Scrivo di getto dopo aver letto la lucida riflessione di Luca De Biase sulla necessità di arginare la strategia del declino che sembra vederci inesorabilmente andare verso un periodo oscuro e arido. Luca peraltro riprende la sensazione di ottimismo riportata dal Prof. De Rita, il quale rimane uno dei più profondi osservatori e conoscitori della società italiana (a cui ho proposto di aiutarlo gratuitamente ad attivare un suo blog; ma questa è un’altra storia…).

Sembra che l’ottimismo e la speranza siano diventati argomenti di cui aver vergogna. Sembra che ambire al miglioramento sia solo l’espressione di ingenui e sognatori.

Passando un po’ di tempo negli Usa, ho modo di assaporare l’atteggiamento opposto. Think positive è il mantra ripetuto fino alla noia. Negli States sicuramente si esagera; ma io che cerco sempre di trasformarmi in una spugna quando c’è da imparare dagli altri, assaporo la ventata di freschezza che accompagna il think positive, quella ventata che alimenta la creatività, scatena l’entusiasmo, accende il sorriso.

Non rinuncerò a tutto questo per qualche politico disfattista.

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5 commenti per “L’ottimismo è una qualità”

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