Nessuno mi aveva dato (finora) dell’hub. Lo fa Giorgio su Marketingarena a mo’ di esperimento, comparando gli hub aereoportuali a quelli delle comunità online e attribuendo tale attributo al mio blog.

In linea di principio condivido il punto di vista a riguardo dell’importanza dei nodi di scambio, sia nella vita fisica che nelle relazioni digitali. Solo che a proposito di blog, ed in generale a riguardo dei contenuti online, temo che le conclusioni siano differenti. Riprendendo l’esempio di Giorgio, l’importanza degli hub aereoportuali è dovuta a vincoli e opportunità di tipo fisico, economico, ecc. ove determinate risorse (come lo spazio) sono finite. Inceve, a proposito di contenuti digitali, non solo lo spazio è virtualmente illimitato, ma è totalmente diverso il numero di hub potenziali perché praticamente uguale al numero degli utenti internet.

Da ciò deriva una elevata dinamicità delle sorgenti di contenuti (che siano portali, blog o altro) ed un continuo processo selettivo darwiniano. Non ci sono “blog da salvare” come scrive Giorgio perché, cinicamente, per uno che scompare ci sono quasi sempre un paio di alternative a distanza di un click.

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2 commenti per “Quando l’hub è digitale”

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