Commenti a Il marketing virale di cui si parlaComunicazione e marketing, su internet e non solo, passando per blog e social network2023-12-24T09:24:37Zhttps://www.maurolupi.com/blog/2007/04/il-marketing-virale-di-cui-si-parla.html/feed/atomWordPressDi: markingegnomarkingegnohttp://www.markingegno.biz/bloghttp://www.maurolupi.com/2007/04/il-marketing-virale-di-cui-si-parla.html#comment-31802007-04-17T16:39:34Z2007-04-17T16:39:34ZC’e’ da dire anche che qualcuno pare che abbia confuso il termine virale con economico: virale e’ bello perche’ lo si puo’ fare con budget ridotti.
Ma sara’ vero? :-
]]>Di: KawakumiKawakumihttp://kawakumi.blogspot.com/http://www.maurolupi.com/2007/04/il-marketing-virale-di-cui-si-parla.html#comment-31792007-04-13T14:31:51Z2007-04-13T14:31:51ZCome dice Sala, uno dei problemi (a mio parere quello fondamentale) è l’inadeguatezza delle tecniche di misurazione delle campagne virali (soprattutto quelle online). Le aziende vogliono dati, numeri… bisogna correre verso la misurazione virale 2.0
]]>Di: Enrico BianchessiEnrico Bianchessihttp://pr-blues.blogspot.comhttp://www.maurolupi.com/2007/04/il-marketing-virale-di-cui-si-parla.html#comment-31782007-04-12T15:55:08Z2007-04-12T15:55:08ZSono assolutamente d’accordo con te quando etichetti la viral-mania come un approccio di forma e di “etichetta”, appunto, appiccicata a cose che non hanno ne’ capo ne’ coda, spesso non sono viral, ma chiamarle così ti permette di dire che sei al marketing 2.0, etc etc. Credo la stessa cosa accada ormai quotidianamente nel mondo delle relazioni pubbliche, dove se spammi senza ritegno i blogger più seguiti con dei comunicati stampa aziendali, ai tuoi clienti poi dici che fai comunicazione “attenta ai social media” e sei “capace di immergere il brand nella blogosfera”. La mamma dei ciarlatani è sempre incinta ( e di parti plurigemellari a quanto sembra)
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