La cara Motoko riporta una ricerca sui blogger giapponesi che trovo soprendente: più del 90% sarebbe disposto a scrivere opinioni o recensioni su prodotti e servizi, in cambio di un riconoscimento (prodotti o denaro). Il 66% lo farebbe solo se non costretto a scrivere necessariamente commenti positivi, il 28% non si porrebbe il problema.
Mah, che stiamo diventando tutti un potenziale esercito di “piccoli media mercenari”? No, non credo. Anche perché tra il dire e il fare… Sai quanto durerebbe la credibilità (e quindi l’efficacia) di un blogger che evidentemente scrive su commissione? Per questo le iniziative come lo stradiscusso Payperpost mi sembrano di poco rilievo. Mi ricorda quando uscirono i siti che ti pagavano se guardavi o cliccavi i banner…
Della ricerca sui blogger giapponesi, mi piace invece evidenziare che il 75,8% ha comunque già scritto opinioni e commenti su prodotti e servizi.
2 commenti per “Come si dice Payperpost in giapponese?”
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Questo sito/blog è la mia casa digitale in cui, generalmente, tratto di comunicazione, marketing e tecnologia (ossia 
Ciao Mauro, molto interessante questo tuo post. Io sono stato due volte in Giappone e WOW Akibara un quartiere pazzesco dove trovi proprio questo genere di persone.
Blogger accaniti direi! Io avevo letto l’anno scorso di una ricerca su ragazze che si prostituivano per potersi comprare oggetti cult tipo cellulari e mp3 player.
L’unico scopo era quello … i giovani giapponesi sono particolari e affascinanti. Ne danno un meraviglioso spaccato due ragazzi inglesi che hanno un video-podcast seguitissimo (che consiglio a tutti di scaricare IMHO) che si chiama Yamato Damacy (http://yamato.revecess.com/).
Comunque, riguardo al mercenario per i post, l’idea del nano-publishing (anche nostrano) non era nata forse così? … Scrivi e ti diamo un tot. a post. Credo che il successo/insuccesso dell’iniziativa sia una buona cartina di tornasole dello scrivere “recensioni” su questo o quel prodotto travestite da blog!
Divertiti … vedo che lo stai già facendo
Posted on 09 ago 2006 alle 16:53.
Ciao Mauro, molto interessante questo tuo post. Io sono stato due volte in Giappone e WOW Akibara un quartiere pazzesco dove trovi proprio questo genere di persone.
Blogger accaniti direi! Io avevo letto l’anno scorso di una ricerca su ragazze che si prostituivano per potersi comprare oggetti cult tipo cellulari e mp3 player.
L’unico scopo era quello … i giovani giapponesi sono particolari e affascinanti. Ne danno un meraviglioso spaccato due ragazzi inglesi che hanno un video-podcast seguitissimo (che consiglio a tutti di scaricare IMHO) che si chiama Yamato Damacy (http://yamato.revecess.com/).
Comunque, riguardo al mercenario per i post, l’idea del nano-publishing (anche nostrano) non era nata forse così? … Scrivi e ti diamo un tot. a post. Credo che il successo/insuccesso dell’iniziativa sia una buona cartina di tornasole dello scrivere “recensioni” su questo o quel prodotto travestite da blog!
Divertiti … vedo che lo stai già facendo
Posted on 09 ago 2006 alle 16:53.