Ho passato almeno un paio di ore a cercare di capire meglio la vicenda dei dati richiesti dal Dipartimento di Giustizia americano ai motori di ricerca. Provo a ripartire dai fatti, aggiungendo il mio punto di vista.

Un dipartimento governativo americano chiede formalmente a Google, Microsoft, Yahoo! e AOL: a) un campione casuale di ricerche effettuate dagli utenti, b) una lista casuale di siti censiti. Motivo della richiesta: verificare quanto sono esposti i minori ai contenuti pornografici (erroneamente, in molti hanno interpretato la richiesta come verifica della presenza di porno minorile).

Se il fine fosse veramente questo, la richiesta è poco utile. Quali informazioni pensano di ricavare da query e URL random? Tra l’altro, alcune aziende hanno fornito dati ancora più superficiali (AOL, ad esempio, ha consegnato solo le query di un giorno, senza le ULR). Un listone di chiavi di ricerca dice qualcosa? Beh, certo; se il campione è significativo, permette anche di fare indagini di mercato (noi le facciamo, ad esempio), ma il caso in questione assomiglia piuttosto a cercare di fare le previsioni del tempo di domani analizzando i dati di una settimana qualsiasi degli ultimi 12 mesi.

Quindi gli esperti del governo americano hanno preso un abbaglio? Può anche darsi, ma di sicuro è bene porsi alcuni interrogativi. Non mi infilo in meandri legalesi, ma si può discutere sulla legittimità o meno che un governo obblighi aziende private a fornire informazioni relative al proprio business per legiferare di conseguenza (ricordo che la "Internet child protection" è ferma da due anni).

Poi c’è il problema della privacy. Va chiarito che i dati richiesti e quelli forniti finora dai motori di ricerca non contengono nessun riferimento alle persone che li hanno inseriti. Certo, le query possono contenere anche numeri e informazioni personali, ma non credo che questo possa creare problemi a nessuno, a meno delle solite paranoie sul grande fratello. Se passate a Mountain View da Google, c’è un pannello in bella mostra che visualizza tutte query in tempo reale (c’è da tanto tempo anche da Virgilio a Milano!).

Il problema potrebbe diventare invece serio se questa prima richiesta fosse seguita da altre più insistenti e magari orientate a individuare persone specifiche. I più maliziosi pensano proprio a questo (ho tradotto alla buona una parte del post):

Tra le frasi cercate su MSN, Yahoo o Google, ce ne saranno sicuramente alcune come "come costruire una bomba". Ho quindi chiesto a un avvocato se, in presenza di tali parole, il governo ha il diritto di obbligare i motori di ricerca a fornire l’IP dell’utente (e/o il suo accont). Questa la sua risposta: “Si. È il principio delle leggi anticrimine: se i poliziotti entrano legittimamente nella tua casa e scoprono una pistola illegale, il fatto che non erano lì per la pistola non conta. Tu sei cotto!”

Quindi suggerirei di vigilare su questi fenomeni, anche se finora nessun dato sensibile sembra essere uscito dai motori di ricerca.

Chi ha beneficiato di tutto questo can can è sicuramente Google, l’unico che finora non ha collaborato col governo americano e che viene eletto paladino delle nostre informazioni. Chi crede ancora alla Befana ha magari pensato che l’abbia fatto per proteggere la privacy dei suoi cari utenti. In realtà, è evidente che le informazioni gestite da Google hanno assunto una dimensione e quindi una rilevanza enorme, come ben sottolinea il Washington Post (via ZetaVu). Si tratta quindi di una reazione rivolta soprattutto a difendere questo valore straordinario piuttosto che tutelare i propri utenti, visto che Google sa già un mucchio di cose di loro e non è ancora molto chiaro se utilizza queste notizie ed in che modo lo faccia.

Come genitore, ritorno però su un tema che mi sta a cuore, che è quello di poter limitare l’accesso dei minori ai contenuti pornografici, violenti, ecc. È evidente che i filtri dei programmi di navigazione e degli stessi motori di ricerca hanno attualmente un’efficacia limitata. Insomma, il problema è serio e necessiterà qualche azione arbitraria che inevitabilmente potrebbe scontentare qualcuno.

