Riflessione da weekend: non mi piace parlare di rivoluzioni. Ne abbiamo sentite tante sugli “imminenti” cataclismi che le nuove tecnologie ed internet avrebbero provocato, specie a riguardo dei modelli di business delle aziende. Ed invece constatiamo un’evoluzione senz’altro rapida, costante, irreversibile, che trovo però giusto osservare in modo realistico e pragmatico. E quando mi trovo a casa delle aziende a parlare di comunicazione online e di blog, rimango sulla sfera dei “cambiamenti” in atto. Probabilmente, alcuni di questi, quando li osserveremo tra cinque o dieci anni, ci sembreranno anche delle rivoluzioni, ma nel frattempo non ci sarà stata nessuna presa della Bastiglia: solo una serie di importanti e progressivi adeguamenti.

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Un commento per “Cambiamenti, non rivoluzioni”

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  1. Giorgio scrive:

    Sono pienamente d’accordo. Uno degli esempi più chiari a mio avviso è il consumatore: oggi intelligente, informato e vivo, dobbiamo dedurre che 5 anni fa era nebuloso e sciocco? Semplicemente è cambiata e sta cambiando la sua posizione ma la rivoluzione del consumo tanto paventata secondo me non è tale, anche perchè è necessario pesare l’improtanza (crescente) delle nuove tecnologie su un paese che ancora fatica e suoi suoi abitanti, non tutti giovanissimi e inclini a comprare sul web dopo un confronto su un sito specializzato.. c’è ancora spazio per i minimarket sotto casa.

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