Sul Corriere della Sera di oggi, Beppe Severgnini ritorna sul paragone blog-giornali. Il senso di fondo è il solito: “l’ho letto sul Corriere della Sera” avrà sempre un valore superiore rispetto a “l’ho letto sul blog di Tizio”. Boh, non mi convince. Non per l’affermazione in sé, ma proprio sul fatto se sia davvero giusto fare questo paragone.

Parto dall’assunto che un blog è solo lo strumento che per primo ha permesso in modo semplice ed efficace di esporre dei contenuti prodotti dai singoli individui. E’ come se tutte le voci, le telefonate, le foto prodotte dalle persone abbiano trovato un diffusore globale. Quindi, se proprio ci vogliamo costringere a paragonare i blogger a qualcun’altro, perché non pensare anche a confrontarli con i fotografi, con i deejay e con chiunque oggi produce contenuti nei media off-line. Non solo i giornalisti, quindi.

Che poi su internet si trovino un sacco di balle, comprese quelle sui blog, è assodato semplicemente perché ascoltando quotidianamente le persone si sentono un sacco di balle. Va però verificata la percentuale rispetto al totale. Ed è su questo che contesto l’affermazione nel titolo del pezzo di Severgnini: “la vera informazione è sempre stampata sulla carta“. No, non sono d’accordo (e non solo per un prurito che mi prende di fronte ad ogni assolutismo). Penso che se ci mettiamo a verificare la percentuale di balle scritte dai giornalisti rispetto al totale, potrebbe non discostarsi da quella che troviamo online rispetto al totale dei contenuti digitali disponibili. E questo non perché ce l’ho con i giornalisti, anzi! E’ solo questione di statistica.

Poi bisogna capire cosa si intende per “vera informazione”. Sempre sul Corriere di oggi, leggo nelle pagine dell’Economia : “Premio sul digitale terrestre”, che riporta il premio ricevuto da un’azienda all’Interactive Key Award di ieri nella categoria digitale terrestre. Questa non è un balla, solo che è un’informazione che a) presumibilmente è solo frutto di un comunicato stampa dell’azienda interessata, b) riporta uno dei 20 e passa premi di un concorso incentrato sulla pubblicità su internet, c) di tutte le categorie, probabilmente il DTT è quello meno rilevante economicamente (relativamente agli agli investimenti pubblicitari – se poi pensiamo ai folli finanziamenti ricevuti dal settore… lasciamo stare). “Vera informazione”? Mah…

 

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8 commenti per “Severgnini e la vera informazione”

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  1. Matteo.Balzani scrive:

    con tutto il rispetto uno che ha un sito scritto in rosso non è proprio un’autorità in merito alla comunicazione online… :)
    scherzi a parte questo significa che quello che leggiamo sul suo sito è meno credibile di quello che leggiamo sugli articoli che pubblica sul corriere cartaceo???

  2. Attentialcane scrive:

    Anche io ho pensato che sui giornali ci sono scritte percentualmente abbastanza castronerie o balle da non giustificare una presa di posizione da parte di Severgnini così assoluta. Per me l’articolo è soltanto poco analitico e circostanziato. Tanto per cominciare a quale tipo di giornalismo fa riferimento? Perchè ne esistono diverse forme. Per esempio le note che scrive Severgnini potrebbero ben trovarsi in un blog. Per commentare (non scovare) fatti, esprimere opinioni (naturalmente ben argomentate) non riesco a vedere quale sia la difefrenza tra un giornale di carta e un giornale personale on line. Poi ci sarebbe anche da dire che sì, è vero, un blogger non può certo essere un esperto di tutto e quindi per forza di cose sarà più facile che parli così a vanvera. Però proviamo a pensare un blogger “esperto” in due o tre cose e che in quelle due o tre cose non gli si possano rompere la balle. E’ o non è uno stimolo (per usare un eufemismo) anche per i giornalisti della carta?
    Credo che se Severgnini fosse nato qualche anno dopo avrebbe aperto un buon blog perchè è bravo e preparato e intelligente. Forse lo avrebbero chiamato anche a tenere una rubrica sul Corriere della sera. E se non lo avessero fatto, beh avrebbe potuto prendersela con i giornalisti che tengono per sè gli ossi più ghiotti.

