Digital PR insieme a Hill & Knowlton Gaia hanno condotto una ricerca estremamente rilevante sul rapporto tra giornalisti italiani e blog. Decisamente rappresentativo il panel (400 risposte) e molto interessanti i risultati. Vincenzo De Tomaso, sintetizza efficacemente i risultati in alcuni punti che mi permetto di ribadire integralmente anche qui (daltronde ho rubato anche il titolo del post dall’abstract della ricerca):
  • 1/3 dei giornalisti che hanno risposto al questionario, li consulta quotidianamente
  • il 90% li ha consultati almeno una volta
  • la grande maggioranza (il 78% del campione) li ritiene credibili, anche se come fonti da incrociare con altre.
  • i 2/3 dei giornalisti contattati li considerano un “grande spazio di libertà”
  • il 60%, infine, vede nel fenomeno addirittura le potenzialità di un fattore di cambiamento in grado di generare profondi mutamenti nel mondo dell’informazione
Ulteriori informazioni ed il dettaglio della ricerca sul sito di Digital PR. Ottimo lavoro!
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18 commenti per “Giornalisti italiani e blog: li usano, ci credono e ne sono protagonisti”

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  1. g.g. scrive:

    Data la metodologia, a prima vista, questa ricerca non ha alcun fondamento se non consultivo. Ma ben guardare non è importare, poichè mi sembra che non dica nulla di nuovo e lo dica in maniera confusa :)

  2. Carlo Felice scrive:

    Credo che il problema maggiore sia sapere se dice qualcosa di credibile più ancora che qualcosa di nuovo. Non ho motivo di dubitare che un terzo dei giornalisti che hanno risposto al questionario consultino quotidianamente alcuni blog e che il 78% di loro li considerino credibili, “anche se come fonti da incrociare con altre” (cosa che, per inciso, dovrebbe essere fatta dai giornalisti con ogni fonte, non soltanto con i blog). Mi permetto soltanto di dubitare che quel campione rappresenti bene i giornalisti italiani.

  3. Se una notte d'inverno un giornalista scrive:

    Giornalismo, giornalisti e blog

    Mauro Lupi ci propone i risultati di una ricerca effettuata fra 400 giornalisti, che si occupano soprattutto di economia e di tecnologia. Ne emerge un quadro quasi idilliaco del rapporto fra giornalisti e blog. Per istinto ed esperienza sono scettico s…

  4. Pandemia scrive:

    I giornalisti italiani leggono i blog

    Uno studio di Digital PR, segnalato da Mauro Lupi, evidenzia come i giornalisti italiani rivolgano attenzione al mondo dei blog, sia come lettori a caccia di notizie, sia come autori del proprio spazio autonomo. Tutti i sondaggi seri dovrebbero contene…

  5. Francesco scrive:

    Bè dare avalore normativo uno studio del genere sarebbe un pò troppo, accontentiamoci per ora del valore consultivo…

  6. Francesco scrive:

    Bè dare valore normativo a uno studio del genere sarebbe un pò troppo, accontentiamoci per ora del valore consultivo…

  7. Vincenzo scrive:

    Rispondo ad alcune critiche partite all’indirizzo della nostra indagine sul tema blog e giornalisti per ribadire la finalità
    conoscitiva (investigativa se credete) di questa ricerca.
    C’interessava principalmente capire cosa i giornalisti pensassero sui blog in quanto fenomeno mediatico, visto che del tema
    si era precedentemente molto parlato (soprattutto nelle discussioni dei blog), ma sempre senza avere un dato dal quale partire nella discussione.
    Ora dei numeri ce li abbiamo e sappiamo come la pensa un discreto numero di giornalisti sensibili al fenomeno.
    Sulla metodologia (molto semplice):
    - Abbiamo inoltrato il nostro questionario on line a 4500 giornalisti (appartenenti alle tipologie di testate più svariate)
    - Abbiamo quindi ottenuto 400 risposte
    - Abbiamo capito alcune cose che potranno sembrare scontate, ma che prima di valutare tali andavano verificate.
    Non sono daccordo comunque con chi sostiene che la ricerca non dica nulla di nuovo, citando l’articolo pur interessante di
    Mantellini sul rapporto conflittuale tra blogger e giornalisti.
    A giudicare dai dati ricavati, sembrerebbe l’esatto contrario: chi è interessato o incuriosito dal nuovo fenomeno non detesta affatto blog e blogger, non possiamo invece sostenere le ragioni di chi non ha risposto alla ricerca.
    Cosa pensano queste persone, se prendono in considerazione i blog o se li detestano o se semplicemente li ignorano, non lo sapremo mai.
    In ogni caso in molti (il 60% dei rispondenti), vede nel fenomeno addirittura le potenzialità di un fattore di cambiamento in grado di generare profondi mutamenti nel mondo dell’informazione. Non è poco per un discorso che ha preso piede nel nostro
    Paese da solo un anno o poco più.

