Archivio: “Personal”

Mio caro PC, è ora che te lo dica chiaramente: io con te non riesco a parlare.

Ci conosciamo ormai da 35 anni e in tutto questo tempo abbiamo migliorato parecchio il modo di comunicare. Forse la prima cosa che ti ho detto (pardon, scritto) è stata DIR per capire cosa avevi entro. E a suon di tasti, piano piano ci siamo capiti sempre meglio.

Lo so, un po’ te la sei presa perché ad un certo punto andai a trovare quelli della mela ed il mondo WIMP (windows, icon, mouse, pointer), ma poi hai capito anche te che era un sistema migliore e così, oltre ai tasti, ho iniziato a spiegarti le mie intenzioni anche con il mouse.

Però al click del mouse (nonché al touchpad del notebook) preferisco ancora quello della tastiera, per cui sono sempre a caccia delle delle scorciatoie di tastiera di tutti i programmi o i servizi online, perché così posso chiederti più velocemente le cose da fare.

Adesso mi chiedi di parlarti, suggerendomi di darti del Cortana. Boh, la cosa non mi quadra.

Sarà che abbiamo instaurato da troppi anni un rapporto silente, che produceva al massimo un po’ di click. E poi, vuoi mettere il fatto che se qualche comando non produceva i risultati voluti poteva dipendere solo da me, mentre ora mi chiedi di aggiungere l’incertezza della tua capacità di capire cosa dico.

Non te la prendere, nulla di personale, ma continuerò a parlarti con tastiera e mouse. Certo, un giorno sarai in grado di ascoltare e comprendere questo post mentre lo leggo; e magari mi risponderai pure con cognizione di causa. Però intanto preferisco continuare ad usare la tastiera.

Che poi, è già abbastanza complicato farsi capire a voce dal resto del mondo umano…


Giochi da prendere sul serioHo avuto il privilegio ed il piacere di partecipare al progetto “Giochi da prendere sul serio”, il libro scritto da Alberto Maestri, Pietrro Polsinelli e Joseph Sassoon dedicato a Gamification, storytelling e game design per progetti innovativi; editore Franco Angeli.

Su Amazon puoi anche scaricare un estratto del libro che contiene la premessa e la mia introduzione. Buona lettura!


Ho scritto un breve articolo dedicato a come gestire tempo, informazioni e tecnologie, ossia i tre elementi che si incrociano (talvolta si scontrano) nel nostro quotidiano complicandoci un po’ le cose.

Abbiamo la percezione di avere sempre meno tempo, mentre di sicuro aumentano le informazioni e gli strumenti tecnologici per gestirle. Come gestiamo tutto questo?

Le mie riflessioni sul post ospitato dal blog Storyboard.
Che ne dite?


Riprendo dal sito: “Raccontare chi siamo, la nostra storia, e i risultati raggiunti dal Master in Social Media Marketing & Web Communication della Scuola di Comunicazione IULM di Milano: questi gli obiettivi dell’infografica che illustra le caratteristiche distintive del Master”

Master in Social Media Makerting & Web Communication dello IULM

Orgoglioso di essere parte del comitato scientifico di questo master (oltre che docente) sin dalla sua prima edizione, insieme ad un vero e proprio dream team di colleghi.

In genere non mi sbilancio a suggerire attività nelle quali sono coinvolto, ma lo faccio in questo caso perché, a distanza di anni, i ragazzi che ho indirizzato verso questo master sono rimasti tutti soddisfatti.


Per adesso le novità sono sintetizzate dentro il mio profilo Linkedin e, come per tutte le startup, ci vorrà qualche settimana per svelare maggiori informazioni.

Nel frattempo ci sono tante cose da fare…


Al Social Business Forum di quest’anno ho portato una riflessione riguardo al flessibilità che deve avere il Marketing per guidare la Digital Transformation nelle aziende.

La cattiva notizia è che le aree di cambiamento sono più d’una e piuttosto complesse; la buona è che ritengo sia il Marketing il dipartimento chiave per realizzare i processi di rinnovamento.

