Due segnalazioni correlate che riguardano TE (o il NOI collettivo, se preferisci), sia che ci guardiamo come singoli soggetti destinatari della comunicazione o come tanti YOU che fanno il mondo.

Sulla sempre stimolante trendwatching.com c’è la prima parte di YOUNIVERSAL BRANDING (qui il pdf), praticamente il seguito di ad un articolo che già a fine 2004 si chiamava “Masters of the Youniverse”.

YOU! è anche al primo posto della classifica delle persone con contano (“who matter now”) stilata da Business 2.0.

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Un commento per “Il nuovo universo? YOUniversal!”

Pui seguire questa conversazione mediante lo specifico feed rss.

  1. Simone Favaro scrive:

    Il marketing consumer (o end-user) è sempre stato quello maggiormente stimolante, a maggior ragione con l’avvento ddell’on-line marketing. E’ un peccato che il B2B faccia fatica a comprendere che le dinamiche e le tecniche di branding utilizzate dal B2C siano applicabili tranquillamente al business to business.
    Sono veramente poche le campagne di branding B2B degne di nota. Quasi tutte si rifanno a modelli di comunicazione utilizzati dal B2C negli anni 80 (advertising, direct marketing).
    Anche quando il B2B tenta di fare community, si nota che il concetto di affiliazione al brand è bassissimo. Le community sono costruite solo con fine “pratico”, ovvero devono darmi qualcosa che serve al mio lavoro. Corretto, però questo fa cadere nel dimenticatoio la valorizzazione del marchio.
    Spesso si tende a dimenticare che l’azienda non è un ente astratto ma è un insieme di persone che lavorano sotto un cappello aziendale per trarre profitto. Queste persone hanno una vita e dei valori, che entrano vivamente nella loro esperienza professionale e che possono influenzare, in modo più o meno consistente, le decisioni (a maggior ragione se le persone sono dirigenti o manager).
    Tenendo presente che comunque manager e dirigenti sottostanno a priorità di natura aziendale, è pur sempre auspicabile la creazione di affiliazione della persona. Manterremo così la relazione con loro quando cambieranno azienda. Se questa nuova azienda, poi, è per noi un prospect, abbiamo la possibilità di acquisire un nuovo cliente.

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