Ci sono cose mi irritano: una di queste riguarda i trucchetti e gli artifici inventati dai pubblicitari sui media tradizionali. Non so voi, ma io mi sento preso per i fondelli a leggere scritte che scorrono velocissime sotto uno spot TV, oppure frasi accellerate dette in coda ad un jingle in radio che suonano buffe quanto ridicole. A volte si intuisce un “leggere attentamente…” ma poi si perde tutto il resto, oppure si percepisce un vago “non somministrare…ecc.ecc.” letto da un marziano o evidentemente accellerato artificialmente. Per non parlare del mitico “autminconc” in coda agli spot che prevedono un concorso: l’avete mai sentito?
Il punto è che ci sono degli obblighi normativi che impongono determinate indicazioni e disclaimer. Ma gestiti in questo modo sono solo una presa in giro. Punto. Purtroppo c’è la solita consuetudine di legiferare e basta e non di verificare l’applicabilità e l’efficacia dei provvedimenti.
Ricordiamo inoltre che da mesi si parla di vietare l’assurda pratica di alzare il volume degli spot in TV. Saranno pure mass-media, ma sarebbe ora che queste masse siano trattate non come un branco di deficienti. E se lo dice uno che, alla fine, si occupa (anche) di pubblicità…
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8 commenti per “La pubblicità ipocrita dell’autminconc”
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