Ripensavo alle aziende padovane che sembrano essere invisibili su internet. Mi capita spesso di entrare in contatto con aziende che si svegliano all’improvviso e si accorgono… di quello che sta succedendo là fuori.

Ma non voglio qui bacchettare imprenditori e manager che troppo spesso sono oggetto di inutili e ingiuste critiche rispetto alla loro strategia su internet. Questo è un settore ancora nuovo, complesso e che impatta sull’azienda tutta. Inoltre, internet come strumento di comunicazione, si basa fortemente sulla tecnologia, fattore quest’ultimo meno evidente rispetto ad altri media.

E allora cosa dovrebbero fare i manager, i responsabili marketing, gli imprenditori delle aziende che ancora non hanno preso di petto la Rete? Innanzitutto scegliere i partner giusti! Ok, in passato ne hanno sentite di tutti i colori da web agency futuristiche e da strabilianti consulenti. Ma adesso c’è più chiarezza sul mercato e c’è una storia, seppur breve, da parte delle agenzie più capaci.

Ma come si scelgono i fornitori in questo settore? Provo a segnalare alcune cose da fare e da non fare.

La scelta dovrebbe premiare la competenza del partner. È come quando si sceglie un avvocato o un meteorologo. Non sono mestieri difficili e teoricamente tutti noi potremmo farli: basta studiare e acquisire esperienza. Su internet, l’esperienza si misura (ancora) in pochi anni, ma almeno quelli dovrebbero esserci, e non solo nel curriculum del capo ma anche dei suoi collaboratori.

Selezionate con cura le singole persone dell’azienda, cercate di conoscerne almeno due o tre. Verificate che si crei il giusto feeling, la giusta predisposizione reciproca. Perché internet non è una cosa che si compra da qualcuno, è una cosa che “si fa” insieme a qualcuno. Scegliete le aziende che si interessino sinceramente a voi, al vostro business, alla vostra strategia e non solo al vostro budget!

Se avete dei dubbi, andateli a trovare, fatevi dimostrare dei casi concreti su cui hanno lavorato recentemente e… chiamate i loro clienti per saperne di più.

Scelta l’azienda, apritevi a loro, condividetene gli obiettivi ed i risultati. Cercate di instaurare una strategia a lungo termine.

Durante il percorso di selezione, state alla larga dai “faccio tutto da solo”, dai team formati da collaboratori saltuari che telelavorano. Evitate chi vi presenta i propri servizi come mero fatto tecnologico e vi magnifica il software dell’ultima generazione: internet si fa con la testa (come peraltro ogni attività di business) e la tecnologia deve essere il suo strumento, non il fine.

Attenzione poi ai tuttofare, perché la Rete necessita ormai di figure specializzate, in grado di conoscere nel profondo i singoli aspetti che ruotano attorno a un progetto web. Se un partner si presenta come raggruppatore di competenze, cercate di capire le capacità delle singole entità.

Se poi qualcuno vi chiede di stare in disparte perché lui e la sua società hanno capito tutto di internet, non esitate un attimo: mostrategli la porta!

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3 commenti per “La scelta di un fornitore internet”

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  1. Andrea Colleoni scrive:

    Mi trovo sostanzialmente d’accordo con quasi tutto; dissento un po’ sul passo che dice:
    [...]Non sono mestieri difficili e teoricamente tutti noi potremmo farli: basta studiare e acquisire esperienza. [...]
    Direi che così com’è scritto può valere un po’ per tutto. Tutti i mestieri si imparano; quello che è impossibile imparare è come avere l’idea giusta al momento giusto.
    Ho scritto anche io sull’argomento sul sito della mia azienda e trovo che una questione spesso sottovalutata sia la conoscenza; io sono un informatico di professione e provengo da una vita di interesse nel campo, da un percorso scolastico specificamente informatico (ingegneria informatica), dall’esperienza di circa 8 anni di insegnamento di materie informatiche anche presso l’Università degli Studi di Bergamo e dall’esperienza nella conduzione di due aziende informatiche, una delle quali spiccatamete operante in ambito web.
    Tuttavia incontro “consulenti” affermati che magari “lavorano” più di me, che si professano luminari, ma che spesso dicono cose senza conoscerle a clienti che le prendono per vere.
    Ma la domanda che mi pongo anche nel pezzo che ho scritto sul mio sito è la seguente: dato che l’informatica è importante per la competitività delle imprese, dato che internet è un media dall’impatto considerevole e dato che si investe molto nell’informatica, chi controlla che le cose vengano fatte bene? Chi garantisce che la conoscenza di un consulente è sufficiente per fornire una soluzione? Perchè chi ha necessità nel campo informatico non si rivolge naturalmente ad un informatico come chi deve fare la dichiarazione dei redditi naturalmente si rivolge ad un commercialista?
    La deregolamentazione del mercato IT non fa bene a nessuno se non agli speculatori che hanno sapientemente “gonfiato la bolla” fino a che non è scoppiata.
    Personalmente la mia “ricetta” è quella dello studio, dell’aggiornamento, della creazione di un team valido che condivida questi valori. Questo è quello che posso fare IO imprenditore, ma il più delle volte non basta, perchè alla fine quello che conta di più di tutto è la conoscenza personale, il feeling, l’amicizia. L’informatica è ancora quella cosa da chiedere all’amico, al parente, al vicino o al figlio dell’amico che è una sorta di “ragazzo del computer” stile anni ’80.
    Purtroppo però, in questo modo, spesso e MAL…volentieri non si va da nessuna parte.
    Andrea.

  2. absolutforyou scrive:

    ormai e diventato una giungla con tutti questi gestori

  3. miglior Avvocato a Firenze scrive:

    Concordo, anche con i punti sollevati nel commento:
    Come avvocato ho seguito diversi casi in cui scelte sbagliate, affidandosi ai vari tuttologi che capitano a portata di mano abbiano avuto strascichi a distanza di anni.
    Va anche detto che quando non si conosce un settore si è molto facilmente raggirabili.

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