Segnalo che Microsoft, mi pare, sia l’unica finora ad aver esposto la sua versione sul blog di Ken Moss, il boss di MSN, anche se Robert Scoble chiede lui per primo maggiore trasparenza da parte dei suoi colleghi a Seattle. Tra i commenti al post di Moss, segnalo questo che bilancia un po’ le critiche mosse ai motori di ricerca.

Altri link sull’argomento: il servizio di c|net e sempre da c|net un ottimo riepilogo della vicenda; poi ci sono alcuni post su Google Blogoscoped e su BoingBoing. Ovviamente c’è anche il sempre dettagliato lavoro di Danny Sullivan che poi approfondisce soprattutto in merito al valore della fiducia, su cui si segnala anche il preoccupato post di Marco su SKY TG24.

Update 20.55. Ho visto solo adesso la news ANSA di ieri; significativo il passaggio:

Secondo i legali di Google, la consegna dei dati richiesti potrebbe infatti mettera a nudo "segreti commerciali" [...]. Inoltre Google, [...] non muore dalla voglia di collaborare ad una richiesta che mira a studiare i filtri che potrebbero bloccare il suo motore di ricerca.

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4 commenti per “Motori di ricerca e governo americano”

Pui seguire questa conversazione mediante lo specifico feed rss.

  1. Alex scrive:

    Ciao Mauro, volevo ricordare che il pannello con cui si vedono le ricerche in tempo quasi reale su Virgilio è disponibile anche come screensaver… scaricatelo, è divertente!
    http://search.virgilio.it/search/screen/index.html

  2. d o t - c o m a *:o) scrive:

    Evil or not

    Mentre con Matteo e altri discutiamo di monopolio o futuropolio su IMLI e i nostri due (anzi, tre) eroi decidono…

  3. d o t - c o m a *:o) scrive:

    Evil or not

    Mentre con Matteo e altri discutiamo di monopolio o futuropolio su IMLI e i nostri due (anzi, tre) eroi decidono…

  4. ufficio stampa scrive:

