IAB Forum è arrivato a Roma con il carico di responsabilità di essere “l’evento internet” in Italia già da qualche anno, con l’edizione milanese che nel 2007 ha ospitato oltre 3.000 persone e 55 espositori. Altra sfida era quella di valorizzare aziende e operatori dell’area romana e del centro-sud in generale.

Alla fine ho ascoltato impressioni principalmente positive, oltre 1000 i partecipanti e, per essere la prima edizione a Roma, abbiamo avuto una dozzina di espositori, tra cui Yahoo! che ha sponsorizzato un piacevole rinfresco a fine giornata. Insomma: la bilancia sembra pendere decisamente verso il positivo.

Mi sono sembrate evidenti due o tre cose, anche leggendo alcuni commenti online:

  • L’importanza di queste occasioni deriva anche dalla possibilità di fare networking e pochi come IAB riescono a fungere da aggregatori di questa portata. Ci hanno già chiesto di fare altri IAB Forum in giro per l’Italia, di organizzare meeting verticali per settore, e parecchie altre idee e proposte.
  • In un giorno non si poteva coprire tutto ciò che riguarda la pubblicità interattiva, però è mancato il search e si è notato. Una volta tanto però, varrebbe la pena prendersela con gli assenti piuttosto con chi crea il contenitore: o no?
  • Mi piacerebbe che in futuro ci sia più spazio per gli operatori dell’e-commerce, perché hanno ormai sviluppato una grande conoscenza del mercato e dei suoi meccanismi economici.
  • C’è chi ritiene che si sia parlato troppo di Web 2.0 e chi mi ha detto esattamente l’opposto. Bene, significa che c’è stato l’equilibrio di argomenti che volevamo! Sui numeri, non possiamo negare che il miliardo di euro di advertising online che si dovrebbe sfiorare quest’anno in Italia, è fatto da tante componenti ma non certo dal Web 2.0: quindi è giusto parlare del mercato che c’è e che cresce. Che poi a fianco (ribadisco: a fianco) della comunicazione pubblicitaria si debba sviluppare una comunicazione nuova e partecipativa, è ugualmente evidente a tutti ormai. Solo che passare ai fatti è complicato: numerose sono le richieste di supporto in tal senso, il che denota che in mosti si stanno muovendo.

Tante altre sarebbero le cose da ricordare: la “prima” a IAB Forum dell’apprezzato Professor Di Bari, la domanda di Stefano che non vuole essere amico di un’auto su Facebook (ricordata anche da Sante), un’organizzazione molto efficiente (lo sottolinea pure Alex), la qualità oltre che la quantità dei biglietti da visita raccolti dai miei colleghi in Ad Maiora, uno scanzonato dietro le quinte prima della tavola rotonda con i portali (prima o poi ve lo ranconto). In ogni caso, grazie Roma e grazie a tutti i visitatori e i colleghi che lo hanno reso possibile.

UPDATE (21/5): disponibili le registrazioni e le presentazioni.

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7 commenti per “Grazie Roma”

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  1. Maurizio Goetz scrive:

    Caro Mauro, io allo IAB FORUM non c’ero, ma mi hanno raccontato diversi amici che ci sono stati che è andata molto bene, quindi complimenti, non avevo dubbi. IAB FORUM di Milano avevate tanto parlato di conversazioni e web 2.0 eravate sinceri?
    Ho tanto apprezzato i tuoi post sui contenuti generati dalle imprese, tematica su cui sto lavorando da diversi anni, che credo sarà presto sempre più importante.
    Ho letto alcune dichiarazioni di Layla e che gli amici mi hanno riportato con cui non posso essere d’accordo. Ha giustamente evidenziato la crescita dei video, ma poi ha implicitamente parlato di una crescita di spot. Ho capito bene? Si è spiegata male?
    La rete non ha bisogno di un’inflazione di spot, ma di nuovi contenuti. Non è un problema di IAB, ma in quell’occasione andava detto.
    Sono pochissime le agenzie, se non quelle specializzate che stanno investendo su nuovi format.
    Ci vogliono nuovi formati, nuove idee, nuovi contenuti e non una riproposizione di modelli televisivi che sappiamo bene, molte persone detestano e non vogliono vedere in rete.
    Ripeto, io non c’ero, quindi mi baso su ciò che ho letto. Credo che lo IAB debba dare precisi segnali.
    Se i pubblicitari sanno fare solo spot, non è una buona ragione per innondare la rete di spot.
    Torniamo a parlare di contenuti, come avevate iniziato a fare a Milano e tu nel tuo blog.
    Grazie per il lavoro che state facendo.
    Un caro saluto

  2. Dario scrive:

    Io allo Iab forum ero presente. E’ sono tra quelli che crede che si sia parlato troppo poco di marketing partecipativo, di marketing conversazionale. Prendo atto che attualmente il miliardo di euro non è fatto di attività sul web 2.0, ma affermo con forza che iniziando ad utilizzare il buzz marketing e il conversational marketing il miliardo non può che aumentare.
    Non si tratta di iniziare a pianificare campagne del genere al posto del display advertising o al posto del key, qui si tratta di aggiungere nuovi format e nuovi contenuti a quelli vecchi, perchè se è vero che i modelli televisivi di comunicazione sono abbastanza detestabili, è anche vero che un cambiamento troppo radicale non è nè attuabile, ne probabilmente auspicabile.
    Spero che nella prossima edizione si possa parlare più diffusamente di quello che il web 2.0 può dare realmente, in termini di veri e propri format, di strategie di comunicazione e di conversazione. Perchè in fondo “comunicazione” nel suo significato primordiale, brutale, presuppone uno scambio tra molti non uno scambio di uno su molti.

