Archivio: “Televisione”

Un paio di settimane fa ho partecipato ad un bellissimo evento organizzato dall’Associazione dei Dottori Commercialisti a Vicenza nell’ambito delle Giornate del Triveneto.

Giornate del Triveneto Oltre 700 professionisti in sala per una mattinata molto stimolante sul tema “Integrare per Competere”.

Il mio intervento è stato “La tecnologia abilita l’integrazione (ma sono le persone a realizzarla)”, dove ho cercato di sintetizzare l’importanza del fattore abilitante delle tecnologie, ma la necessità di impiegarle con una strategia adeguata per renderle avvero produttive.

Mi piace segnalare che venerdì 31 ottobre alle 18 ci sarà una puntata speciale dedicata alla giornata su Reteconomy (canale 816 di SKY e streaming su www.reteconomy.it).

Sul sito Reteconomy  saranno poi pubblicate le informazioni relative alle eventuali repliche e caricato nei giorni successivi il podcast per l’on demand.


Questa sera alle 23.15 sul canale di SkyTG24 interverrò per parlare dello storico accordo siglato tra Yahoo! e Microsoft riguardo ai motori di ricerca.

A più tardi :)


Giovedì mattina sarò a Sondrio per il convegno pubblico “La visibilità delle aziende su internet” organizzato dalla Confesercenti, il quale si potrà seguire anche in diretta. Io ho l’ultimo speech e cercherò di sintetizzare non solo i principali strumenti di visibilità online, ma l’impostazione strategica che mi sento di suggerire nell’utilizzo della Rete per la comunicazione attraverso internet.

Venerdì e sabato a Milano presso lo IULM, si terrà l’evento “Duemilanove, la tv altrove”, il secondo meeting delle micro web tv dei cittadini, organizzato nell’ambito dell’iniziativa “Paese che vai”. Purtroppo non sarò a Milano in quei giorni ma, facendo parte della giuria, ho visto diversi lavori molto interessanti.


Giovedì mattina sarò a Sondrio per il convegno pubblico “La visibilità delle aziende su internet” organizzato dalla Confesercenti, il quale si potrà seguire anche in diretta. Io ho l’ultimo speech e cercherò di sintetizzare non solo i principali strumenti di visibilità online, ma l’impostazione strategica che mi sento di suggerire nell’utilizzo della Rete per la comunicazione attraverso internet.

Venerdì e sabato a Milano presso lo IULM, si terrà l’evento “Duemilanove, la tv altrove”, il secondo meeting delle micro web tv dei cittadini, organizzato nell’ambito dell’iniziativa “Paese che vai”. Purtroppo non sarò a Milano in quei giorni ma, facendo parte della giuria, ho visto diversi lavori molto interessanti.


Via Giuseppe in casa IMLI, scopro la trascrizione di un bellissimo speech di Clay Shirky, autore del libro Here Comes Everybody: The Power of Organizing Without Organizations.

Si parla del Social Surplus, per capire da dove proviene il tempo che le persone dedicano ad attività online e che per molti continuano a rimanere “tempo perso”. Credo sia capitato a tutti di sentire additare come perditempo gli utenti delle community online così come i contributori di Wikipedia o gli sviluppatori di open source. Ecco, l’articolo tira fuori alcuni numeri interessanti:

  • Per costruire l’intero progetto Wikipedia (considerando il tempo necessario a sviluppare l’infrastruttura ma anche a tutti i contenuti), sono state necessarie complessivamente circa 100 milioni di ore.
  • Di converso, solo negli Stati Uniti si passano 200 miliardi di ore l’anno a guardare la televisione (equivalenti a 2.000 progetti Wikipedia) e da numeri di questa magnitudo va identificato il surplus dal quale attingono le persone.

Rivelatrice la storia finale che racconta di una bimba di quattro anni che, mentre guardava un DVD, a metà del film si è messa a trafficare tra i fili dietro la TV: cercava… il mouse. In pratica gli sembrava innaturale rimanere passiva e cercava uno strumento per interagire.

