Archivio: “Blogging”
Cerco sempre di pensarci due volte prima di aggiungere un’altro feed all’aggregatore (mi ero imposto un numero massinmo di 200 feed; e sono a 226), ma per Alessandro Bonzi non ci sono regole che tengano e l’ho aggregato subito. Per capire chi è Alessandro, vado a parafrasare un detto: è nato prima Alessandro o i motori di ricerca?
Nel nel post di apertura, tra le domande che si pone sul tema “bloggare o non bloggare” si chieda se anche il mio blog fosse brutto all’inizio: mah, esteticamente non è che sia migliorato tantissimo, anzi, mi sa che nella letterina a Babbo Natale quest’anno chiederò anche un po’ di tempo extra per fare un restyling…
Comunque, Ale, spero ci regalarai un po’ delle tue informazioni e delle tue visioni. Grazie.
Tags: alessandro bonzi
Anche se il numero di iscritti al feed oggi mi segnala un impietoso 1961, che poi è il mio anno di nascita…
Anche se ieri sono entrato in una community online e nell’accogliermi la moderatrice mi ha scritto: “Ciao, non rimanere deluso se siamo tutti piccini!” (non pensate male: mi sembra che il più giovane faccia l’università!)…
Insomma, anche se il quotidiano non si risparmia a ricordarmi che il tempo passa (il titolo del post è una m3zza parafrasi di “spero di morire prima di diventare vecchio” che cantavano gli Who), adesso ho voglia di parlare di giovani.
- Francesca Casadei (aka LaFra). Brava! Ha vinto il Young Lions media competition a Cannes. Servono casi di successo come il tuo. Servono esempi che testimoniano quanto sappiamo competere nel mondo.
- Laura Premoli. Laura mi ha scritto per parlarmi del suo blog, ma qui voglio segnalare la sua presentazione in cui sembra trasparire una carica positiva ma equilibrata; tra l’altro scrive:
“Sono una ragazza molto energica, sicura dei miei obiettivi, adoro la compagnia ma non rinnego i momenti di solitudine, adoro la lettura e non vivo senza musica, mi piacciono le sfide e non mi tiro mai indietro, sono molto ambiziosa anche se consapevole della mia giovane età.”
Dateci sotto!
Tags: Francesca Casadei – Laura Premoli – Young Lions
Anche se il numero di iscritti al feed oggi mi segnala un impietoso 1961, che poi è il mio anno di nascita…
Anche se ieri sono entrato in una community online e nell’accogliermi la moderatrice mi ha scritto: “Ciao, non rimanere deluso se siamo tutti piccini!” (non pensate male: mi sembra che il più giovane faccia l’università!)…
Insomma, anche se il quotidiano non si risparmia a ricordarmi che il tempo passa (il titolo del post è una m3zza parafrasi di “spero di morire prima di diventare vecchio” che cantavano gli Who), adesso ho voglia di parlare di giovani.
- Francesca Casadei (aka LaFra). Brava! Ha vinto il Young Lions media competition a Cannes. Servono casi di successo come il tuo. Servono esempi che testimoniano quanto sappiamo competere nel mondo.
- Laura Premoli. Laura mi ha scritto per parlarmi del suo blog, ma qui voglio segnalare la sua presentazione in cui sembra trasparire una carica positiva ma equilibrata; tra l’altro scrive:
“Sono una ragazza molto energica, sicura dei miei obiettivi, adoro la compagnia ma non rinnego i momenti di solitudine, adoro la lettura e non vivo senza musica, mi piacciono le sfide e non mi tiro mai indietro, sono molto ambiziosa anche se consapevole della mia giovane età.”
Dateci sotto!
Tags: Francesca Casadei – Laura Premoli – Young Lions
Per chi si fosse perso l’antefatto: Sergio Sarnari racconta sul suo blog l’insoddisfazione per un acquisto di mobili e la Mosaico Arredamenti lo cita per danni, diffidando anche chiunque altro riprenda le critiche.
Ovviamente, quello che è successo è una mobilitazione generale di solidarietà con Sarnari e una forte critica per l’atteggiamento dell’azienda denunciataria che sfocia addirittura in una lezione di comunicazione sotto forma di lettera aperta.
No, non firmerò questa lettera (mi invitato anche Luca via mail); penso che chiunque sia libero di fare ciò che vuoile nell’ambito delle leggi, poi sarà un giudiche che prenderà le decisioni. Tra l’altro non ho avuto modo di leggere il post di Sarnari (dato che per prudenza l’ha rimosso) e, anche se non ho modo di dubitare che non sia stato realmente denigratorio, preferisco giudicare solo ciò che ho visto direttamente.
