Come ha segnalato Andrea in un commento ad un precedente post, Universal McCann ha realizzato la terza edizione della ricerca sui social network chiamata Social Media Tracker (formato PDF) che avevo già segnalato in un articolo su Punto Informatico l’anno scorso.
La ricerca si è concentrata su un panel di persone tra i 16 e i 54 anni che utilizzano internet almeno una volta ogni due giorni (active users), intervistando complessivamente 17 mila individui in 29 nazioni. È un campione che trovo significativo in quanto esamina chi la Rete la usa davvero e che riguarda 10,2 milioni di italiani.
Molti sono i numeri che vale la pena evidenziare, in particolare sulla quantità di lettori di blog (8 milioni) e sui blogger (3,4 milioni), area in cui l’Italia si posiziona ai vertici continentali. Rispetto agli altri paesi europei, abbiamo la maggiore percentuale di lettori di blog (79%) sul totale degli active users, e siamo anche primi in quanto a persone che li leggono ogni giorno (37%).
Per razionalizzare i principali numeri riguardo il mondo dei blog in Italia, ho realizzato alcune chart elaborando i risultati della ricerca.
Tags: universal mccann – social media tracker – blog – blogger – italia
15 commenti per “Otto milioni leggono i blog in Italia, oltre 3 milioni i blogger”
Pui seguire questa conversazione mediante lo specifico feed rss.
Maurizio Goetz scrive:
Qual’è il senso di ricerche prevalentemente quantitative? Una volta che sappiamo che i blog in Italia sono 3milioniduecentoventitre e che rispetto a mezz’ora fa sono aumentati dello 0,03455555333%
Che cosa ne ricaviamo?
Posted on 20 apr 2008 alle 00:48.
Mr Oz scrive:
È curioso che quel 79% sia rimasto costante negli utlimi 3 anni, mentre la percentuale di utenti che hanno aperto un blog è cresciuta dal 22% al 33%.
Quindi: aumentano gli utenti di internet, aumentano quelli che aprono un blog, ma resta costante la percentuale di utenti che leggono blog.
Mah, respiro aria di sfiducia.
Sarà che è passato poco dagli ultimi exit poll, ma anche questi mi sembrano numeri “ad minchiam”…
Posted on 20 apr 2008 alle 02:30.
Mauro Lupi scrive:
Maurizio, il senso credo sia nella possibilità di dimensionare la portata del “fenomeno blog”. I numeri sono molto rilevanti, parliamo di milioni di persone non dello 0,x%. Chiaramente non è l’unico tipo di ricerca che riesce ad analizzare in pieno il settore, ma ha comunque senso. Ti faccio un esempio: quando si va su Technorati o su Google Blog per esaminare la quantita di citazioni che riceve un brand, ha senso parametrizzarla al numero assoluto di blog esistenti e questa ricerca è una di quelle che aiuta a fare tali ragionamenti.
Ovviamente chiunque può ritenere inaffidabile questo tipo di studio (come fa Mr. Oz o Massimo Mantellini); personalmente tendo ad avvalorare chi di mestiere fa ricerche di mercato, pronto naturalmente a metterlo in discussione a fronte di altre analisi professionali e non per sensazioni acquisite… col dito bagnato in aria
Posted on 20 apr 2008 alle 11:05.
Mr Oz scrive:
Quindi, Mauro, la prima agenzia seria che fa una ricerca di mercato ha ragione finché un’altra altrettanto seria non la smentisce?
Secondo te, e ti chiedo un parere a sensazione col dito in aria, in Italia gli utenti attivi (16-54) sono il 57% della popolazione?
Posted on 20 apr 2008 alle 12:02.
massimo mantellini scrive:
Mauro,
i pochi dati italiani sui blog che io conosco risalgono al 2006 e parlano di un numero di blog fra 300-e 600.000. Si tratta di numeri casuali ai quali chiunque sia minimamente serio fra quanti mettono il dito in aria dovrebbere aggiungere l’unico numero davvero utile in analisi del genere, vale a dire quello dei blog “attivi”. Che come e’ noto sono sempre meno del 10% del totale. A spanna: facciamo che i blog aperti in Italia nel 2006 siano stati 600.000? Esageriamo, vogliamo dire che nel 2007 sono raddoppiati? bene facciamo che sono un milione e un po’. Ad essere magnanimi oggi in italia ci sono 100-150.000 blog attivi. Ad arrivare a oltre 3 milioni un po’ ce ne passa.
Posted on 20 apr 2008 alle 12:32.
Il Blog di Stefano Epifani scrive:
Attenzione a non dare i numeri…
Posted on 20 apr 2008 alle 13:31.
Il Blog di Stefano Epifani scrive:
Attenzione a non dare i numeri…
Posted on 20 apr 2008 alle 14:03.
Il Blog di Stefano Epifani scrive:
Attenzione a non dare i numeri…
Posted on 20 apr 2008 alle 14:08.