    INTERVISTA AD ANTONELLO DE PIERRO
    Da Napolitano alle liti per le poltrone nel governo Prodi, all’Iraq, al sistema elettorale, all’economia.Il ”depierro pensiero”.
    Angelo M. D’Addesio
    *Iniziamo con le notizie politiche di questi giorni. La scelta di Napolitano come Capo dello Stato è condivisibile, giusta oppure si configuravano alternative possibili e se sì quali?
    Sì, penso che Napolitano sia stata la scelta giusta, a dispetto dell’anzianità, anche perché vista la situazione che si era venuta a creare non poteva essere D’Alema, l’uomo giusto, avendo fatto la campagna elettorale per un determinato schieramento. Gianni Letta è stato sempre al suo posto, ma non dimentichiamo che è stato al centro dei fondi neri dell’IRI negli anni ’70 e quindi non era una figura credibile al momento. Mi ha fatto male vedere i 42 voti a Bossi, che è leader di uno schieramento che fa i raduni sul Po e cantava con i suoi seguaci la canzone “Abbiamo un sogno nel cuore, bruciare il Tricolore…”. Parlo di Bossi perché è stato il secondo più eletto. Penso che Napolitano è una buona figura, che sicuramente riuscirà ad essere al di sopra delle parti.
    *Il Governo Prodi. Dopo la vittoria risicata che durata potrà avere questo governo e soprattutto come si risolveranno i diverbi interni ai DS o il nodo Mastella-Bonino per il Ministero della difesa?
    Come durata mi auguro che sia di cinque anni pieni. Diciamo che le liti sono più nell’ambito dell’Ulivo, nel partito “unico”. Sembra che qualcuno abbia attribuito a D’Alema, la frase e la volontà di una doppia vicepresidenza del Consiglio, con Rutelli. Non sarà così. La vicepresidenza andrà, a mio parere, a Rutelli. Non sono d’accordo sulla scelta di Rutelli, in tempi passati ho trovato molto da ridire sul comportamento politico di Rutelli.
    *E sulla questione Bonino-Mastella?
    Sicuramente vedo molto meglio Mastella alla Difesa. La Bonino alla Difesa sarebbe una scelta contraddittoria, viste le battaglie pacifiste che la Bonino ha condotto in questi anni con i Radicali, Rutelli in primis. Non dimentichiamo il trasformismo esasperato di Rutelli, dai Radicali ai Verdi, per poi genuflettersi in Vaticano, passando alla Margherita.
    *Rimanendo sull’argomento pace-guerra. A fine giugno dovrebbe esserci il rifinanziamento delle missioni in Iraq ed Afghanistan. Il governo Prodi avrà la volontà di svincolarsi dalle missioni oppure seguirà i propositi del governo Berlusconi?
    Io mi auguro di no. Innanzitutto la missione in Afghanistan è stata ben diversa. Quella in Iraq è stata una missione di guerra, perché gli italiani hanno partecipato a diverse operazioni di guerra.
    E’ eclatante il caso di Nassiriya. Lì sono di stanza gli italiani e ci sono gli stabilimenti dell’ENI che gli italiani hanno protetto durante la missione.
    *Quali sono le possibili soluzioni politiche per risolvere questi nodi cruciali legati alle missioni in Iraq?
    Io spero si trovi una soluzione che non sarà comunque facile, vista la situazione creatasi in Iraq. Penso che sia però il momento di ritirare i soldati dall’Iraq. C’è da sottolineare comunque il cinismo aberrante che accompagna il cordoglio per la morte dei militari italiani, dalla tragedia di Nassiriya. Berlusconi disse all’epoca “E’ come se fosse morto mio figlio”. Suo figlio non era lì, purtroppo o per fortuna e sono parole e frasi fatte. Il fatto di considerare i morti in terminI di mera contabilità di un bollettino di guerra dovrebbe far riflettere. Dietro ogni morto c’è una tragedia familiare che segna per tutta la vita.
    *Si parla di Partito Democratico e di Casa dei Moderati. Eppure le formazioni sono molto disomogenee, la sinistra radicale va per conto suo. Saranno possibili queste elaborazioni in termini bipolari e quali saranno i tempi per queste soluzioni?
    E’ una bella domanda. Io sono contrario all’unione DS-Margherita. Sarebbe il tramonto dell’ideologia. Questo già esiste, però se qualcuno ha ancora delle idee, ci troveremmo di fronte ad un’unica lista formata da coloro che combattevano, verbali o meno, ovvero democristiani e comunisti, la vecchia maggioranza ed opposizione. E’ come se in futuro si unissero Berlusconi e Prodi. Dall’altro lato la Casa dei Moderati è surreale. Nel centro-destra non ci sono moderati, per il sol fatto di aver accettato l’alleanza con la Lega Nord che è sempre stata contraria e lontana dallo spirito democratico e di moderazione. Fino a quando ci saranno certe alleanze, sarà difficile una Casa dei Moderati.
