Riprendo la frase conclusiva di Giuseppe Granieri in un suo post a proposito dell’impatto dei media sulla percezione dell’attuale crisi economica:

“I media andrebbero "serviti" con un’educazione alla comprensione dei media, che dovrebbe essere materia di insegnamento nelle scuole”

Se è vero che la fruizione dei media in generale andrebbe insegnata, penso sia sempre più necessario aiutare le persone non solo ad interpretare i contenuti ma a saperli cercare, filtrare, elaborare e condividere. E questo vale soprattutto a proposito dei contenuti digitali.

Ribadisco un concetto a proposito dell’ormai classico disagio delle persone verso la quantità eccessiva di informazioni che ci si trova da gestire: io spero che le informazioni disponibili aumentino ancora! Il vero obiettivo è quello di riuscire a filtrare e organizzare queste informazioni e qui penso che abbiamo tutti ancora tanto da capire e imparare

Di fatto ci viene richiesta una maggiore proattività nei confronti dei media, ma anche delle competenze tecnologiche (i giusti tool, ad esempio, per filtrare le informazioni) e operative (saper gestire il proprio tempo, organizzare i documenti, ecc.). Hey, chi se la sente di impostare un percorso accademico all’uopo?

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3 commenti per “Spero che le informazioni aumentino”

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  1. michele ficara scrive:

    SUL BLOG DI MICHELE FICARA:
    Ottimo post, ne approfitto per segnalarti questa cosa che stà montando nel web non poco:
    FACEBOOK E’ UN AGGEGGIO SFASCIAFAMIGLIE SOCIALMENTE PERICOLOSO:
    Ho appena scritto un post sul mio Blog contro l’articolo uscito sul Foglio di Ferrara dove attaccano in maniera vergognosa Facebook solo per fare notizia.
    Se anche TU CREDI CHE FACEBOOK SIA UTILE, mi piacerebbe OSPITARE UN TUO COMMENTO al mio POST che trovi qui:
    http://micheleficara.com/blog/2008/10/08/facebook-maledetto-schifoso-aggeggio-sfasciafamiglie-socialmente-pericoloso/

  2. Adriano De Arcangelis scrive:

    Per come la vedo io i media sono spesso fuorvianti, non è sempre la verità l’obiettivo primario, spesso è la semplice necessità di fare notizia, di suscitare interesse, di “fare numeri”.
    Personalmnte cerco sempre di trovare le informazioni che mi interessano verificando più fonti, non mi bevo la prima cosa che leggo, speso mi chiedo anche perchè è stata scritta.
    Poi c’è media e media, quelli che dovrebbero essere più controllati e filtrati, come la tv e i giornali, magari solo perchè sono cronologicamente più anziani e “maturi”, spesso risultano di parte in modo disarmante. Avete mai seguito il tg 4 di Fede… le informazioni vanno ricercate, vanno analizzate, vanno costruite.

  3. Seo Roma scrive:

    troppo spesso le notizie sono scritte per favorire questo o quello schieramento politico e, Fede citato da Adriano, ne è l’esempio lampante ma molti altri lo fanno in maniera ancor più subdola.

    Internet fa paura a questa classe dirigente ed ai loro leccapiedi che, fino ad oggi, li hanno spalleggiati e coperti.

    I social network stanno aprendo una strada di denunce e mi riportano a piazza tienanmen, a quel coraggioso che ancora oggi rappresenta la protesta civile ed ordinata di fronte alla comunicazione verticale dei media.

    Largo dunque alle nuove generazioni ed a coloro che si battono per i diritti della vera democrazia.

    Fabrizio Risi

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