Secondo Morgan Stanley nel 2013 gli utenti internet mobile supereranno quelli desktop (via gigaom; presentazione in parte già nota da novembre).
Mi pongo però alcune domande:
- Nel 2013 cosa chiameremo mobile e cosa desktop? Sarà solo piccolo e trasportabile vs. ampio e statico? Non credo. E con internet of things come la mettiamo?
- Se per mobile continueremo ad intendere device con schermo al di sotto dei 4 pollici, forse le previsioni di Morgan Stanley sono un po’ esagerate. A meno che venga sviluppata qualche killer application che riesca a impattare a livello sociale.
Che ne dite?
5 commenti per “Se il mobile supera il desktop”
Pui seguire questa conversazione mediante lo specifico feed rss.
Michele Mader scrive:
Come dici tu, è una classificazione assai difficile.
Ad esempio, se consideriamo il calendario, alcuni telefoni ce l’hanno come applicazione interna, mentre altri ad esempio, si possono basare su Google Calendar. Questo causa un aumento formale del traffico internet, però è traffico di fatto “non utilizzabile”.
Per il visitare siti web, la situazione è diversa. Da un lato i problemi di connettività, nel momento in cui più persone avranno il cellulare e visiteranno youtube, causando congestione alle infrastrutture degli operatori, e dall’altro il fatto che l’input su touch screen o tastiere ancora piccole, per quanto migliore rispetto al passato, è ancora lontano dall’essere utilizzabile con intensità professionale.
Si, conosco anch’io i blackberries, però sfido chiunque a digitare su una tastiera di smartphone con la stessa velocità di una tastiera standard.
Personalmente, trovo estremamente scomodi i touch screens.
Posted on 13 apr 2010 alle 16:59.
Patrizio Benotto scrive:
E’ evidente che avere internet in mobilità è un’esigenza sempre più sentita.
La necessità di rimanere connessi (mail, social network, blog, feed, flickr etc.) è stata recepita dalle case produttrici ed i costi dei device si stanno abbassando, ma che il sorpasso avvenga tra solo 3 anni mi sembra difficile.
Morgan Stanley deve dare previsioni ottimistiche per favorire ed incentivare gli investimenti e queste stesse ricerche permettono ad operatori e costruttori di capire quali sono le esigenze del mercato, ma uplodare una foto al mese non può valere come l’uso costante della nostra connessione da scrivania.
Posted on 13 apr 2010 alle 17:14.
Gianfilippo Ceraselli scrive:
Credo che sia importante cominciare a ragionare in termini di utenti (o meglio di persone) e non di device. Non è il device in movimento, lo sono le persone.
Difficilmente quando camminiamo possiamo leggere con la stessa attenzione di quando siamo sprofondati in poltrona, indipendentemente dalla grandezza del display.
Con l’iPad ad esempio posso leggere il mio giornale comodamente seduto oppure consultarlo velocemente per trovare la metropolitana più vicina. Sono gli scenari di utilizzo e non i device che fanno la differenza.
Posted on 13 apr 2010 alle 17:33.
Foursquare, the next big thing? | Webpassion: web.idee.passione scrive:
[...] è mobile, completamente mobile (e sul destino vincente del mobile vedi anche qui) [...]
Posted on 14 apr 2010 alle 13:45.
Paolo scrive:
Interessante, vedo pero’ che scatena piu’ domande che risposte. Io ho google latitude che gira sul mio cellulare, quindi genera dati, ma di fatto io non faccio nulla, anche se i bit sono tanti. E gli Ipad come i netbook potrebbero essere considerati alla stregua dei normali computer
Posted on 15 apr 2010 alle 00:00.