Non ho visto molti commenti in giro riguardo a Schema.org ed invece penso sia un’iniziativa importante. Si tratta della definizione di uno standard per segnalare ai motori di ricerca alcune caratteristiche strutturali dei contenuti delle propri pagine web, in modo che nei risultati di ricerca venga esposto non solo titolo, link e descrizione delle pagine, ma anche informazioni di dettaglio in funzione della richiesta.

Lo spiego meglio con un esempio (che riprendo da Searchengineland) a proposito di una ricerca relativa ad una ricetta, a fronte della quale è possibile selezionare i risultati in funzione degli ingredienti, del tempo di cottura, delle calorie, ecc. Sempre che, naturalmente, le pagine riportino i rispettivi valori strutturati in modo omogeneo.

Ricerca ricette su Google

Ora Schema.org nasce per sistematizzare i codici che permettono di catalogare i contenuti delle pagine in formati standard, secondo codici riconosciuti dai principali motori di ricerca: qui i link degli annunci contemporanei di Bing, Google e Yahoo! (in ordine alfabetico!).

Questi sono invece alcuni dei formati disponibili:

Sicuramente si tratta di lavoro aggiuntivo per webmaster e publisher online, ma se l’obiettivo è quello di risultare maggiormente rilevanti e pertinenti ai motori di ricerca, lo sforzo potrebbe essere ampiamente premiato.

È altresì evidente che tale sistema accelera la direzione intrapresa dai motori di ricerca di passare da catalogatori di siti a fornitori di risposte. Esplicativa come non mai l’espressone “noi vogliamo i vostri dati”, seppur detta in modo scherzoso, pronunciata da Luca Forlin, Strategic Partnership EMEA di Google, all’ultimo IAB Seminar il 4 aprile scorso (qui il link al PDF del suo intervento).

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7 commenti per “Uno Schema per usare i contenuti dei siti come strumento di risposta”

Pui seguire questa conversazione mediante lo specifico feed rss.

  1. Schema.org ovvero un Web un po’ strutturato per andare oltre al SEO, verso il Semantic Web : Casual.info.in.a.bottle scrive:

    [...] con Mauro Lupi: -> Uno Schema per usare i contenuti dei siti come strumento di risposta Sicuramente si tratta di lavoro aggiuntivo per webmaster e publisher online, ma se l’obiettivo è [...]

  2. Uno schema globale. | 21Style Blog scrive:

    [...] Lupi da una breve e semplice spiegazione su come funziona, mentre Matteo Brunati entra più a fondo con valide riflessioni sul [...]

  3. Hashtag, cancelletto o diesis - Mauro Lupi's blog scrive:

    [...] delle persone in fatto di catalogazione delle informazioni. Per certi aspetti anche Schema.org di cui scrivevo, consente di aggiungere valore di contesto ai contenuti generati attraverso il [...]

  4. Teodoro scrive:

    Buongiorno Mauro, posso cercare di capire nella pratica come si dovrebbe operare? Si tratta di aggiungere stringhe di codice complementari ai già conosciuti meta dati quali il description o il keywords? Quali sono, se ci sono, i miglioramenti ottenibili di posizionamento nelle serp? Si tiene conto dei nuovi algoritmi di Google Panda nell’utilizzo di questi schemi? Un caro saluto e grazie per aiutarmi a comprendere
    Teodoro

  5. Mauro Lupi scrive:

    Teodoro, se segui i link su http://www.schema.org dovresti avere tutte le info. E’ ancora presto per valutare l’impatto sulle serp, comunque val la pena di leggere questo post appena uscito: http://mashable.com/2011/07/01/schema-search-marketing/

  6. Federico scrive:

    Da un po’ di tempo sto integrando i microdata nei miei siti, una cosa che non mi è ancora chiara, relativamente alla tipologia “product” è se si intendono solo i prodotti disponibili online o meno…

  7. Federico scrive:

    Intendo disponibili all’acquisto via ecommerce…

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