Archivio: gennaio, 2009
Non è stato facile, ma alla fine sono riuscito a non far mettere "blogger" nel sottopancia…
Sto parlando della partecipazione a Reporter Diffuso, il programma di Marco Montemagno nell’ambito di SKY TG24. Va in onda domani (sabato) alle 11.35 e poi alle 22.35.
Beh, a me questo pensiero di Luca Director De Biase è piaciuto moltissimo. Qui solo un assaggio:
Poi parole diventate un messaggino su Twitter. Assorbite da FriendFeed. Approvate o più spesso ovviamente ignorate. E ripetute qui. Forse in vista di andare altrove. In nuove conversazioni, in nuovi messaggi, in nuovi media. Bit a specchio. Intelligenza collettiva.
A casa di Stefano si sta sviluppando un bel dibattito sul tema giornalismo e blog, o meglio, tra giornalisti e blogger. Il tutto nasce da un confronto senza peli sulla lingua tra un “amico giornalista” (che poi si svela e interviene nei commenti) e Stefano e altri colleghi blogger (termine che qui uso per praticità, ma ribadisco che non considero i blogger una categoria).
Per ragioni di tempo non ce la faccio ad intervenire nella discussione, ma sto maturando un pensiero riguardo a quello che a me sembra il punto centrale, ossia l’evoluzione del concetto di “contenuti”. Se continuiamo a ragionare dal lato dei produttori dei contenuti, e quindi sui ruoli professionali o amatoriali, sulle motivazioni di chi scrive per lavoro o per fare PR, allora rischiamo di perdere di vista chi ha in mano il pallino, ossia il lettore.
Noi possiamo sbellicarci a giudicare se il lavoro dei giornalisti sia privilegiato o meno, se i blogger siano dilettanti allo sbaraglio e meno e così via (e sono temi su cui ci si arrovella da tanti
Emergo da qualche giorno di latitanza per segnalare un interessante articolo di Giuseppe Granieri su Apogeo. Il tema è ambizioso, "L'internet del 2009" e Giuseppe ne sintetizza tre elementi chiave che condivido:
- Specializzazione, intesa come una selezione degli strumenti web che si utilizzano
- Frammentazione a riguardo delle conversazioni sulla Rete che si vanno distribuendo in maniera sempre più diffusa
- Normalità banale, in relazione all'ingresso della Rete tra le cose "normali" per una gran parte della popolazione (tema ripreso anche da Massimiliano Magrini, boss di Google Italia)
- La crisi e l’informazione, in cui sintetizza la difficoltà di remunerare i contenuti giornalistici online, proprio mentre la stampa tradizionale sta vivendo uno dei periodi di maggiore difficoltà della sua storia.
Io il 2009 l'ho iniziato spostando in Rete molte attività day-by-day. Dovendo inviare il mio portatile in riparazione per un contatto allo schermo, sto sperimentando di passare ad una operatività "leggera" tutta fatta online, passando da una postazione in ufficio ad un PC a casa condividendo le stesse cose. Quindi web services (anche a livello aziendale), web mail (ove possibile), desktop virtuali (come Netvibes), e anche il messenger via browser (con Meebo). Manca solo un "vero" Office online, ma pare sia questione di mesi. Inizio ad associare davvero internet all'elettricità o all'acqua: ecco, questo potrebbe essere un'altra dominante per il 2009.
Il nuovo layout di questo blog è pressoché completo. L’idea è di continuare a mantenere centrale questo strumento di comunicazione, cercando di lasciare gli altri tool (Facebook, FriendFeed, ecc.) sono come collaterals.
Alcune nuove funzioni derivano dalla rinnovata piattaforma Typepad, e riguardano in particolare una migliore navigazione tra le pagine e, soprattutto, una nuova gestione dei commenti che mi piace molto. Adesso si può rispondere ad uno specifico commento e non c’è più bisogno di mettere il codice di controllo. Se si dispone di un account Typepad oppure OpenID, ci si può loggare e il commento viene identificato con i propri dati e la relativa foto.
Riguardo ai contenuti, ho aggiunto una pagina che raccoglie le slide, i video e le foto che mi riguardano, a cui si accede dal menu nella nuova barra in alto. Ho anche semplificato la licenza Creative Commons, lasciando le sole opzioni “Attribuzione” e “Non commerciale”. Vorrei fare ancora degli aggiustamenti “di fino” per i motori di ricerca, ma Typepad ha ancora qualche problemino che sto cercando di risolvere con un loro responsabile a San Francisco.
L’idea della dominante verde non è originalissima, ma con questa vorrei rappresentare l’applicazione di una specie di “ecologia dei contenuti”, intendendo la pratica di scrivere con leggerezza ma con serietà, mantenendo una giusta continuità ma senza esagerare in frequenza, provando a mantenere una certa consistenza fornendo del valore aggiunto. Se poi non ci riesco… vorrà dire che ho sbagliato colore! (ah, si, ho aggiornato anche il set di smile).
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