Nelle prossime settimane sarà disponibile anche la registrazione video dell’intervento.

 


Solo per ricordare ancora l’imperdibile appuntamento del Social Business Forum che si terrà la prossima settimana (1 e 2 Luglio) a Milano. Ingresso gratuito per tutte le sessioni nei due giorni della plenaria; a pagamento per i track del pomeriggio. L’agenda è sicuramente interessante.

Per quanto mi riguarda ho preparato un intervento in cui proporrò il concetto “Marketing Multi-personalità”, come modello per guidare e gestire i processi di digital transformation. L’intervento è schedulato Mercoledì 2 Luglio alle 15.00 nella sessione plenaria.

Martedì 1 modererò invece il track nella sessione Premium dedicata alla Social Customer Experience dalle 14.30 alle 17.

Con l’occasione, segnalo una mia intervista appena uscita su Ninja Marketing (thanks to Alberto) dedicata ai temi del Social Business. Enjoy!


Oggi parlavo con Riccardo Scandellari e Franz Russo di quanto siano ancora fondamentale il blog per i professionisti della comunicazione digitale (e ovviamente non solo per loro).

E allora segnalo anche qui l’intervista che mi ha fatto l’amico Andrea Contino proprio sul tema “perché bloggo”, in cui racconto i motivi originari e le ragioni attuali.

#WhyIBlog

Certo che questo è un post ricorsivo: sto bloggando di un’intervista pubblicata su un blog a proposito dei motivi per cui bloggo. Che avrò preso qualche virus? Sorriso


Alcuni dei prossimi eventi nei quali sarò coinvolto (dati aggiornati):

save the dateSuperSummit sul Content Marketing. L’altra volta è andato tutto bene: il format tra webinar e ed evento live, la partecipazione e l’interattività con chi era online. Per cui tornerò a occuparmi di content marketing con qualche aggiornamento rispetto alla “puntata precedente”. Appuntamento Mercoledì 7 Maggio dalle 17.30 alle 19.00. Iscrizione gratuita.

save the dateForum PA. Qui sarò chairman di uno dei convegni durante l’evento italiano per eccellenza della Pubblica Amministrazione. La sessione sarà dedicata alla relazione tra digital e PMI ed ha come titolo “Come favorire lo sviluppo di un’imprenditoria moderna e innovativa fondata sulla collaborazione, la digitalizzazione e le reti di impresa”. Relatori esponenti del Ministero dello Sviluppo Economico, Italtel, CNA, LVenture Group. Io farò un’introduzione sul tema “cambiamento”. La data è Mercoledì 28 Maggio dalle 11.45 alle 13.45 a Roma. Iscrizione gratuita.

save the dateWeb in Tourism. Anche quest’anno sarò tra i relatori dell’evento dedicato alle strategie e soluzioni internet per il mondo del turismo e della ricettività. I principali temi del programma saranno Mobile, CRM, E-mail, Boooking engine. Appuntamento Giovedì 29 Maggio dalle 9.15 alle 13 a Milano. Iscrizione gratuita.

save the dateSocial Business Forum. Per adesso è un save the date perché il programma è in via di definizione, ma è l’evento dell’anno sui temi del social business e della digital transformation che si terrà l’1 e 2 Luglio a Milano. Qui le iscrizioni.


Condivido il pensiero di Michael Maoz, un analista di Gartner, quando afferma:

Marketing has done a good job of seeing the power of Social Media, and ran fast to seize the initiative andengage customers in new ways. (…) And now something else is happening. As marketing engages more deeply with customers, you move beyond the ‘dating phase’ and sort of settle into a relationship. Who picks up the laundry, and did you take the dog to the vet?

Esperienza personale recente: ho passato il mio cellulare da un operatore (Vodafone) ad un altro (TIM). Ben fatta la procedura tutta online, ma la portabilità del numero non sembrava andata a buon fine. Beh, non sono riuscito a trovare un telefono, una mail, un indirizzo a cui chiedere cosa fare. Allora ho scritto ad uno dei canali di customer care che ha TIM su Twitter ed il giorno dopo la procedura è andata a buon fine.

