“E' nato Green Liquida, il magazine "verde" scritto da alcuni dei blogger italiani più competenti di ecologia, natura e futuro dell'ambiente. Progetto sostenuto da IBM”
Anche questo secondo me, rientra nel concetto content marketing. Guadagnare visibilità anziché acquistarla; o quantomeno acquistarla in modo diverso (mi riferisco a IBM naturalmente).
Salgo solo per un momento da un punto d’osservazione più in alto: e se una parte del web vivesse come oggi vivono molti musei e gallerie d’arte, ossia con il sostegno delle imprese? Si tratterebbe sempre di comunicazione pubblicitaria ma con la possibilità di declinare meglio i possibili coinvolgimenti sui contenuti. Ora che ci penso, inizio a vedere queste forme di “sponsorizzazioni 2.0”.
Come la vedete?
4 commenti per “Green Liquida sostenuto da IBM”
Pui seguire questa conversazione mediante lo specifico feed rss.
Giandomenico Sica scrive:
Mi sembra una prospettiva molto interessante.
Potenzialmente, potrebbe essere anche un buon modo per coniugare il mondo dell’impresa con quello della ricerca (immaginando i ricercatori nella veste di novelli blogger – produttori di contenuti innovativi e di qualità – per conto dell’impresa).
Un esempio interessante in questo senso è il blog di Experientia, realtà torinese che si occupa di Interaction Design.
http://www.experientia.com/blog
Giandomenico Sica
http://www.linkedin.com/in/nicosica
Posted on 09 nov 2009 alle 19:43.
simone scrive:
Credo sia un iniziativa positiva, daltra parte soltanto nella rete si trovano notizie ed argomenti ancora interessanti.
ma soprattutto il punto di vista è globale
Posted on 11 nov 2009 alle 14:03.
thomasfrenez scrive:
Commento con una mia considerazione in ambito business.Penso che il concetto delle “sponsorizzazioni 2.0″ potrà essere in futuro uno degli aspetti innovativi di portali aggregatori che genereranno contenuti proprietari di 3
Posted on 20 dic 2009 alle 11:45.
Claudio Lippi scrive:
Credo che l’idea di farsi sponsorizzare direttamente il proprio blog (e quindi, di fatto, le proprie opinioni) genererebbe un problema di libertà in ciò che si scrive e soprattutto di conflitto d’interessi.
Mi spiego meglio: se un domani di IBM si dovesse dire ciò che fu detto di Apple in merito allo smaltimento dei rifiuti di produzione, un blog sul tipo di Green Liquida sarebbe tenuto a prendere posizione contro il suo sponsor principale.
Il conflitto è evidente: mantenersi fedeli ad una linea di pensiero (od editoriale) oppure rinunciare allo proprio sponsor numero uno?
Incredibilmente lo stesso problema è meno presente in un caso di sponsorizzazione tramite advertising: IBM può spontaneamente cambiare le proprie impostazioni nel canale ed impedire di vedere il proprio marchio affisso su siti che parlano negativamente di essa, oppure il blogger può evitare che il marchio IBM faccia pubblicità sul proprio sito se questo non lo aggrada.
Dal mio punto di vista la libertà d’espressione fa parte di quel coacervo di elementi che possono rendere un blog di qualità o meno.
Posted on 17 gen 2010 alle 12:37.