Mauro Lupi scrive:
@Mr.Oz: la ricerca indica che il 57% degli utenti intente sono active users e questo dato (ossia 10 milioni di italiani circa) è confermato anche dalle ricerche di Nielsen. Che un terzo di questi abbia un blog, a meno pare fuori dal mondo.
@Massimo: non credo che solo 10% dei blog sia attivo; naturalmente va capito cosa si intende per attivo: per Technorati sono quelli aggiornati negli ultimi 6 mesi e, non mi sembra un caso, il dato va ad incrociarsi con quello di McCann.
Semmai, un’altro elemento su cui dobbiamo ragionare è cosa si intende oggi per “blog”: Technorati e lo stesso Google, sono abbastanza “di bocca buona” e talvolta prendono un sito solo perché ha un feed RSS.
Un altro dato da considerare: Microsoft dichiara in Italia diversi milioni di Spaces attivi (non ricordo il numero esatto ma oltre 3 milioni di sicuro); non tutti hanno attivato la sezione blog (o non la aggiornano) ma si tratta comunque di un valore rilevante che non può essere ingnorato.
Posted on 20 apr 2008 alle 14:09.
Roldano De Persio scrive:
Mautro, io continuo a non capire lo stupore su queste cifre.
Proviamo a ribaltare la questione, perché mai non dovrebbe essere possibile? Perché gli italiani sono brutti sporchi e cattivi e analfabeti? Perché il blog, una cosa ormai vecchia come il cucco non dovrebbe essere diffusa? Io capisco la diffidenza delle aziende, ma le persone comuni perché mai non dovrebbero scrivere nella versione online del caro vecchio diario?
Qualunque social network e perfino i siti di dating ormai danno per scontato che tra le feature la possibilità di aprire un blog.
Netlog solo in italia ha 1.500.000 iscritti e in ogni momento della giornata ci sono circa 70.000 utenti attivi. Tutti questi possono aprire un blog personale. E lo fanno
Non parliamo poi di Windows Live Spaces, conosco personalmente un negoziante di scarpe che ha centinaia di contatti che seguono il suo blog su Windows Live Spaces.
A mio modo di vedere il blog, specie con il fenomeno Grillo è una pratica ormai da archiviare come è l’email. Quanti scrivono ancora articoli sull’email? Inoltre, in quest’ottica da servizio email, che significato ha sapere se sono attivi o meno? Oggi ne apro uno poi lo chiudo o l’abbandono poi ne apro uno nuovo e così via. Tanto è gratis.
Inoltre ci sono blog che servono solo per organizzare cene o birrate oppure blog adolescienziali sull’amore.
Tutto fluido tutto temporaneo.
PS
Facciamo che internet non è più una cosa riservata a noi adepti?
saluti
Posted on 20 apr 2008 alle 23:13.
fcoraz scrive:
Concordo con Massimo, la fonte dei 3,4 milioni di blogger italiani mi sembra vicina all’Ingegner Cane.
Posted on 21 apr 2008 alle 13:17.
Mr Oz scrive:
No Mauro, la ricerca indica che la penetrazione di internet in Italia è al 57%.
E cita come fonte questo sito http://internetworldstats.com/europa.htm (a giudicare dalla posizione e proporzione degli annunci AdSense non mi sembra serissimo) che dice:
33,143,152 Internet users as of Nov/07, 57.0% penetration, per Nielsen//NR.
Dubito che quelli siano gli Active Users.
Posted on 21 apr 2008 alle 15:16.
Mauro Lupi scrive:
Il dato sulla penetrazione di internet di Internetworldstats è preso solo come riferimento per la serie di chart chiamate “putting it in context”, ove collocano i vari segmenti (ad esmepio quelli che leggono i blog) rispetto al totale degli utenti internet.
Invece, tutte le altre elaborazione e mi pare anche il campione che hanno isolato ed esaminato, prendono in considerazione gli “active user” che sono, ovviamente, molti meno.
Posted on 21 apr 2008 alle 15:32.
Maurizio Goetz scrive:
>Ti faccio un esempio: quando si va su Technorati o su Google Blog per esaminare la quantita di citazioni che riceve un brand, ha senso parametrizzarla al numero assoluto di blog esistenti>
E’ proprio questo che io contesto, l’universo di riferimento. Credo che a un brand interessi l’universo dei suoi clienti potenziali e non il numero generico di chi ha/legge un blog. Poi possiamo discutere su come arrivare a determinarne la misura.
Posted on 21 apr 2008 alle 19:38.
Mauro Lupi's blog scrive:
Influenza dei social media
Normalmente non segnalo ricerche che riguardano solo gli Stati Uniti perché non sempre sono significative rispetto al mercato europeo e quello italiano in particolare. Però su ReadWriteWeb ho trovato un post sull’influenza dei social media che riposta …
Posted on 25 ott 2008 alle 09:31.