Tutto a posto dunque? Ho qualche dubbio. Penso a chi non sa neanche cosa sia Twitter (dovrebbe essere a spanne il 90% della popolazione italiana); oppure a chi Twitter proprio non gli viene in mente dato che in nessuna parte dell’area “Assistenza Clienti” è segnalato.

Mi rendo conto che è complicato servire clienti sempre più informati, esigenti, influenti (e pure rompiscatole, a volte). Ma saper gestire bene il customer care non più che essere un asset strategico per chiunque. Occorre raccordare marketing e customer care, bisogna unificare le informazioni sul cliente e sviluppare piattaforme (tecnologiche e organizzative) di Social CRM. E poi, naturalmente, saper risolvere i problemi!

Chiudo ancora con Maoz che riporta un commento di un ipotetico utente:

“I told you that I was unhappy with your service on Twitter, but when I called in, or logged in, there was no knowledge of my Tweet. What’s up? Or, you saw my post on Facebook (or in a forum, or in a community), and you said how sorry you were, but the same problem is still there. What are you doing about it?”


Avevo dimenticato di segnalare che gran parte delle presentazioni (video e chart) del Social Business Forum 2013 sono online.

Si può partire dall’agenda degli interventi accanto ai quali ci sono le icone di Slideshare e Vimeo, oppure andare direttamente sul canale Slideshare o sul canale Vimeo. Poi ci sono un po’ di foto su Flickr.

Io poi ho scoperto un bel tool per abbinare video e chart e vi ho caricato la mia presentazione dedicata all’importanza della Social Strategy.


Dei due giorni di Social Business Forum 2013 mi porto a casa molti spunti, parecchie conferme, qualche idea di miglioramento e, perdonate l’ego, feedback positivi per il  mio speech sulla Social Strategy a suon di rock.

Prossimamente ci saranno chart e video di gran parte delle sessioni, ma intanto trovo interessante la mappa elaborata da Optimice degli utenti Twitter più citati riguardo all’hashtag #SBF13 (io sono al centro a sinistra). Enjoy!

image


OpenKnowledgeUrca, quasi dimenticavo di segnalare l’ultimo comunicato di OpenKnowledge (perché lo sai che da qualche mese sono Partner in OpenKnowledge, vero’? Occhiolino )

In sintesi:

  • Ingresso di quattro nuovi Partner di grande esperienza (in ordine alfabetico): Cosimo Accoto, Pietro Buttè, Mauro Lupi e  Joseph Sassoon.
  • Imminente apertura di un ufficio negli Stati Uniti
  • Apertura di nuove posizioni nella struttura


Oggi questo blog compie nove anni. Mi piace festeggiare il nove piuttosto che la canonica ricorrenza decennale. È un modo per giocare d’anticipo sui tempi, anche perché se lo giri, il nove diventa un verbo e ti invita a pensare a chi sei.

Non è la prima volta che celebro il nove. Lo feci ad esempio per i 9 anni di Ad Maiora, che ha rappresentato (mi sia permesso)  un passaggio significativo nell’evoluzione dell’internet nostrana, seppur non compiuto completamente (almeno per quello che era il mio piano).

Nove anni iniziati rappresentando uno dei primi casi di business blog italiani, per arrivare ad una certa “calma creativa” degli ultimi mesi con i follower su Twitter che da tempo hanno superato gli iscritti al feed RSS. Tempi che cambiano, anche se i blog stanno (giustamente) riprendendo quota nella considerazione dei lettori e nelle strategie di comunicazione delle aziende.

Questo è anche un post per salutare chi capita da queste parti in agosto e che magari, come me, sta preparando un rientro dall’estate… con tante belle novità Occhiolino


Oggi questo blog compie nove anni. Mi piace festeggiare il nove piuttosto che la canonica ricorrenza decennale. È un modo per giocare d’anticipo sui tempi, anche perché se lo giri, il nove diventa un verbo e ti invita a pensare a chi sei.

