Con la consueta intelligenza e ricchezza di esempi concreti, l’ultimo report di Trendwatching.com affonta il tema della trasparenza, con particolare riferimento all’impatto che la Rete sta avendo nel rapporto fiduciario tra le aziende e il mondo esterno. Per alcune aziende sta diventanto una vera e propria tirannia, mentre per altre significa il trionfo. Sono diverse le angolazioni che consentono di inquadrare l’argomento “trasparenza” in virtù della crescente importanza che ha assunto nel rapporto tra aziende e consumatori; così le riassume Trendwatching:

  • Trasparenza delle recensioni e dei suggerimenti da parte dei singoli individui, la cui distribuzione e rilevanza sono favorite da appositi strumenti tecnologici, tanto da accrescere l’attitudine media delle persone a raccontare le loro esperienze di consumo.
  • Trasparenza nelle intenzioni di acquisto, espresse dai consumatori attraverso gruppi di acquisto o mediante strumenti ad hoc come, ad esempio, i siti in cui si può indicare l’interesse ad acquistare un immobile in una certa zona anche se non è ancora in vendita.
  • Trasparenza nei prezzi, ottenuta con appositi servizi di comparazione prezzi ma anche con le aste online, con i marketplace B2B. Emerge inoltre sempre piò spesso la garanzia di miglior prezzo offerta dagli stessi produttori di beni o fornitori di servizi.
  • Trasparenza dall’interno dell’azienda, nel senso che i valori fiduciari non sono solo guidati dai consumatori ma dagli stessi impiegati e collaboratori che possono fornire la loro voce per rappresentare o stimolare la credibilità verso la propria azienda.
  • Trasparenza nel chiedere consigli per migliorare i prodotti, la comunicazione, il servizio ai consumatori, ecc. Ovviamene la vera trasparenza non è solo dimostrarsi aperti ai suggerimenti: bisogna davvero volerli ascoltare!
  • Trasparenza del migliore di tutti, ossia la continua ribalta di cui godono i migliori prodotti e servizi attraverso la segnalazione dei media a cui si aggiungono anche migliaia di risorse online alla continua caccia del “best of the best”. Il risultato pratico è che praticamente non c’è più spazio per i mediocri.
  • Quando la trasparenza trionfa. Se vogliamo è l’unica vera bella notizia: è vero che le persone sono maggiormente propense a condividere le esperiene negative riguardo proodotti e brand, ma diffondono anche le impressioni positive trasformandosi, a volte, da veri e sinceri evangelist e supporter delle marche.

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8 commenti per “Trasparenza: tirannia o trionfo per le aziende”

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  1. Mario scrive:

    Secondo me puoi trovare delle informazioni ancora più complete sul sito del comparatore di prezzi Twenga. Ciao !
    http://www.twenga.it

  2. Maurizio Mazzanti scrive:

    Grande argomento che è anche il tema di copertina di Wired di aprile, come infatti viene citato nel report che segnali.
    E approposito di Wired è simpatica anche la doppia copertina interattiva, che si può intuire da questo link e vedere in azione attraverso questo video.

  3. Andrea scrive:

    Bel post Mauro. E in effetti internet e i motori sono l’acceleratore della trasparenza. Trasparenza ma anche etica, cosa che non ha mi sembra twenga.it che noto spammare i blog con solerzia…

  4. Nicola Ferrari scrive:

    una gran bella sfida la trasparenza, quanti i coraggiosi che vogliono cimentarsi? :-)
    ps: è tempo di un Cluetrain Manifesto 2.0, magari che parta dall’Italia, patria di creativi e comunicatori, che ne dite?

  5. Lorenzo scrive:

    Trionfo per chi la vede come un’opportunità per aprirsi ulteriormente al cliente, tirannia per chi si sente costretto.
    Trasparenza innanzitutto!

  6. Roberta scrive:

    Non so se vi può interessare, ma ho trovato su youtube questo video nominato “Nuovo Spot Enel”, non so se è autentico, ma se ne parla anche in altri blog, perchè dal video non traspare molto, a parte la colonna sonora di Cat Stevens.
    http://www.youtube.com/watch?v=cqiPJ-NasUo

  7. Leon scrive:

    Ho trovato per caso questo blog e volevo solo dire la mia a proposito della trasparenza dei prezzi.
    Io faccio il webmaster ed ultimamente ho fatto un sito che si occupa di e-Procurement attraverso le aste online al ribasso fra aziende.
    L’ho messo online da poco più di un mese e le aziende stanno aderendo pian piano a questa fantastica iniziativa che, vi assicuro io che ho creato il programma, è trasparente al 100%. Non è possibile vincere un’asta attraverso trucchetti. Le aziende si “scontrano” su un terreno pulito e non come nelle amministrazioni che, per esempio, le gare d’appalto le vincono sempre le stesse persone…chissà come può accadere una cosa del genere.
    Inoltre, tutto viene reso pubblico alla scadenza dell’asta, ovvero, chi ha partecipato, le offerte fatte con data e ora per ognuna.
    So che l’idea è nata da un servizio di Report di RAI TRE intitolato ‘Basta un click’. L’azienda che mi ha commissionato il sito con il programma è un’azienda di Milano e seria per quello che ne so, quindi spero solo che presto prenda piede tra tutte le aziende italiane, risparmierebbero un bel mucchio di denaro, che di questi tempi non è male.
    il sito è http://www.eproc.it
    Ciao a tutti

  8. Anticorruzione eTrasparenza senza Controlli scrive:

    Mi sono imbattuto in questa pagina, Self-entilocali.it/anticorruzione-controlli-e-trasparenza/ leggendo ho capito che in pratica i dipendenti comunali o delle pubbliche amminastizaione ed enti loclai sono obbligati a fare questi corsi di anticorruzione, trasparenza ma in pratica sono fuori dal patto di stabilità e ci possono spendere a piacimento…. Come mai? Come si giustifica?
    In sostanza un corso sull’anticorruzione corrotto?
    Grazie a tutti

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