Certo, non significa che la nostra dieta mediatica debba essere sempre votata all’interattività, ma in base alla logica del continuo passaggio di testimone nel dedicare tempo alla produzione e condivisione di contenuti (scrissi un post su questo), la Rete continuerà ad assorbire momenti del nostro tempo che fino al giorno prima erano dedicate ad attività passive. Con buona pace dell’interlocutore di Giuseppe che a proposito dei navigatori online ritiene chi sia solamente “gente che ha un sacco di tempo libero”.


Non è stato facile, ma alla fine sono riuscito a non far mettere "blogger" nel sottopancia

Sto parlando della partecipazione a Reporter Diffuso, il programma di Marco Montemagno nell’ambito di SKY TG24. Va in onda domani (sabato) alle 11.35 e poi alle 22.35.


Riprendo la frase conclusiva di Giuseppe Granieri in un suo post a proposito dell’impatto dei media sulla percezione dell’attuale crisi economica:

“I media andrebbero "serviti" con un’educazione alla comprensione dei media, che dovrebbe essere materia di insegnamento nelle scuole”

Se è vero che la fruizione dei media in generale andrebbe insegnata, penso sia sempre più necessario aiutare le persone non solo ad interpretare i contenuti ma a saperli cercare, filtrare, elaborare e condividere. E questo vale soprattutto a proposito dei contenuti digitali.

Ribadisco un concetto a proposito dell’ormai classico disagio delle persone verso la quantità eccessiva di informazioni che ci si trova da gestire: io spero che le informazioni disponibili aumentino ancora! Il vero obiettivo è quello di riuscire a filtrare e organizzare queste informazioni e qui penso che abbiamo tutti ancora tanto da capire e imparare

Di fatto ci viene richiesta una maggiore proattività nei confronti dei media, ma anche delle competenze tecnologiche (i giusti tool, ad esempio, per filtrare le informazioni) e operative (saper gestire il proprio tempo, organizzare i documenti, ecc.). Hey, chi se la sente di impostare un percorso accademico all’uopo?

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capri La foto dovrebbe spiegare perché non ho potuto partecipare all’incontro con Al Gore. Prossimamente altri dettagli. Hey, sto lavorando eh!

Comunque mi fa piacere che sia stata posta la mia video-domanda ad Al Gore sull’uso di Current.tv da parte delle aziende. Leggendo Giovy e poi dal resoconto che mi ha mandato Andrea, ha risposto:

credo che le aziende hanno già modo di parlare adeguatamente con i propri utenti. Potrebbe essere utile come strumento per le piccole e medie imprese. In ogni modo è un aspetto interessante, il coinvolgere le aziende in questo tipo di comunicazione. Lo voglio approfondire e mi riprometto di valutare le implicazioni di Current TV come strumento per le aziende

Da quello che ho capito, è stato forse l’evento con più blogger italiani coinvolti. Grande Marco!

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Al Gore Purtroppo giovedì sera sarò fuori Roma e non potrò partecipare all‘incontro con Al Gore che presenta lo sbarco di Current.tv in Italia. Marco Montemagno ce l’ha messa tutta per organizzare un evento allargato e partecipato, in cui verranno poste le domande più votate tra quelle raccolte online.

Il fatto che Marco abbia iniziato il tam tam sull’iniziativa partendo da un nucleo ristretto di persone (quella definita come la sporca trentina), ha dato adito a qualche polemica. Mi ricorda quando avevo 18 anni e si organizzavano le feste e puntualmente si sviluppavano due schieramenti: quelli che avevano sempre da criticare (la musica, le luci, poche donne, ecc.) e quelli che le organizzavano; mai che le due cose coincidessero. A me pare un’iniziativa trasparente, innovativa, che non esclude nessuno e che, anzi, auspica la partecipazione. Il tutto con la diretta su SKY. Non so come andrà a finire (e mi spiace davvero di non esserci), ma in ogni caso complimenti Marco e in bocca al lupo!