Non è la prima volta che celebro il nove. Lo feci ad esempio per i 9 anni di Ad Maiora, che ha rappresentato (mi sia permesso)  un passaggio significativo nell’evoluzione dell’internet nostrana, seppur non compiuto completamente (almeno per quello che era il mio piano).

Nove anni iniziati rappresentando uno dei primi casi di business blog italiani, per arrivare ad una certa “calma creativa” degli ultimi mesi con i follower su Twitter che da tempo hanno superato gli iscritti al feed RSS. Tempi che cambiano, anche se i blog stanno (giustamente) riprendendo quota nella considerazione dei lettori e nelle strategie di comunicazione delle aziende.

Questo è anche un post per salutare chi capita da queste parti in agosto e che magari, come me, sta preparando un rientro dall’estate… con tante belle novità Occhiolino


Disponibile il video integrale del talk show del Web In Tourism 2012.

Moderata da Emilio De Risi, la sessione ha visto partecipare:

  • Isabella Convertini, Country Manager Italia, KAYAK
  • Fabio Cannavale, Cofounder & Executive Chairman, Volagratis
  • Nazzareno Gorni, General Manager, MailUp
  • Emanuele Mugnani, General Manager, MICROS-Fidelio Italia
  • Maurizio Alberti, Managing Director, eCircle Italia
  • Andrea Gualtieri, Country Manager Italia, Groupalia
  • e naturalmente il sottoscritto (per capirci, sono quello che gesticola più di tutti)

Web in Tourism 2012 Talk Show – Dal distribution mix al marketing mix from Job in Tourism on Vimeo.

Enjoy!


Confesso: sono soddisfatto dei panel degli eventi che ho coordinato per la Social Media Week. Naturalmente poi il risultato lo vedremo “sul campo, ma intanto queste sono le formazioni:

Tutto quello che avreste voluto sapere sui social media e che prima o poi dovrete affrontare – Martedì 20/9 dalle 10 alle 12

  • MAURO LUPI, Responsabile area Digital, Ammiro Partners
  • STEFANO EPIFANI, Università La Sapienza di Roma
  • MATTEO FLORA, The Fool
  • STEFANO VENTURA, Responsabile Socialnetworking, RTI Interactive Media – Mediaset
  • ELISABETTA DE GRIMANI, Ferrovie dello Stato
  • ANDREA FERRI, Head of online Community, Vodafone Italia

Star della ReteMercoledì 21/9 dalle 14.30 alle 16.30

  • PAOLA MARINONE, Co-founder BuzzMyVideos
  • LUCA CONTI, Blogger, giornalista, amministratore di Web & Media Life
  • DEBORAH NANIA, Giallo Zafferano
  • PAOLO ATTIVISSIMO, www.attivissimo.net
  • FRANK MATANO, Comico

Location, iscrizione e altri dettagli nei link ai titoli degli eventi. Vi aspetto!


Confesso: sono soddisfatto dei panel degli eventi che ho coordinato per la Social Media Week. Naturalmente poi il risultato lo vedremo “sul campo, ma intanto queste sono le formazioni:

Tutto quello che avreste voluto sapere sui social media e che prima o poi dovrete affrontare – Martedì 20/9 dalle 10 alle 12

  • MAURO LUPI, Responsabile area Digital, Ammiro Partners
  • STEFANO EPIFANI, Università La Sapienza di Roma
  • MATTEO FLORA, The Fool
  • STEFANO VENTURA, Responsabile Socialnetworking, RTI Interactive Media – Mediaset
  • ELISABETTA DE GRIMANI, Ferrovie dello Stato
  • ANDREA FERRI, Head of online Community, Vodafone Italia

Star della ReteMercoledì 21/9 dalle 14.30 alle 16.30

  • PAOLA MARINONE, Co-founder BuzzMyVideos
  • LUCA CONTI, Blogger, giornalista, amministratore di Web & Media Life
  • DEBORAH NANIA, Giallo Zafferano
  • PAOLO ATTIVISSIMO, www.attivissimo.net
  • FRANK MATANO, Comico

Location, iscrizione e altri dettagli nei link ai titoli degli eventi. Vi aspetto!


