegare l’evoluzione di come ordiniamo le cose, Weinberger parte raccontando come rimette a posto le stoviglie dopo cena. Insomma, ci sono alcuni discorsi che girano un po’ su sé stessi. Poi diventa tutto chiaro: l’obiettivo sembra essere quello di rappresentare l’impatto sulla società da parte della Rete partecipata, spiegandolo attraverso le cose che ci girano attorno.

Riporto alcuni dei pensieri di Everything is miscellaneous che ho trovato più intriganti e ben esposti, tradotti liberamente dal sottoscritto non in modo letterale.

Le limitazioni fisiche sul come venivano organizzate le informazioni, non solo hanno limitato il nostro modo di vedere, ma hanno dato maggior potere a chi controlla l’organizzazione delle informazioni rispetto a chi invece le crea. Ora torniamo a rovesciare l’ordine.

L’abbondanza delle informazioni è un valore. I vecchi paradigmi che imponevano dei filtri, ad esempio, per risparmiare sui costi di stampa, oggi sono superati. Non ha più senso limitare la diffusione delle informazioni. “Filter on the way out, not on the way in”.

Everything is metadata and everything can be a label

Ci sono evidenti cambiamenti nelle conoscenze sociali: con tutti che guardavano gli stessi giornali e gli stessi notiziari, esisteva un’esperienza comune sulla quale potevamo contare. Oggi, apparteniamo a quei frammenti di cultura che Nicholas Negroponte ha definito The Daily Me.

La fiducia che riponiamo in fonti come l’Enciclopedia Britannica ci trasformano in lettori passivi. Viceversa, siti come Wikipedia prevedono che il lettore sia coinvolto attivamente offrendogli molteplici possibilità di intervento.

La logica che ordina i prodotti negli scaffali basata su regole predefinite è superata. Lasciamo che siano le persone a taggare le cose. Non ha più senso assegnare un solo posto alle cose, perche queste appartengono spesso a più di un posto.

Nell’ordine miscellaneo, un topic è qualsiasi cosa interessi chiunque. I topic perdono i confini che permettono di capire quando sono stati impostati e perdono anche un po’ della dignità che gli abbiamo sempre attribuito. Non c’è più un topic giusto e uno sbagliato, ma ci sono delle rappresentazioni dipunti di vista differenti. Topic quindi come espressione delle passioni, non più solo delle conoscenze.

Nel ricordare che Weinberger sarà tra i relatori del prossimo IAB Forum (gli ho chiesto di parlare di marketing, tagging, distribuzione dei contenuti digitali), segnalo anche la bella recensione di Chiara di TSW e, naturalmente, il sito del libro. Proprio giovedì scorso, Weinberger ha firmato l’articolo di copertina di Nòva.

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Ieri a Video On Net ho partecipato ad una tavola rotonda sul tema dei video digitali ed i modelli di business. Ho portato la voce di IAB e quindi delle opportunità per gli inserzionisti.

Si è discusso abbastanza dei modelli economici che possono sostenere i produttori e i distributori di contentuti digitali. Mi sono permesso di segnalare che il mondo dei contenuti (non solo video) deve considerare anche il fatto rilevante che la maggior parte degli user generated content non hanno (e non avranno mai) un business model sottostante. Ossia: non tutto il contenuto disponibile è prodotto per fini economici diretti (come siamo stati abituati a pensare fino ad oggi), ma cattura comunque una parte significativa e crescente dell’attenzione delle persone.

Ho dimenticato invece di segnalare un’area che ancora deve svilupparsi in modo concreto ma che ritengo avrà un impatto notevole, ossia i contenuti generati dalle aziende. Ossia materiale non prettamente pubblicitario ma informativo, divulgativo, servizi digitali, ecc. prodotti con l’obiettivo di contribuire a diffondere la conoscenza e, se possibile, l’awareness delle aziende. Contenuti ovviamente gratuiti perché pensati per aiutare a vendere tutt’altro.

Come ho detto ieri, di questi tempi non vorrei essere nella industry della produzione di  contenuti…

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Poi dicono che a Roma non si fa mai nulla… e invece Roma Caput Media: 26 e 27 settembre c’e n’è per tutti i gusti: VON Europe, Broadband Business Forum, Video on the Net Conference, Video Gov Summit e Netcomm (il forum italiano sull’e-commerce).

Io sarò coinvolto in una tavola rotonda nel pomeriggio del 27 settembre nell’ambito di Video on the Net, con il cappello IAB Italia. Porterò qualche numero e qualche riflessione sull’utilizzo dei video nella pubblicità online.

Purtroppo non credo di riuscire ad esserci gli altri giorni e mi dispiace perché ci sarebbero tante cose interessanti da ascoltare, tra cui tutto il convegno Ediforum. Vorrà dire che me lo farò raccontare… da internet!