  3. Manuel scrive:

    Direi che come ci sono giornali più o meno autorevoli esistono anche blog più o meno autorevoli. I lettori su carta e su web valutano e capiscono molto di più di quanto Severgnini crede…

  4. Il blog di lucacicca scrive:

    Giornalisti contro Bloggers

    Nel Corriere della Sera di oggi Severgnini risponde ad una lettera di un lettore, che gli chiede una sua opinione sullascesa di credibilità dei blog rispetto allinformazione tradizionale.
    Severgnini dice quello che quasi tutti i giornali…

  5. Pasquale Salerno scrive:

    A mio avviso merita un accento un passo di Severgnini, che cito: sotto il pungolo dei “nuovi modi di partecipazione” “I migliori media tradizionali – stimolati e spaventati – si danno una regolata e conquistano maggiore indipendenza dai capricci della proprietà e del potere (economico, politico), consapevoli che “fare la cosa giusta” sia anche “fare la cosa utile” (altri la buttano in politica, e parlano ai convertiti)”.
    Il difetto che Mauro individua nel giornalismo contemporaneo è appunto lo stesso che Severgnini individua nella blogosfera, ma non solo: anche nella carta stampata!
    Io nell’articolo di Severgnini vedo più che altro uno stimolo ad una maggiore professionalità della stampa, la qual cosa non mi pare malvagia.
    Le simpatie/antipatie del giornalista nei confronti di “alcuni” blogger sono cose del tutto personali, c’è chi le condivide e chi no, ma poco hanno a che vedere con il succo del discorso che mi è parso di trovarci. Francamente, mi piacerebbe leggere da qualche parte anche una autocritica dal mondo della blogosfera: ad oggi nulla, ma spero in una smentita.

  6. fradefra scrive:

    Da tempo scrivo che su Internet c’è il problema della certificazione delle informazioni e sui blog ancor di più. Vedo persone in stage con me fare tesi con taglia&incolla convinti del fatto che se una cosa si trova su internet, sicuramente è giusta e vera…
    Questo, però, non deve essere inteso come “tutto ciò che sta su Internet, non è credibile”.
    Io penso, infatti, che la credibilità di una informazione possa anche dipendere dal suo autore. Se stimo una persona, so che prima di scrivere, che sia sulla carta o su web, farà i controlli del caso.
    Internet/carta… non la capisco questa cosa. Dovremmo semmai porci il problema PersonaX/PersonaY. Una volta che ho stabilito che quella persona/organizzazione/ente è credibile, questo dovrebbe valere indipendentemente dal mezzo che usa per una certa specifica comunicazione.
    Faccio il caso. Considero Lupi una persona che non spara a zero senza controllare ciò che sta sparando. Su web. Ma se domani scrivesse sulla carta? Significherebbe che non è più lo stesso Lupi?
    Ovviamente vale anche l’inverso.
    Concluderei con una affermazione, già manifestata nel convegno Blog Cafè a cui ho presenziato come relatore, qualche giorno fa (anche se diversi non l’hanno citato…)
    Non conta il fatto che le informazioni sul web ed in special modo sui blog, siano credibili o no. Fanno opinione e tanto basta. Se su alcuni blog si scrive che un certo prodotto è sospetto, le sue vendite crollano, indipendentemente dal fatto che sia vero o no. Le aziende, non possono ignorarlo.
    Come al solito, non dovremmo pensare a ciò che secondo noi è giusto o sbagliato, ma a ciò che è giusto o sbagliato secondo i consumatori/utenti.

  7. clavac scrive:

    Oste è buono il vino?
    Non passerà alla storia il giudizio di Severgnini, troppo preoccupato a spezzare una lancia a favore della sua categoria, in lento ma inesorabile declino. Più interessante, e meno interessato, è il dibattito sul cambiamento del modello di informazione da top down: agenzie di stampa, giornalisti, lettori; a bottom up: lettori, agenzie, opinionisti; o a qualcos’altro ancora. Non è piu stimolante partecipare alla costruzione dell’ assetto futuro dell’informazione, che chiedersi se l’oste ha veramente il vino buono?

  8. Enrico scrive:

    Beh pare che Severgnini non sia il solo a pensarla così, ma anche la solita survey USA.
    http://news.com.com/2100-1025_3-6121778.html?part=rss&tag=6121778&subj=news

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