Un bel pezzo di Rinaldo Marcandalli (con riquadri di Piero Scaruffi) sul ZeroUno di novembre, dedicato a come le aziende stanno affrontando il nuovo potere del consumatore espresso mediante i nuovi strumenti online (wiki, blog, ecc.). Pezzo che si è guadagnato la copertina del mensile e che è disponibile anche online.

Interessante il paragrafo che riflette sulla responsabilità dei consumatori. Avremo più potere ma saremo costretti a porci delle forme di autocontrollo per esercitarlo nel modo dovuto. Fa riflettere la conclusione:

Si allargherà in definitiva l’area che la cultura anglosassone chiama dei "Common", del bene percepito come comune dai cittadini. Il paradosso è semmai proprio questo: che mentre i common reali come l’aria, l’acqua o il verde sono a rischio per il prevalere egoistico dell’interesse individuale, i common virtuali sembrano destinati a proliferare come letto di catalisi della collaborazione di massa che spinge l’ascesa dei consumatori "responsabili".

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