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Il file dove raccolgo gli appunti da cui generalmente scaturiscono i contenuti per questo blog, reclama giustizia. È vero, ci sono cose che vorrei/dovrei scrivere, non ultime alcune recensioni dei libri recenti che ho letto.

Nel frattempo, sfrutto un materiale di repertorio (anche se appena pubblicato), ossia l’articolo sul search marketing che ho scritto per il consueto pamphlet di IAB Italia, La pubblicità interattiva in Italia (disponible integralmente anche in PDF), giunto all’ottava edizione.

Questa volta ho voluto fotografare il settore attraverso le più recenti ricerche di mercato; ne è venuto fuori l’articolo Il search marketing moltiplica utenti e canali che, tra l’altro, mi ha permesso di utilizzare la funzione Pages introdotta da Typepad di recente e che permette di pubblicare delle pagine individuali sul blog slegate dai normali post.

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È una frase di Marco durante i Media Agency Days; il senso è che ci troviamo in mezzo ad una forte evoluzione (o rivoluzione, se volete) della comunicazione e ci piace, si, ci piace, cercare di descriverla e raccontarla. Sta cambiando le nostre vite professionali e non, sta modificando il rapporto con i nostri figli, con i nostri clienti e con gli attrezzi tecnologici e digitali di cui ci circondiamo.

Anche oggi qui all’Interact, la mattinata è passata con P&G e Forrester a parlare di blog, potere dei consumatori, cambio di paradigmi, ecc. Giusto così, per carità. Per molte donne e uomini di marketing, è tutta roba (ancora) nuova!

Solo che occorre trovare anche il momento per osare un “what’s next”, per suggerirei dei comportamenti da parte dei marketers e delle agenzie. Daltronde, è proprio quello che ci chiedono le aziende: ok, abbiamo capito lo scenario… e quindi?

Nel pomeriggio sarà il turno anche di Esther Dyson (vi ho raccontato che è stata uno dei miei miti una quindicina di ani fa?). Sono andato a stringergli la mano e mi fa: “Secondo te di cosa dovrei parlare oggi?”. Gli ho detto di rispondere alla domanda “Quindi?”. E lei mi fa: ok, ma fai te la prima domanda… vediamo, scappo che inizia.


Let's interact - Convegno IAB Europe Per essere il primo evento di questo tipo organizzato da IAB Europe si presenta con  un programma e dei relatori di indubbio spessore. Mi riferisco a Let’s Interact, il convegno europeo sul marketing interattivo che Alain Heureux sta organizzando con grande passione e che si terrà a Bruxelles il 4 e 5 giugno.

Il keynote sarà affidato a Bernhard Glock, Presidente della WFA e direttore mondiale media di Procter & Gamble. Di rilievo anche la partecipazione del Comissiario dell’Unione Europea Viviane Reding. Poi ci sono i due interventi da cui personalmente mi aspetto di più:

  • Quello di Nigel Morris, che è il capo mondiale di Isobar. Ho avuto il piacere conoscerlo un po’ di tempo fa; me l’avevano descritto come un incrocio tra un visionario e un realista, apparentemente fuori dal comune. insomma avevano cercato di mettermi in guardia, pensando che ne rimanessi sorpreso negativamente. Invece l’idea che mi son fatto è di una persona straordinaria, lucidissima nell’inquadrare dove sta andando la comunicazione, estremamente competente ma curioso e votato all’ascolto.
  • Esther Dyson invece è una storia molto più antica. Epoca 1988, quando la “IT Lady” gestiva la newsletter Realese 1.0 il cui abbonamento comprendeva anche la partecipazione ad una giornata col gotha del mondo dell’informatica di quei tempi. Per dire, la gente che passava da quelle parti si chiamava Steve Jobs, Bill Gates e così via. Assistevo ai suoi speech quando in quegli anni andavo al Comdex di Las Vegas ed era una che “dava le pezze a tutti”. Poi non l’ho più seguita moltissimo, ma sarà bello ascoltarla di nuovo.

In attesa del convegno, si può seguire l’apposito blog colletivo al quale cercherò di contribuire anch’io.

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Dopo il positivo esperimento durante lo scorso IAB Forum, IAB Italia ha deciso di proseguire la collaborazione col team di Blogosfere. Nasce così il nuovo blog di IAB Italia con l’obiettivo di partecipare a 360 gradi nelle discussioni sulla pubblicità interattiva.

Buona lettura!

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Segnalazione al volo: tutte le slide proiettate a IAB Forum saranno disponibili a giorni su IAB.it. Gradualmente si cercherà anche di mettere online tutti i video delle conferenze sul blog, auspicando che nascano anche delle belle discussioni sui temi emersi dalle relazioni.

UPDATE (15 nov): Ci sono un po’ di video e quasi tutte le presentazioni sul sito iabforum.it; invece, sul blog del convegno continua la discussione.

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