Al mio posto ci sarà senz’altro il mio collega Andrea e chiunque altro sia interessato fino ad esaurimento dei 20 inviti che ho a disposizione. Intanto ho posto la mia domanda ad Al Gore a riguardo del tema che mi è caro in questo periodo, ossia i contenuti generati dalle aziende. Penso infatti che le piattaforme come Current.tv siamo da cogliere al volo per creare ulteriori touch point con le persone: l’importante è avere qualcosa da dire e saperlo fare. Questa è la domanda: se vi piace votatela pure ;-)

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Il DDT venne abolito nel 1978 in Italia per cui magari qualcuno non sa di cosa parlo. Era un componente per gli insetticidi. Ora mi si perdonerà il gioco di parole nel titolo (parlo io che mi chiamo Lupi…) che naturalmente non vuole essere offensivo ma solo provocatorio nel guardare la lettera aperta a Vespa e la relativa petizione, come l’inizio di qualcosa di più ampio.

Sono d’accordo con Mantellini quando ritiene che non sia Vespa l’interlocutore giusto, o quantomeno non l’unico, a cui indirizzare la missiva(non condivido invece l’affermazione di Massimo: “Vespa (e la TV in generale) non sono ormai piu’ un grande pericolo“; lo sono ancora, haimé). Paolo sintetizza perfettamente:

Cercare “da” Internet un dialogo con Bruno Vespa richiede una enorme dote di ottimismo e fiducia nel prossimo

Fiducia che non mi sento proprio di dare a questo prossimo. E allora?

Lancio un’idea. Premesso che continueranno ad esserci attacchi disinformati e/o strumentali alla Rete ancora per molto tempo, suggerisco di redigere un documento più generale, stilato sulla falsa riga di quello realizzato in questo caso, che possa prestarsi ogni qualvolta si demonizza la Rete in maniera esagerata.

Attenzione però: non un manifesto che tenti di rappresentare “Il Popolo della Rete”, perché è qui lo sbaglio che a volte facciamo noi “dell’ambiente”, andandoci a ghettizzare da soli. Serve invece qualcosa che dimostri, numeri alla mano, l’entità sociale ed economica di internet. Come sappiamo, internet non è fatta di geek, blogger ed hacker, ma da un’enormità di persone che ormai sono rappresentativi della maggioranza della popolazione.

A noi che abbiamo l’opportunità di usare la Rete e quindi anche di conoscerla, spetta il compito di spiegarla, spiegarla e spiegarla ancora. Difendendola se occorre. E ribadisco: non dichiarandoci cantori di un’area tecnicologica o di frontiera, ma semplicemente utilizzatori di qualcosa che sta migliorando il mondo (a proposito leggere l’articolo di Weinberger su Nòva di oggi).

Che ne dite?

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Inizia la stagione più intensa dell’anno di seminari, convegn, corsi, ecc. Ecco i prossimi eventi nei quali sono coinvolto come relatore:

I primi due sono a pagamento, gli altri no. Se passate… fate un fischio ;-)

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Inizia la stagione più intensa dell’anno di seminari, convegn, corsi, ecc. Ecco i prossimi eventi nei quali sono coinvolto come relatore:

I primi due sono a pagamento, gli altri no. Se passate… fate un fischio ;-)

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Yahoo! Live Annunciare Yahoo! Live proprio nei giorni in cui si sta decidendo se confluire dentro Microsoft (che ha tutta la suite online denominata proprio Live) è una cosa tra lo strampalato e il curioso.

Poi l’applicazione è andata in crash quasi subito dopo l’annuncio (comunque ora sembra funzionare tutto), e il team ha tenuto  precisare di essere solo in sei e che che sono un po’… sotto pressione.