Non credo che serva una “lettera aperta dei blogger” (io peraltro non mi sento tale – solo solo una “persona che ha un blog”, che è diverso), o quantomeno non all’azienda. Tanto capiranno comunque l’errore di comunicaizone e, se non lo capissero, il peggio è loro! Meglio evidenziare le opportunità che sottolinea [mini]marketing che condivido in toto.
Semmai è fondamentale vigilare sul seguito di questi eventi, nel senso che se dovessero portare ad azioni d censura o, peggio ancora, di risarcimento, sarà giustro mobilitarsi ma nei confronti di chi fa le leggi e di chi le fa applicare.
Cinicamente ho salutato favorevolmente l’intera vicenda, nel senso che servono casi del genere per testimoniare alle aziende cosa succede in questi casi. Insomma, il caso Kryptonite è stato da esempio a chissà quante aziende che nel 2004 scoprirono come non relazionarsi con il mondo esterno. Bene, adesso abbiamo anche un caso italiano. Grazie Sergio, grazie Mosaico Arredamenti.
Tags: Sergio Sarnari – Mosaico Arredamenti – Kryptonite
Il tifo, e parliamo di quello sportivo, è una cosa fantastica, almeno a vedere quello che c’è in giro sulla Rete. Pensate alla fortuna che hanno i miei colleghi che stanno aiutando Samsung a scovare tifosi contagiosi!
Nei prossimi giorni e per tutta la durata dgli Europei di calcio, verranno infatti pubblicati sul blog di Samsung le cose più strampalate, divertenti o curiose che riguardano dei tifosi speciali. Naturalmente, per chi ha voglia di segnalare qualche perla scovata sulla rete, è pronta un’apposita pagina.
Contagiati dal tifo è un’iniziativa che accompagnerà l’Italian Supporter Style, un’idea tutta da ridere e da giocare che si svelerà piano piano, ma da oggi inizia a mostrarsi: no dico, ma come si fa a chiamare un sito Tifamus cum stile?
Tags: samsung – contagiati dal tifo
Avevo letto qualcosa riguardo a Global Voices tra i link del blog di Luca De Biase. Ora tramite Diego scopro che Bernardo Parrella ne ha appena avviato la versione in italiano.
Credo sia un progetto che merita tutto il sostegno, compresa la diffusione del logo!
Tags: global voices – bernardo parrella
La foto dovrebbe spiegare perché non ho potuto partecipare all’incontro con Al Gore. Prossimamente altri dettagli. Hey, sto lavorando eh!
Comunque mi fa piacere che sia stata posta la mia video-domanda ad Al Gore sull’uso di Current.tv da parte delle aziende. Leggendo Giovy e poi dal resoconto che mi ha mandato Andrea, ha risposto:
“credo che le aziende hanno già modo di parlare adeguatamente con i propri utenti. Potrebbe essere utile come strumento per le piccole e medie imprese. In ogni modo è un aspetto interessante, il coinvolgere le aziende in questo tipo di comunicazione. Lo voglio approfondire e mi riprometto di valutare le implicazioni di Current TV come strumento per le aziende”
Da quello che ho capito, è stato forse l’evento con più blogger italiani coinvolti. Grande Marco!
Tags: current – currentv – al gore
Come ha segnalato Andrea in un commento ad un precedente post, Universal McCann ha realizzato la terza edizione della ricerca sui social network chiamata Social Media Tracker (formato PDF) che avevo già segnalato in un articolo su Punto Informatico l’anno scorso.
La ricerca si è concentrata su un panel di persone tra i 16 e i 54 anni che utilizzano internet almeno una volta ogni due giorni (active users), intervistando complessivamente 17 mila individui in 29 nazioni. È un campione che trovo significativo in quanto esamina chi la Rete la usa davvero e che riguarda 10,2 milioni di italiani.
Molti sono i numeri che vale la pena evidenziare, in particolare sulla quantità di lettori di blog (8 milioni) e sui blogger (3,4 milioni), area in cui l’Italia si posiziona ai vertici continentali. Rispetto agli altri paesi europei, abbiamo la maggiore percentuale di lettori di blog (79%) sul totale degli active users, e siamo anche primi in quanto a persone che li leggono ogni giorno (37%).