  8. Webgol scrive:

    Giornalisti bloggati 2

    Della ricerca su giornalisti e blog, io me ne ero accorto in ritardo, ma altri ovviamente lo avevano fatto prima di me. Li segnalo solo ora: Mauro Lupi (entusiasta), Pandemia (dubbioso), Carlo Felice Dalla Pasqua (dubbioso e giustamente pedante). Altri…

  9. Webgol scrive:

    Giornalisti bloggati 2

    Della ricerca su giornalisti e blog, io me ne ero accorto in ritardo, ma altri ovviamente lo avevano fatto prima di me. Li segnalo solo ora: Mauro Lupi (entusiasta), Pandemia (dubbioso), Carlo Felice Dalla Pasqua (dubbioso e giustamente pedante). Altri…

  10. Webgol scrive:

    Giornalisti bloggati 2

    Della ricerca su giornalisti e blog, io me ne ero accorto in ritardo, ma altri ovviamente lo avevano fatto prima di me. Li segnalo solo ora: Mauro Lupi (entusiasta), Pandemia (dubbioso), Carlo Felice Dalla Pasqua (dubbioso e giustamente pedante). Altri…

  11. enricodesimone scrive:

    Rapporto conflittuale tra blogger e giornalisti:non puo’ esistere se il blogger si fa reporter, se poi si fa pure investigatore…., al piu’ finisce come De Mauro, anche perche’ il giornalismo investigativo non esiste, esiste quello di gusto letterario e divistico con enfasi e retorico ciceroniana

  12. enricodesimone@fastwebnet.it scrive:

    Il ponte sullo stretto di Messina sa molto di quelli di LIMEHOUSE E DI ROTHERIHITE

  13. Sergio Rossi scrive:

    Un’ingiustizia di dimensioni spropositate viene perpetrata da ormai vent’anni ai danni di un uomo che chiede soltanto di riavere ciò che gli spetta di diritto, vi prego aiutatemi a divlugare questa vicenda.
    Ivano Tassone altri non’è che il figlio primogenito dello Shah di Persia Reza Palhavi e di Maria Gabriella di Savoia, un figlio tenuto nascosto e trattato come un desaparecido, solo perchè in età adulta ha voluto riavere l’eredità politico-economica-splirituale di suo padre!
    Navigate, leggete e commentate vi prego!!!
    http://www.ilgiallodelsecolo.splinder.com
    http://www.lastoriaincredibile.org
    oppure, anche per rendervi conto della vicenda cercate “ilgiallodesecolo” su google
    Aiutateci ad abbattere questo muro di silenzio!
    Sergio Rossi

  14. enricodesimone scrive:

    nei blog ls denuncia sociale per migliorare il comportamento nel collettivo che le anime in pena rendono la vita un pourgatorio

  15. enricodesimone scrive:

    Tecnicismo e tecnicalita’: il primo artificio meccanicistico, la seconda tecnica esplorativa/costruttiva: nel campo giornalistico e’ forzatura opinionistica sempre il primo, capacita’ espositiva la seconda

  16. enricodesimone scrive:

    ” grande spazio di liberta’ ” :tra i risultati del panel, il piu’ aderente al blog, piu’ di diario di bordo; e’ una finestra sul mondo del proprio mondo: Il rapporto con il giornalismo della carta stampata – anche il blog e’ giornalismo in quanto comunicazione -, risiede nella sinteticita’ degli script e nella consultazione distante dalla istantaneita’ della notizia/commento

  17. enricodesimone scrive:

    La riconciliazione Mastella Grillo: aria netta non ha paura dei tuoni; per Msstella e’molto qualificante, come qualificante ( opinioni a parte ) e’ l’affermazione sull’indulto come imposto. Le coazioni, in generale, sono diventate ragioni di salute pubblica: o i piu’ deboli o l’impresa cuore del sistema

  18. enricodesimone scrive:

    Gent.mo Dr. Lupi, essendo il sito segnalato dall’agenda del giornalismo come si legge sub, subentra una certa timidezza che mi costringera’ ad una presenza molto ridotta.
    Credit crunch, mood, sovereign found ( braccio finanziario armato ) alla conquista della economia occidentale da parte dei paesi emergenti, nonche’ di Cina ed India con la potenza dei petrol dollari, piu’dell’euro che sembra aver preso il posto della sterlina di una volta nei confronti, per prestigio, delle altre monete, come si legge sul Mondo. Perche’ la stampa non si diffonde su questi temi in forma divulgativa anziche’ gingillarsi, anche a rimorchio, con argomenti di ritorno che sembrano ritornelli giornalistici? Cosi’ la stampa finisce con avere un ruolo alienante dei reali ed autentici problemi dei governi

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