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Su RAI Utile oggi si parlerà di pubblicità online. Ci saranno esponenti di primo piano di UPA, Microsoft, RAI, oltre a rappresentanti di altre aziende e pure il sottoscritto.

Andiamo in onda alle 12.30 circa per un’oretta. C’è anche lo streaming in diretta sul web.

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Parte un servizio al TG1, argomento: Facebook. Luca commenta e parla di user generated content. Bravo!

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Ci sono cose mi irritano: una di queste riguarda i trucchetti e gli artifici inventati dai pubblicitari sui media tradizionali. Non so voi, ma io mi sento preso per i fondelli a leggere scritte che scorrono velocissime sotto uno spot TV, oppure frasi accellerate dette in coda ad un jingle in radio che suonano buffe quanto ridicole. A volte si intuisce un “leggere attentamente…” ma poi si perde tutto il resto, oppure si percepisce un vago “non somministrare…ecc.ecc.” letto da un marziano o evidentemente accellerato artificialmente. Per non parlare del mitico “autminconc” in coda agli spot che prevedono un concorso: l’avete mai sentito?

Il punto è che ci sono degli obblighi normativi che impongono determinate indicazioni e disclaimer. Ma gestiti in questo modo sono solo una presa in giro. Punto. Purtroppo c’è la solita consuetudine di legiferare e basta e non di verificare l’applicabilità e l’efficacia dei provvedimenti.

Ricordiamo inoltre che da mesi si parla di vietare l’assurda pratica di alzare il volume degli spot in TV. Saranno pure mass-media, ma sarebbe ora che queste masse siano trattate non come un branco di deficienti. E se lo dice uno che, alla fine, si occupa (anche) di pubblicità…

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Ci sono cose mi irritano: una di queste riguarda i trucchetti e gli artifici inventati dai pubblicitari sui media tradizionali. Non so voi, ma io mi sento preso per i fondelli a leggere scritte che scorrono velocissime sotto uno spot TV, oppure frasi accellerate dette in coda ad un jingle in radio che suonano buffe quanto ridicole. A volte si intuisce un “leggere attentamente…” ma poi si perde tutto il resto, oppure si percepisce un vago “non somministrare…ecc.ecc.” letto da un marziano o evidentemente accellerato artificialmente. Per non parlare del mitico “autminconc” in coda agli spot che prevedono un concorso: l’avete mai sentito?

Il punto è che ci sono degli obblighi normativi che impongono determinate indicazioni e disclaimer. Ma gestiti in questo modo sono solo una presa in giro. Punto. Purtroppo c’è la solita consuetudine di legiferare e basta e non di verificare l’applicabilità e l’efficacia dei provvedimenti.

Ricordiamo inoltre che da mesi si parla di vietare l’assurda pratica di alzare il volume degli spot in TV. Saranno pure mass-media, ma sarebbe ora che queste masse siano trattate non come un branco di deficienti. E se lo dice uno che, alla fine, si occupa (anche) di pubblicità…

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Oggi interverrò alle 16 in un programma su Class CNBC (canale 505 di Sky).

Argomento principale della trasmissione sarà il cambiamemto della televisione, ma si parlerà anche di pubblicità online.

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Un regalo anticipato da mettere sotto l’albero: il blog di Lino Banfi, online da qualche minuto.

Divertente aver collaborato al progetto, interessante il percorso che da questo blog porterà verso altre iniziative online. Tra poche ore si saprà di più, ma intanto sono contento che il progetto, nonostante qualche luna contraria, sia andato online nei tempi prefissati. Un grazie ai miei colleghi che ho stressato non poco e che forse ancora non sanno tutte le cose che andranno perfezionate e migliorate ;-)


Domani (lunedì) alle 10 parteciperò ad una trasmissione di RAI Utile. Si parlerà di nuovi modelli di acquisto, in particolare a riguardo di internet. Se interessa, c’è anche lo streaming emi pare anche un paio di repliche nella giornata.

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