Archivio: “dada”

Due news di fine maggio che trovo molto interessanti:

Nel primo caso, un grande editore potenzia la capacità di offrire ai suoi inserzionisti servizi digitali e creativi, aggiungendo lo sviluppo di app e video oltre a progetti social a tutto tondo. Il fatto che i publisher “si mettano a fare l’agenzia” è qualcosa di cui si dibatte da anni tra puristi e possibilisti. In epoca non sospetta (diciamo una decina di anni fa) quando Dada acquisì la maggioranza dell’agenzia che guidavo (Ad Maiora), ipotizzai un progetto per una factory creativa e di servizi per gli inserzionisti, in pratica, l’antesignano concetto dei “progetti speciali” di cui vivono molte concessionarie online. Probabilmente era prematuro e poi c’era l’accordo con RCS in vista, per cui il progetto sfumò.

Però ho sempre ritenuto intelligente che gli editori online non si riducano solo a vendere “banner al chilo” perché per sfruttare al meglio l’advertising online occorre una reale integrazione con i canali su cui si pianifica e nessuno meglio dei publisher li conosce e ne sa capitalizzare le caratteristiche.

Il caso di Tesco è pure interessante: la più grande catena di supermercati in UK (oltre 4.800 punti vendita) investe 60 milioni di dollari per acquisire un’azienda americana che si occupa di social marketing. L’obiettivo sembra orientarsi verso il social CRM, unendo attività di sviluppo del passaparola a quelle di social couponing per le quali l’acquisita Bzz Agent raggiunge già 800 mila persone. Tesco d’altronde deve recuperare terreno sul fronte social dove ad esempio Sainsbury’s con un decimo dei punti vendita rispetto a Tesco, ha la leadership per numero di fan su Facebook e follower su Twitter, distanziando i competitor in maniera significativa.

Qui la domanda è: quanto è produttivo internalizzare in toto le attività di un’agenzia che si occupa di social marketing? Per come la vedo io, restringendo l’azione su un mercato captive si rischia di limitare le capacità innovative e la velocità di reazione ai cambiamenti, che rimangono invece caratteristiche peculiari in questo ambito. Nel contempo, il deal Tesco/Bzz Agent dimostra che i tempi sono maturi per affrontare con convinzione i temi del social shopping e del social CRM.

Nel frattempo, buon business mashup a tutti!