  3. Alessia Ramaschiello scrive:

    Caro Dott. Lupi,
    anch’io ero presente a Roma, anche se purtroppo ho potuto assistere solo alla seconda parte del convegno (dal pranzo in poi)..E’ stata la prima volta per me e volevo farvi i miei più sentiti complimenti per l’organizzazione e i contenuti.
    Volevo chiederle se durante la mattinata si è parlato anche di Second Life come strumento per le strategie degli investitori pubblicitari sui media interattivi. Di questo nuovo medium, o meglio, di questa nuova piattaforma esperienziale (come preferisco definirla), si parla poco, male, con leggerezza e spesso con nessuna reale competenza…Io ho scritto una tesi di laurea dal titolo: “Second Experience: applicazioni di marketing esperienziale nei mondi virtuali” e collaboro con un’agenzia che pianifica campagne di comunicazione creativa on-line all’interno delle quali Second Life è visto come uno strumento innovativo da AFFIANCARE alle tradizionali strategie sul web…Non si tratta di andare OLTRE il web, di dare un’alternativa, ma di rendere SL uno strumento COMPLEMENTARE al web..
    Avete parlato di voglia di novità, di NUOVE idee, di web 2.0, di social network… Second Life è e permette tutto questo, oltre a consentire ROI, ma (per come la penso io e tra l’altro è l’argomento della mia tesi di laurea)soprattutto ROR, un ritorno sulla relazione FONDAMENTALE nel mercato di oggi e per il consumatore di oggi.
    Non mi dilungo oltre, ma mi piacerebbe davvero tanto sapere cosa ne pensa.

  4. Mauro Lupi scrive:

    Alessia, no, non si è parlato di Second Life. Devo dirti che nella maggior parte dei casi, quando se ne parla è per dirne male. Probabilmente ci sarà anche la disinformazione di cui parli te, ma penso ci sia stata soprattutto tra quelli che hanno usato SL male o con aspettative esagerate. E’ un fatto che la maggior parte delle isole delle aziende sono attualmente deserte.

  5. Dr.Tarr scrive:

    Ciao, prima di tutto grazie a tutti quelli dello IAB per organizzato questo forum a Roma.
    Visto che per me non è facile partire per lo IAB di Milano, averlo qui a Roma è stato come un regalo di Natale!
    Come alcuni dei presenti allo IAB io non lavoro direttamente sul marketing, essendo quel che nell’ambiente si dice “un tecnico”, ma lavoro “col marketing”.
    Sono tra quelli che ha partecipato al “dopo pranzo” e quello che ho sentito è stato molto interessante.
    Il discorso culminato con la domanda di Aghenor (che non credo sia nata per un disturbo del sig. Mazda che vuole diventar suo amico) è secondo me il fulcro di questo IAB.
    C’è in rete un fenomeno di difficile monetizzazione, sia da parte del servizio stesso (non ho notizie di un social network “a pagamento” che abbia risultati decenti) sia da parte delle agenzie pubblicitarie.
    Io una domanda da paranoico ce l’ho:
    Non è che questo web 2.0 si riveli una bolla come lo è stato il web 1.0 per il semplice motivo per cui è difficile “farci 2 lire”?

  6. Nelli scrive:

    Ciao Mauro come ho scritto in vari blog devo fare i complimenti a te, a Layla e a tutta l’organizzazione per la buona riuscita dell’evento.
    E’ vero si è parlato poco di search (rispetto a Milano) e ci sono state alcune pecche, ma in linea di massima direi che la partecipazione è stata forte e l’interesse vivo.
    Complimenti, continuate così.
    ciao
    Nelli

  7. Alessia Ramaschiello scrive:

    Caro Dott. Lupi,
    grazie per la celere risposta. Sono assolutamente d’accordo con lei e penso che purtroppo si sia dato troppo spazio alle iniziative non andate a buon fine…Ci sono anche progetti interessanti da valutare, ma è un discorso molto lungo e non vorrei andare fuori topic! ;)
    Oggi pomeriggio sarò al Forum PA, spero di riuscire ad essere presente alle 15:00 per il suo intervento. Alle16:30 seguirò quello dei due rappresentanti del progetto in SL della Provincia di Roma.
    Questa sera sarò la relatrice di un incontro sul marketing esperienziale applicato a Second life nella land della nostra agenzia in-world. In SL sono Skiello Oh, se volesse partecipare sarei felice di averla tra noi.
    Buona giornata,
    Alessia

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