Nel background di Ad Maiora c’è una grande attenzione al modo di relazionarsi con i i clienti, sin dal momento in cui i nostri account si propongono ai potenziali clienti. Svolgiamo una continua formazione interna sulle tecniche di comunicazione e, tra gli approfondimenti, c’è una specifica considerazione del ruolo del “venditore”.

Lo si sente chiamare nei modi più disparati: account, funzionario commerciale, consulente, sales executive, … ma per esperienza posso affermare che le persone di vero successo nel settore sono quelle che si sentono e si proclamano “venditori”. Lo so, è un termine spesso associato a valori negativi, ma se l’interpretazione che se ne fa è corretta, i risultati arrivano quasi certamente.

Ebbene, in Ad Maiora stiamo selezionando un venditore: un lui o una lei possibilmente con esperienza commerciale nell’ambito dei servizi internet. Sede di lavoro Roma, contratto a tempo indeterminato + incentivi e tante altre cose (formazione, supporto di marketing, base clienti, ecc.).

Se ti interessa, manda pure il curriculum a Fabio Scalet, mio socio e responsabile commerciale: fscalet @ admaiora.com.

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6 commenti per “Venditori cercasi in Ad Maiora”

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  1. Ruggero scrive:

    Caro Mauro,
    colgo l’occasione per suggerire di formare i “venditori” in modo che, al momento di vendere un prodotto, indichino al cliente con precisione e attenzione i rischi dell’investimento.
    Ormai la mia azienda è cliente di Ad Maiora da 9 mesi e in questo periodo abbiamo affrontato numerose difficoltà nell’erogazione di un servizio che è stato presentato, all’atto della vendita, tralasciando completamente l’eventualità che i risultati annunciati sarebbero potuti non essere conseguiti.
    Purtroppo il venditore che mi ha convinto a fare l’investimento non fa più parte dell’azienda e noi oggi ci ritroviamo senza i risultati attesi, senza i soldi investiti e… senza un interlocutore a cui chiedere spiegazioni.
    Spero che capisca lo sfogo per una delusione cocente e che lo sfrutti per evitare delusioni simili a futuri clienti.

  2. Mauro Lupi scrive:

    Caro Ruggero, grazie per il tuo commento. Ho verificato con i miei colleghi lo stato delle cose. Purtroppo la persona che sta seguendo l’evoluzione tecnica è in ferie e non ho il 100% dei dettagli; mi risultà però che sei regolarmente in contatto con lo staff tecnico, con un account di riferimento e con una persona dell’amministrazione.
    Mi spiace che non siano state verificate a suo tempo le tue aspettative, considerando che il tuo settore (agriturismo in Toscana) è sicuramente tra i due-tre più competitivi in assoluto su internet. Ciò che probabilmente è mancato è stato il sottolineare che nessuno può ormai garantire risultati certi in termini di visibilità. Credo che il “rischio” implicito in questo tipo di attività è che, in ogni caso, il ranking lo fanno i motori di ricerca!
    L’attività di società come le nostre è sempre più vicina a quella di servizi professionali quali, ad esempio, le public relation. Nessuna azienda può garantire di spuntare un certo numero di articoli sulla stampa: in genere, le agenzie più brave sono quelle che ottengono i risultati migliori.
    Riguardo al tuo problema specifico, seguirò personalmente il progetto nei prossimi giorni. Chiamami/scrivimi quando vuoi per ogni altra informazione.

  3. sTeNo scrive:

    che bello sarebbe poter lavorare per una agezia come la vostra…
    ma purtroppo il mondo del lavoro deve attendermi un altro po’!
    cmq sono sicuro che il vostro “venditore” sarà una persona fortunata!

  4. Roberto scrive:

    Purtroppo qualche volta, e molto spesso con piccole agenzie web (non Admaiora), ci sono commerciali che vanno dal cliente promettendo risultati certi, quasi come loro fossero a stretto contatto con i motori di ricerca, o conoscessero strani segreti per il posizionamento e visibilità (!?).
    Un commerciale che vende servizi internet deve conoscere bene e sapere cosa sta proponendo al cliente.
    Nel nostro caso deve anche essere un formatore, prima spiegare bene il marketing sul web, le soluzioni possibili, i risultati che si possono ottenere per quella specifica esigenza del cliente, definire il budget, ecc.
    E’ fondamentale quindi che il commerciale, o venditore come da te definito, debba essere molto preparato e che si tolga dalla mente il fatto che principalmente deve vendere. Deve focalizzarsi sui bisogni del cliente e cercare di soddisfarlo nel migliore dei modi, con il giusto valore.
    Il venditore di aspirapolveri, che in passato poteva vendere di tutto, è ormai sparito da anni. Un venditore del web, deve avere anche una percentuale tecnica.
    Personalmente trovo più intelligente formare un tecnico a venditore che il contrario.
    Almeno in questo settore molto difficile da trattare e spiegare al cliente.
    Che ne pensi?

  5. Francesco De feudis scrive:

    Gentile Mauro (spero non ti dispiaccia se ti do del “tu”. Il blog mi sembra permettere questo.),
    seguo regolarmente il tuo blog ma, mea culpa, non sapevo fossi socio di Ad Maiora.
    In merito alla ricerca del commerciale vorrei sottolineare alcuni aspetti su cui la mia esperienza di venditore di spazi pubblicitari mi ha portato a riflettere.
    Il venditore autonomo, cioè con propria partita iva, è un’impresa a sè stante che sopporta delle spese che, inevitabilmente, deve far rientrare. Questo incide non poco sul lavoro, sia in termini di tranquillità che nei contatti con i potenziali clienti. Spesso, è proprio la società mandante che illude o, peggio, sfrutta il venditore, specie quello meno esperto. ciò può avvenire sulla formazione, vantata in ogni annuncio di lavoro ma spesso e volentieri elusa. Nel vostro caso è la prima cosa su cui investire!
    Non parliamo, poi, di acconti provvigionali o fissi garantiti. Altre espressioni che solo poche e grandi concessionarie sono in grado di sostenere. Questo aspetto è legato anche alla formazione: il venditore inesperto che nei primi mesi ha solo spese e nessuna entrata tenderà a fare meno formazione e cercherà di concludere contratti in ogni modo.
    A ciò aggiungiamo anche che le provvigioni sono spesso pagate dopo molti mesi dall’ordine.
    Infine, altre volte accade che il venditore dopo alcuni mesi, avendo cominciato a conoscere il mercato di riferimento, individua i limiti dei mezzi dell’editore/concessionaria e comprende che le difficoltà di vendita non sono dovute alle sue scarse capacità ma ai limiti dei mezzi offerti.
    Questi sono solo alcuni esempi che portano al deterioramento del rapporto tra venditore e impresa e tra questa ed i clienti. Non voglio certo dire che sia il vostro caso perchè non conosco la vostra realtà.
    La primissima cosa da fare, comunque, è prendere consapevolezza che solo la qualità paga, anche se richiede un po’ di tempo.
    Cordiali saluti.
    Francesco

  6. Dario scrive:

    Sono d’accordo con Roberto,io ad esempio invierei subito la candidatura (seppur non abbia esperienza) se avessi le caratteristiche del venditore e fossi già laureato,magari ci proverei chissà. ;)

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