3 commenti per “VRM: relazione o utopia”
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Comunicazione e marketing, su internet e non solo, passando per blog e social network
Si chiama Vendor Relationship Management (VRM) è ed un progetto lanciato Doc Searls (uno degli autori
22 settembre 2008, 13:07 |
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Commenti (3)
Categorie: Comunicazione online, Documenti, Pubblicità, Social networking
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Questo sito/blog è la mia casa digitale in cui, generalmente, tratto di comunicazione, marketing e tecnologia (ossia ciò di cui mi occupo da oltre 30 anni). Buona lettura!
Mauro Lupi
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Gaspar scrive:
Ciao Mauro. Non credo che il VRM voglia contrapporsi o sostituirsi al CRM. Dici che ci vorranno dieci anni? Speriamo!
Posted on 22 set 2008 alle 16:31.
Maurizio Goetz scrive:
che differenza c’è con il reverse marketing?
Posted on 22 set 2008 alle 18:04.
Antonio Tombolini scrive:
per quanto riguarda il reverse marketing direi che la differenza è nel fatto che non c’è marketing, non c’è “spinta” all’acquisto da parte di nessuno, ci sono invece relazioni, di carattere commerciale in questo caso, che grazie ai tool VRM nascerebbero quando necessario, e cesserebbero (magari per trasformarsi in relazioni altre, non commerciali) una volta che lo scopo sia raggiunto, positivamente o negativamente. Semplifichiamo così: nel marketing, comunque lo si metta, la creazione e gestione delle relazioni è finalizzata alla compra-vendita. Nel VRM la relazione di compravendita è uno dei modi della relazione umana, e non invade le altre modalità, anche se – quando ben condotta, potrebbe perfino portare al rovesciamento dei rapporti: la compravendita che può condurre a relazioni umane autentiche.
Per Mauro: non mi pare di aver mai detto “morte alla pubbicità”, né in forma di auspicio né in altro modo. Ho sempre usato l’espressione al modo indicativo, come constatazione di fatto: “la pubblicità è morta”. E ho sempre precisato (anche nel mio intervento ad AdvCamp) che non vale contestare questa constatazione con l’osservazione che di fatto la pubblicità ancora esiste. Quel che conta, e il motivo per cui la pubbicità è di fatto, già ora, morta, è che il rapporto costi-benefici non funziona più, e ormai da parecchio tempo. Una verità che tutti i pubblicitari conoscono, e per questo si preoccupano di inventare continuamente metriche sempre più sofisticate, cercando di evitare l’unica metrica che ha senso per la pubbicità: l’incremento marginale del margine lordo delle vendite attribuibile alla pubblicità rispetto all’incremento di costi provocato dalla stessa.
Per finire: iscrivetevi al wiki!
Posted on 23 set 2008 alle 00:58.