Per razionalizzare i principali numeri riguardo il mondo dei blog in Italia, ho realizzato alcune chart elaborando i risultati della ricerca.
Tags: universal mccann – social media tracker – blog – blogger – italia
Sabato sera c’è stato un piacevole incontro nel temporary store di Alixir a Roma nel quale Barilla ha voluto incontrare un po’ di blogger. Organizzato da Alex e Mirko di Ninjamarketing, è stato un modo per incontrare amici che con vedevo da tempo (Mafe, Caterina, Lele, Paolo, Luca, Stefano) e dare un volto a persone che conoscevo solo virtualmente (Camillo, Stefano e Marco di Due Spaghi, Gabriele di Spotanatomy).
Facendo l’opportuno disclaimer (Barilla è un nostro cliente), credo che anche questo gruppo sia indirizzato verso l’apertura di un trasparente canale di comunicazione con le persone. Il punto che spesso sfugge agli esperti,ai puristi e a molti operatori del settore, è che si tratta di un processo complesso e delicato, che necessariamente richede tempo e step intermendi.
Proprio in questi giorni ho scambiato delle email con Maurizio che se la prende con i pubblicitari: per me invece è stimolante questa sfida nel saper attualizzare gli importanti cambiamenti nel mondo della comunicazione a casa delle aziende complesse, specie se operano (per scelta o necessità) con strategie a breve/medio termine e con focus sull’Italia. Quindi ben vengano incontri come quello di Alixir nel quale si possono trovare senz’altro delle aree di miglioramento, ma non può non essere colto l’avviamento di una nuova relazione col mondo esterno.
Durante la presentazione, alla domanda “perché non aprite un blog” il padrone di casa Eugenio Perrier di Barilla ha risposto: “semplicemente perché non lo sappiamo fare”. Credo proprio che a fine serata il suo pensiero possa essersi modificato. Si perché dialogando tra persone, sono emerse informazioni utili sul packaging, sul prezzo, sui componenti attivi, ecc. che non solo hanno evidenziato la quantità di contenuti che potrebbe aver senso raccontare (e non vendere), a cui aggiungere l’evidente credibilità che scaturisce delle testimonianze de visu dei manager dell’azienda.
Gli altri post, foto e video dell’evento su Technorati.
Due anni e mezzo fa la popolare rivista di economia Forbes additava ai blog come un grosso pericolo per le aziende ed il business in generale. Oggi annunciano l’apertura di un network di oltre 400 blog accuratamente selezionati. Interessante, no?
Tags: forbes
Ieri avevo parlato da poco con un cliente che mi chiedeva se potevamo infiltrarci nei blog per fare commenti positivi sulla sua azienda, che mi ha chiamato Andrea Secchi di Italia Oggi per un articolo (oggi in edicola) a proposito della reputazione on-line. È evidente che l’argomento è caldo ma c’è tanto da fare in termini di divulgazione delle informazioni corrette.
A proposito dei commenti fittizzi, nell’intervista li ho semplicemente definiti “bombe ad orologeria”. Eppure brand anche molto noti, hanno deciso di utilizzare tattiche del genere: non si rendo conto di essere seduti su delle polveriere…
Con la tipica impostazione pragmatica e diretta degli autori americani, con pochi tecnicismi e divagazioni, questo “Blog in azienda” mi è piaciuto. Il libro è scritto bene, in modo scorrevole e, a tratti, pure divertente.
Debbie Weil è da sempre una delle voci più ascoltate sul business blogging (suo è BlogWriteforCEOs) e qui non si smentisce. L’approccio è quello della consulente che si interfaccia con l’azienda sull’argomento “bloggare o non bloggare?”, compreso un apposito capitolo chiamato “Trucchi per far digerire la quiestione blog al capo”. In questo senso, c’è un po’ di overselling sulle opportunità che derivano dall’aprire un blog aziendale, ma sempre entro limiti di realismo.
Tra i libri che ho letto a proposito diblog aziendali, questo è uno di quelli che consiglio senz’altro. Ben fatta anche la localizzazione in italiano di Leonardo Bellini che mi fa l’onore di citarmi nella postfazione dedicata all’Italia.
Tags: blog in azienda – debbieweil – leonardo bellini – business blog – blog azinedali – corporate blog
Continua a succedere, ed è così da almeno due mesi. Ogni volta che conto di riservarmi una mezzoretta per scrivere qualcosa di sensato per il blog, arriva una priorità di quelle che occorre seguire subito. Alcune di queste priorità riguardano comunque attività stimolanti e produttive, solo che va sempre a finire che metto il blog in coda a tutto.
