Alan Meckler, uno dei capi di Jupitermedia e personaggio storico nell’ambito dell’ICT americana, è uno che non le manda a dire: aveva proposto agli organizzatori del Comdex, la più popolare fiera sull’informatica negli USA da tempo in difficoltà, di unire le forze con lui per salvare l’evento. Non gli hanno dato retta ed ora sembra che il Comdex possa chiudere, almeno stando al suo ultimo post.

Sono stato al Comdex negli anni divertenti dell’informatica (88-91), quando le prime stampanti laser costavano 12 milioni di lire di allora ed io mi interessavo (tra l’altro) di editoria elettronica. Non che oggi non ci si diverta, solo che allora le cose più eccitanti riguardavano principalmente i PC, sia per quello che c’era dentro (le prime interfaccie grafiche, l’incremento delle memorie di massa, ecc.), sia per quelo che c’era attorno (fine delle stampanti ad aghi e, soprattutto, il mouse). Oggi, a mio modo di vedere, le cose più eccitanti succedono fuori dai PC: sulla Rete, sui device che uniscono palmare e telefono.

Credo che questa sia una delle ragioni per cui il Comdex sia entrato in stallo da un po’ di tempo. Non che abbia ricordi particolarmente splendenti dell’evento in sé, in particolare per l’edizione “Fall” di Las Vegas che era quella più importante, che univa una fiera tentacolare con chilometri di stand, inserita nel circo di luci e colori di una delle città più squallide del mondo.

Tornando a Meckler, forse qualcuno non sa che è stato lui ad assumere Danny Sullivan prima in Mecklermedia e poi a portarlo in Jupiter, trasformando quella che era un’iniziativa one-man-band in un articolato progetto che comprende, tra l’altro anche il Search Engine Strategies.

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