    *In riferimento al sistema proporzionale come le pensa?
    Ecco in riferimento a ciò è bene ricordare che l’art. 1 dice che “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. In realtà l’Italia è stata fondata più sul denaro, sulla ricchezza, che non sul lavoro. E’ stata più che altro una plutocrazia e non una democrazia, non di certo un governo del popolo. In questo senso la legge elettorale è stata un attentato alla democrazia. Non dare neppure la possibilità all’elettore di scegliere il proprio candidato, ma imporre candidature come quelle di Previti, peraltro arrestato in questi giorni o Dell’Utri che si è avvantaggiato di una legge ad personam, altrimenti avrebbe dovuto scontare due anni e sei mesi rende l’idea di come questa legge sia da rivedere, completamente.
    *Il tema scottante del lavoro. Veltroni ha riabilitato la Legge Biagi, ha detto che è da riformare, ma non da bocciare completamente. Altri la considerano l’apice e la causa prima del precariato in Italia. Che posizione ha sulla Legge Biagi?
    Non dimentichiamo che questa situazione è stata determinata in parte dal centro-sinistra. Bisogna invertire la rotta. Non dimentichiamo che il centro-sinistra introdusse i c.d. “Co.Co.Co.”, ora spariti per fortuna, per poter pagare i periodi di prova. Gli stessi sono stati strumentalizzati, infatti circa tre anni fa si arrivò a circa 2 milioni e 700 mila Co.Co.Co. Vorrei sottolineare un evento abbastanza importante su questo argomento.
    *Prego.
    Al Ministero dei Trasporti c’è una centrale operativa, che risponde agli utenti che hanno a che fare con la Motorizzazione Civile, occupandosi dei dati sensibili di tutti i cittadini. Prima l’appalto del call-center era stato dato ad una ditta privata. E’ qualcosa di assolutamente sbagliato affidare i dati sensibili di milioni di italiani ad una ditta che può passare la mano ad altre ditte, in barba alla legge sulla privacy. Tutto ciò non è affidabile. Circa tre anni fa, in proposito feci una trasmissione in Radio su Radio Roma, in cui si parlava del Co.Co.Co, come incostituzionale, perché prevedeva una situazione contraria all’art. 4 della Costituzione, perché prevedeva un lavoro da dipendente con le non garanzie del libero professionista. Nel caso del Ministero la nuova ditta che venne impose questo trattamento e c’era chi lavorava lì da 15 anni ed a 40 anni si vide costretta ad accettare.
    *E’ il caso di rivedere tutto, di attuare una vera riforma.
    Adesso ci sono i “contratti a progetto”. C’è un futuro nel segno del precariato e dell’incertezza. Sono aumentati i divorzi e sono diminuiti i matrimoni. Questo è uno degli effetti collaterali di questa situazione. Oggi un giovane non può neppure comprare una cosa, perché è necessario impegnare una busta paga per un mutuo o un affitto. Una volta si diceva “Ho trovato lavoro” o “Sono Disoccupato” oggi si dice “Lavoro, ma non so cosa farò”. C’è una grande incertezza. Non si parla più tanto di usura in questi tempi, non so se è notato, ma anche questo è un altro effetto collaterale indiretto che bisognerebbe approfondire e che è conseguenza di tale sistema. Berlusconi aveva promesso 1 milione di posti di lavoro, ma se sono questi, ha vinto la scommessa, ma il lavoro è un’altra cosa.
    *Faccio l’avvocato del diavolo. L’impresa italiana è in crisi. La concorrenza asiatica è molto forte. La grande impresa sceglie la strada della vendita o svendita o della fusione all’estero. La piccola impresa è strozzata e quindi o sceglie la strada della flessibilità o cede al lavoro nero? Cosa è meglio e cosa il peggio?
    Lavoro significa stabilità futura e lavoro è un diritto costituzionale. Lo Stato ha il dovere di tutelare il lavoro, ma mi sembra che lo stia piuttosto calpestando. Un lavoratore che mette su famiglia, lavorando in tre mesi e per altri tre mesi non lavora più, può essere schiacciato dall’usura. Si parla di mobbing, senza che ci siano però una legge adeguata. Ho partecipato ad un convegno sul Mobbing, constatando che una legge seria si attende da anni. Solo la Regione Lazio ha varato una legge regionale, fu un consigliere di Forza Italia a presentarla, Claudio Fucci, ma fu bocciata dalla Consulta su istanza del Governo Berlusconi, cosa abbastanza curiosa. Tornando al mobbing, questo tipo di impostazione del sistema lavoro, presta il fianco al mobbing. Lavoratori con contratti di più durata sfrutteranno quelli con contratti precari