Proprio qualche giorno fa in un training da un cliente, auspicavo di tenere una regolare frequenza di pubblicazione di un blog… e poi sono io il primo a predicare bene e razzolare male.
Eppure di cose da dire ne avrei molte: ho finito un paio di bei libri, la pubblicità online quest’anno dovrebbe sfiorare il miliardo di Euro, occorrerebbe fare un po’ di chiarezza sulla recente disposizione del Garante sul trattamento dei dati delle sessioni internet, stiamo preparando IAB Forum a Roma e il SES a Milano, ecc. Poi c’è la discussione di grande spessore sviluppata da Luca De Biase in merito all’influenza dell’agenda in relazione al “medium delle persone”.
Insomma: sembro un po’ assente, ma cerco di seguire tutto. Manca solo il reporting. Abbiate pazienza.
Mi fa piacere che ilcomunicatore, il blog di Luca Taddei, sia nella top10 dei blog messi in evidenza dal progetto BlogLab. Purtroppo non ho potuto partecipare all’incontro conclusivo, ma ho cercato di dare qualche indicazione a Luca che ha messo su un progetto interessante.
I professori Epifani e Sofi hanno sviluppato un bel lavoro. Tra i primi dieci blog ce ne sono alcuni di grande spessore: dateci un’occhiata.
Tags: bloglab – ilcomunicatore – luca taddei – stefano epifani – antonio sofi
Alcuni appuntamenti di ottobre in cui sono coinvolto:
- 19 ottobre: Corso di aggiornamento sui Business blog, organizzato da IlSole24Ore Formazione, Roma (ci sarà anche un’edizione a Milano il 16 novembre).
- 24 ottobre: SKIM, la prima conferenza sul search marketing che si tiene in Slovenia. Il tilo del mio intervento sarà “Iskalniki in marketin
Proprio qualche giorno fa scrivevo di “contenuti generati dalle aziende” ed in particolare:
materiale non prettamente pubblicitario ma informativo, divulgativo, servizi digitali, ecc. prodotti con l’obiettivo di contribuire a diffondere la conoscenza e, se possibile, l’awareness delle aziende.
Nel weekend ho scambiato due pensieri sull’argomento con un amico che mi aveva chiesto cosa intendessi esattamente. Ecco, un esempio potrebbe essere BiZona Canà, un blog a supporto del prossimo film di Lino Banfi che ripropone il suo vecchio successo “L’allenatore nel pallone”.
In realtà non si tratta solo un sito scherzoso e dissacrante: è anche un prodotto editoriale disponibile sul portale wap di TIM. Il tutto collegato con delle iniziative off-line, ossia le Oronzo Girls che vanno a caccia di interviste negli stati di calcio.
Chiaramente anche BiZona Canà ha dei margioni di miglioramento (lo so, sono perfezionista), ma lo trovo utile e coerente come iniziativa a supporto del film. Mi sembra anche interessante che sia il personaggio Oronzo Canà a trasformarsi in blogger, mettendosi in gioco senza prendersi sul serio, cercando solo di incuriosire e divertire gli appassionati del genere.
Non ho seguito direttamente questo progetto, ma avendo collaborato al successo del lancio del blog ufficiale di Lino Banfi, posso solo constatare che… ci ha preso gusto!
Tags: lino banfi – oronzo canà – allenatore nel pallone – banfi
Ho risposto volentieri a qualche domanda a casa di Vincos. Si parte da “il blog è morto?”
Il fatto che non sia possibile rappresentare i blog in modo netto, perché espressione di tante differenti singole individualità, è una delle cose che fa impazzire chi non li conosce/usa. Quindi non c’è un “blogger-tipo”, così come non ci sono dei veri e propri “top blogger”.
Hanno ragione Catepol e Gigicoco a sottolineare come qualcuno ritiene di appartenere ad una casta solo perché ha un sacco di link su Technorati. Però vanno compresi sia loro che gli altri che cercano una leadership a tutti i costi. In fondo, si è sempre fatto così: dato un argomento o una situazione, si cerca il primato, l’elemento più rappresentativo e distintivo, anche solo con l’obiettivo di sintetizzarne la rappresentazione.
Solo che l’umanità che scrive (hey, ci pensate che da quest’anno ci sono più blog che siti web?!) non è – per fortuna – circoscrivibile in una classifica.
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