Interessante ricerca condotta in Olanda da De Vos & Jansen e Checkit su come gli utenti usano i motori di ricerca, in particolare su come interagiscono con i risultati di ricerca, dove guardano e per quanto tempo.

Alcuni valori confermano quelli emersi da altre analisi effettuate negli ultimi anni. In questo caso si è differenziato il rapporto tra chi cerca specificatamente informazioni, e chi invece è in procinto di fare una transazione, situazione che sviluppa un differente approccio al motore di ricerca come mostrato nelle due seguenti immagini:

Ricerca per informazioni Ricerca per transazioni

Tra i dati che emergono nella ricerca (qui il PDF completo), va sottolineato che il tempo medio dedicato a leggere la pagina dei risultato di ricerca è di 10,4 secondi, mentre si riserva solo 1,1 secondo per ogni singolo risultato. Ciò conferma l’indicazione generale per cui l’attenzione online delle persone è sempre più parcellizzata e che il il tempo disponibile per farsi notare diminuisce costantemente.

Inutile dire che anche questo studio conferma che i risultati organici sono quelli più visti (98% degli utenti), seguiti dai risultati sponsorizzati evidenziati in alto (95%). Gli sponsored link mostrati sulla destra attirano solo il 31% delle persone.

Non sembrano emergere grandi differenze nell’uso dei differenti motori di ricerca analizzati, mentre sono interessanti le indicazioni a proposito dei motivi che spingono a cliccare un risultato:

  • la familiarità con il brand del sito
  • una posizione rilevante nel listing
  • la presenza della keyword cercata nel risultato
  • la presenza di commenti degli utenti o di comparazione di prodotti
  • le informazioni (indirette) sui prezzi, come “low cost”
  • l’affermazione che il sito propone una vasta gamma di prodotti
  • l’assenza di pubblicità troppo aggressiva come, ad esempio, parole scritte tutte in maiuscolo o punti esclamativi ripetuti

Va precisato che la ricerca è stata condotta su un panel di utenti internet assidui nella fascia di età 17-24.

Una notazione finale personale: conosco bene le persone di Checkit e con loro avevamo condiviso diverse volte la necessità degli operatori del settore di contribuire a studiare il mercato. Ricerche come questa sono chiaramente un valore per tutti. (Il complimento è anche un modo per sdebitarmi parzialmente di un ottimo tris di vini – francesi – di cui mi fecero dono qualche tempo fa ).

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5 commenti per “Come si usano i motori di ricerca”

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  1. Il blog nella didattica scrive:

    Come usiamo i motori di ricerca?

    Indagine su come gli utenti usano i motori di ricerca. Come interagiscono con i risultati di ricerca, dove guardano e per quanto tempo? Ne parla Mauro Lupi qui.

  2. andrea vit scrive:

    Molto interessante, come del resto tutti gli studi di eyetracking orientati all’analisi del comportamento degli utenti dei motori di ricerca (cfr. Enquiro), sebbene la divisione tra utenti orientati alla ricerca e la transazione dà qualche informazione in più.
    Tutto questo a ribadire l’importanza del SEM e di quanto questo fattore sia fondamentale per le aziende che vi vogliono espandere nel mondo del Web.

  3. Layla scrive:

    Ma come fai a scrivere mediamente un post al giorno?
    Dammi la ricetta per dilatare il tempo!!!

  4. Mauro Lupi scrive:

    Nessun segreto particolare, solo un’attenta gestione delle priorità. Ad esempio, scrivere di ricerche di mercato o raccontare un evento, mi serve professionalmente per assorbire definitivamente certi concetti che poi sono funzionali al mio lavoro.
    Poi c’è la voglia di fare dei break e, come c’è chi si legge il giornale o gioca a Tetris, a me capita di postare qualcosa.
    Non dimentichiamo che anche l’ego vuole dire la sua e nel blog trova spazio pure lui ;-)

  5. Il blog nella didattica scrive:

    Come usiamo i motori di ricerca?

    Indagine su come gli utenti usano i motori di ricerca. Come interagiscono con i risultati di ricerca, dove guardano e per quanto tempo? Ne parla Mauro Lupi qui.

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