    E’ una situazione da ribaltare, magari con incentivi alle imprese che possano assicurare contratti a tempo determinato e con grosse penalizzazioni per le imprese che mantengono la vergogna dei contratti precari.
    *Passiamo alla politica estera. Si dice che il binomio Usa-Italia è destinato a concludersi con l’avvento del governo Prodi che guarderà verso altri modelli ed altre collaborazioni. E’ possibile che l’Italia si rifaccia al modello spagnolo o a quello francese, ad esempio nel campo dei diritti civili. E’ vero che finirà anche il binomio Italia-Usa.
    Io guarderei prima al mio orticello. Prima risolverei i problemi interni. La Spagna di Zapatero sicuramente, per quello che si sente, sta rinascendo dopo gli otto anni di governo Aznar. Se parliamo dei diritti civili, se vogliamo chiamarli così, io posso essere d’accordo personalmente con i PACS, ma non con le unioni omosessuali. Per giunta nella cattolicissima Spagna. E’ un po’ una contraddizione. In paesi come il Brasile forse non si arriverà mai ai matrimoni gay.
    Quanto al rapporto con gli Usa, spero che possano continuare, ma attenzione, devono essere rapporti di scambi reciproci e non di sudditanza. Il Governo Berlusconi si è piegato al governo degli Usa. Lo stesso partito di Forza Italia ha una visione servilistica, Berlusconi ha impostato il suo modello con gli Usa allo stesso modo, ovvero servi del volere di Bush.
    Quanto ai diritti civili, gli Usa stessi hanno molto da imparare, se pensiamo agli innocenti che aspettano il giudizio solo perché non possono pagare le spese legali. Si parlava poi di mercato con l’estero. Se penso alla Cina che è lo stato che vanta al mondo il maggior numero di esecuzioni capitali. Ebbene, fino a quando non ci sarà uno standard di rispetto dei diritti umani, io frenerei l’espansione commerciale ed economica della Cina verso l’Occidente.
    *Le chiederei un parere sulla vicenda Calcio. Tema banale, ma saltato agli occhi della cronaca, della politica.
    Io sono sconcertato da quello che è successo. Siamo abituati a situazioni poco pulite dell’universo Calcio. Situazioni poco chiare ci sono state anche in altri sport ed in altri organismi. Il Calcio è un gioco. Quando il Calcio diventa business, con squadre quotate in borsa ed altro. Non dimentichiamo i crack di Cagnotti e Tanzi. Dove c’è business si vengono a creare situazioni che permettono alle persone di arricchirsi illecitamente. Negli altri sport non esiste ancora tutto questo. Pensiamo al Calcio dei grandi valori, al grande Torino, perito a Superga, con grandi calciatori che giocavano per un premio-partita che poteva essere un cappotto.
    Questo non dovrebbe accadere. E’ il caso di fare vera pulizia e che i magistrati vadano veramente fino in fondo per punire pesantemente i reati che sono stati commessi e dare una lezione a questi signori. Fra questi c’è anche Carraro e mi dispiace che sia stato sindaco anche a Roma, una città bella, rinata. Mi fa scemare un po’ di orgoglio di essere romano.
    *Ultimo punto. Cosa dovrebbe fare un governo, in questo caso, il Governo Prodi, non dico in cento giorni, ma con estrema urgenza almeno nei prossimi sei mesi. Tre priorità su cui intervenire.
    Prima di tutto la scuola. Soprattutto dopo la riforma Moratti che svalutato la scuola pubblica. Bisogna dare a tutti l’accesso alla scuola pubblica, al sapere che è il segno distintivo di un popolo. Altra cosa su cui operare la sanità. Un esempio è il modello tedesco è molto avanti. Si paga una tassa più elevata, ma in Germania viene tutto rimborsato, visite private comprese. Conosco un caso spaventoso di un barbone dimenticato su una lettiga fuori dall’Ospedale di Ostia. La tutela della salute è un diritto da non calpestare che favorisce anche una società più laboriosa. Infine va rivisto completamente il sistema lavoro, a partire dalle assunzioni.
    Antonello De Pierro, giornalista, direttore del portale di informazione nazionale Italymedia e da tempo impegnato nel giornalismo di denuncia sociale. Ha collaborato per “La Stampa” e “L’Opinione”, ha diretto nel 2003 il mensile “Nuove proposte” ed ha condotto programmi nel circuito tv Stream, oltre che essere un assiduo ideatore di trasmissioni per Radio Roma ed altre emittenti locali nel Lazio. Oggi è molto attivo nel giornalismo on line e nell’informazione telematica grazie al sito di informazione da lui diretto Italymedia.it

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