Luca De Biase riprende un pensiero di Daniel Kahneman, premio Nobel in scienze economiche nel 2002:
Kahneman dice che è possibile che il sistema dell'informazione attuale stia cambiando il nostro modo di essere umani e la nostra coscienza. Per comprendere in che senso è probabile che il filone di ricerca più importante sia quello di studiare i giovani. E da questo punto di vista c'è un fatto facilmente osservabile: usano molto il computer, ma questo non li ha resi tanto diversi; casomai sono diventati incredibilmente bravi a cercare informazioni.
Questa invece è l’introduzione al post A Pocket Guide to Social Media and Kids sul blog di Nielsen:
When is a phone not a phone? In the hands of children and tweens, today’s cell phones are primarily used as text messaging devices, cameras, gaming consoles, video viewers, MP3 players, and incidentally, as mobile phones via the speaker capability so their friends can chime in on the call.
Nielsen è andata a guardare cosa fanno con i telefonini collegati ad internet i Teenager rispetto al totale della popolazione:
9 novembre 2009, 08:04 |
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Commenti (1)
Categorie: Numeri, Social networking, Società
Tag: daniel kahneman, luca de biase, nielsen
Un commento per “Studiare i giovani per capire come stiamo cambiando”
Pui seguire questa conversazione mediante lo specifico feed rss.
Michele scrive:
Evidenzierei anche che i giovani cercano lavoro e si informano sul mercato automobilistico.
Posted on 09 nov 2009 alle 10:40.