Non credevo che i motori di ricerca avrebbero usato la forbice nel gestire la “Google bomb” più nota, ossia l’associazione della keyword “miserable failure” alla biografia del presidente Bush, anche se avevo già espresso perplessità sull’operazione. Nei giorni scorsi si era proprio evidenziato come, mentre su Google il sito presidenziale continuasse a rimanere in testa alla famigerata parola chiave, in Italia la biografia di Berlusconi era stata appositamente inibita a comparire sui motori di ricerca dagli stessi gestori del sito governativo.

Ed invece è notizia di oggi che AOL, uno dei primi tre siti per numero di utenti negli Stati Uniti, ha arbitrariamente eliminato dalle risposte alla query “miserable failure” il link alla biografia di Bush perché, a detta del portavoce di AOL, si tratterebbe di un risultato irrilevante. Va ricordato che AOL usa la tecnologia di Google per gestire la funzione di ricerca ma questa scelta editoriale è del tutto autonoma, dato che su Google i link sembrano essere tutti al loro posto.

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Un commento per “AOL rimuove Bush dal miserabile fallimento”

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  1. Gianni scrive:

    Commenti… E’ successo la stessa cosa per Berlusconi. Questo vuol dire che la censura su internet esiste, purtroppo. Certo, è vero che bastano pochi link (che in una democrazia non sarebbero statisticamente rilevanti, ma è del tutto vero quello che ho detto?). Ma è anche vero che così si distinguono i reazionari dai tolleranti: il reazionario non ha umorismo, non tollera che si scherzi su di lui, e usa i suoi mezzi di influenza per sopprimere. Per fortuna non è ancora vietato ridere.

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