A volte mi prendono degli scrupoli o, peggio, dei sensi di colpa. Succede quando mi scappa di raccontare di cose che possiedo e dei tanti piccoli lussi che fanno parte del mio quotidiano.

Capita che scrivo di email inviate col palmare, e qualcuno sottolinea “beato te che ne hai uno”. Racconto dell’ultimo viaggio negli Stati Uniti e c’è chi evidenzia come non si potrà mai permettere di fare un viaggio in aereo. E potrei continuare con tante situazioni, anche apparentemente insignificanti, a cui però mi sembra giusto far caso.

In effetti, dietro alcuni contenuti che si riferiscono al mio quotidiano, c’è il rischio che sembrino frutto dell’ostentazione e sento la responsabilità del fatto che potrebbero offendere la sensibilità e le possibilità di qualcuno tra i lettori. Ne contempo, non voglio pormi gli argini mentali del politically correct. E allora?

Ecco come la vedo io, partendo da una situazione in cui mi sono trovato recentemente. Commentavo con un cliente il fatto che faccio spesso la spola tra Roma e Milano in aereo e che cerco di evitare di viaggiare i lunedì e i venerdì perché superaffollati. Anche il mio interlocutore viaggia tra Roma e Milano ma mi ha segnalato che lui non ha problemi nella scelta dei giorni, nel senso che la sua azienda… ha propri aerei! Ovviamente, quando ci siamo salutati, c’era un autista ad aspettarlo (e stava lì da oltre un’ora).

Stupiti? Disturbati? Io no. Soprattutto perché il discorso non era stato impostato al “guarda quanto sono grande”, ma rappresentava la realtà dei fatti. Preferisco sempre l’orgoglio e anche un pizzico di spavalderia rispetto alla falsa modestia. In fondo, chi rappresenta una realtà afferma delle verità, chi la nega o la nasconde compie una mancanza.

Facciamo così: io continuo a raccontare di cose mie, di quello che ho comprato e di qualche viaggio in business class (tanto all’aereo aziendale con ci arriverò mai). Se però eccedo e mi metto a fare lo sborone, segnalatemelo pure, ok?

[Questo post in realtà serviva ad anticipare un nuovo piccolo-grande gadget appena arrivato a casa Lupi e del quale conto di scrivere a breve. Siete avvertiti ]

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10 commenti per “Cercando di non ostentare”

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  1. Gualtiero Santucci scrive:

    Salve Mauro,
    pur non conoscendoti personalmente leggo da molto il tuo blog e i vari tuoi interventi in giro per il Web, questo tuo ultimo mi ha fatto sorridere perchè in effetti anche a me capita a volte sia tramite telefono che su msn, parlando con collaboratori e amici di uscire con frasi del genere “ah che figata guardare il mio ultimo sito con il mio nuovo Samsung 37 pollici HD” son cose che si dicono a fior di lingua senza pensare minimamente ad essere Sboroni e simili.
    Poi dai, le vere ricchezze non sono ste cosucce materiali, sono quelle che abbiamo dentro….o no?
    Saluti Gualtiero Santucci.

  2. federico scrive:

    dai basta. basta con gli aerei per uomini senza qualita’ che dicono (scrivono) launge invece di “lounge”. non farci incazzare. piantala con ste cazzate e cerca di studiare.

  3. Mauro Lupi scrive:

    Federico, studiare cosa? Se si tratta di educazione, certo non cercherò te!
    Ho scritto “launge” una volta in un vecchio post dell’agosto scorso; complimenti per la memoria!

  4. memoria scrive:

    hai ragione scusa.
    anzi
    scoosa

  5. Giuseppe Mazza scrive:

    Pensa la coincidenza: proprio ieri sera (venerdì), nella business class dell’Orio – Fiumicino di Alitalia, nel posto davanti al mio era seduto un tuo sosia. A questo punto ho avuto la conferma che non fossi tu… :-)

  6. Andrea Vit scrive:

    Sono un ragazzo neo-laureato e quando leggo post di personaggi come te che viaggiano per lavoro in business class, e possiedono una compilation di palmari inutilizzati non provo assolutamente alcuna irritazione…Anzi!
    Mi servono da stimolo per poter avere anch’io molte cose dalla vita lavorativa come hai tu!
    Chi lo sa magari un giorno potrò scrivere anch’io certe cose nel mio blog!
    (o meglio dirò alla mia segretaria di scriverlo :-) ) )

  7. Il Blog di Stefano Epifani scrive:

    Sesto Diario di navigazione

  8. Paolo scrive:

    Ma chi era il cliente? Per caso quello di Air One di cui si parla oggi su DailyNet? ;)
    Se non hanno loro un aereo personale… :P
    Concordo con Andrea Vit sul resto.

  9. Fede scrive:

    Mauro, in un post precedente io ti ho commentato con un amichevole “Gradasso”, ma ti assicuro che da parte mia (e penso nostra, dei tuoi lettori) ci sia solo gratitudine, d’accordo che poi ti serve per il tuo lavoro, ma il trasmettere la propria conoscenza è segno di sicurezza e condividere le esperienze è molto utile per gli altri. Continua così, ciao! Fede
    PS Lascia perdere i sensi di colpa, sono solo un retaggio cultural-religios-occidentale!!!

  10. palindromo scrive:

    fai bene a goderti il tuo benessere ed a vantartene se necessario, però magari potresti migliorare quello dei tuoi dipendenti, e quello degli stagisti che si illudono soltanto, salvo rimanere delusi. E sfruttati con pochi spiccioli quando fanno interamente lavori che fruttano a te ed alla tua azienda almeno 10mila volte tanto.
    Prima o poi, voi vecchi manager sparirete, speriamo nel futuro. Così potrete giocare con i vostri palmari, playstation, cellulari e quant’altro. Però lontano da dove possiate nuocere e creare malessere sociale.
    Prendo spunto dal tuo post, ma non è solo rivolto a te…
    saluti

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