Naturalmente fa sempre piacere ricevere un premio, per cui è stata una sorpresa graditissima vedersi attribuito il premio speciale come Strategic Planner 2011 nell’ambito del Premio Web Italia 2011 che è ormai arrivato alla nona edizione.

Non so come si fa la faccina che arrossisce, comunque ecco, questo è il mio stato.

La premiazione ci sarà sabato 10 settembre alle ore 11 a Cava de Tirreni durante il Webfestival e sarà l’occasione per una bella passeggiata campana.


Si parla di abbandono di carrelli dell’e-commerce, di come affrontare una crisi di comunicazione e di tante altre cosette che vi lascio scoprire. Lo so, lo so, sono imbattibile in quanto a gesticolare, è che mi concentro sui contenuti Occhiolino

Buona visione!

web in Tourism 2011 Milano, quarta sessione, communication mix from Job in Tourism on Vimeo.


Sono stati fatti diversi studi su quale sia il numero massimo di relazioni che un individuo può intrattenere con altre persone. Studi correlati più volte alla quantità di “amici” con cui ci si interfaccia nei social network. Ora penso si debba anche iniziare a studiare qual è il numero massimo di social network che è un umano riesce a gestire.

Questi sono i giorni di Google+, il nuovo “ambiente sociale” che vista la portata dei suoi creatori, merita grande attenzione (pur ricordando che Google qualche passo falso l’ha compiuto proprio in questo ambito). Ed il nuovo network fa scattare una serie di inediti interrogativi con i quali ciascuno di noi deve fare i conti, non tanto legati alle funzionalità dello strumento, quanto alla portabilità (o meno) del proprio ambiente di relazioni (o di amicizie, se volete). E’ come se il miglior DJ venisse in città, ma non si sa se alla festa andrà qualcuno che conosci.

Interessante il fatto che l’etica che ciascuno di noi sta autonomamente sviluppando riguardo i social media, è ancora molto fluida e penso non ne verremo mai a capo in modo definitivo. C’è chi è ancora alla fase del collezionismo e che si pesa in funzione del numero di amici, c’è chi è arrivato allo stadio del riflusso ed è alle prese con un bel repulisti di connessioni su Facebook o addirittura riparte come un novello Lazzaro con un immacolato nuovo profilo. In mezzo ci sono quelli alle prese con lo stress da prestazioni, che sfidano le leggi del tempo e della resistenza per tentare di seguire centinaia di persone ed il relativo ciclopico flusso di post, twit, like, check-in, foto e video e così via.

E’ come per la gestione del tempo: esistono suggerimenti generali e regolette “base”, ma poi ogni sistema deve essere costruito sulla propria persona, sul proprio quotidiano, altrimenti non risulta efficiente. Quindi le seguenti indicazioni valgono per me, ma non è detto che siano quelle corrette per chiunque.

  • imageI miei amici su Facebook sono persone che conosco, che ho incontrato almeno una volta; tra loro ho una lista di circa 30 “amici-amici” di cui seguo periodicamente i profili. Due numeri: ho 719 amici e 586 richieste che non ho accettato (e che non accetterò).
  • Su Linkedin sono più “di bocca buona”, nel senso che accetto connessioni con persone che operano nella mio settore, trattandolo quindi come una specie di business directory piuttosto che un social network.
  • Twitter lo sto utilizzando in modo crescente, ed ho creato due gruppi di persone che seguo: uno ristretto (25-30) che effettivamente leggo, un altro più allargato su cui curioso nei momenti di serendipity (stessa sorte che è toccata a Friendfeed su cui capito sempre meno).
  • Altri social network per ora non ne uso, per cui le decine di richieste per Netlog, BranchOut (che noia tutti quegli inviti via Facebook!), Vimeo, ecc. le indirizzo velocemente verso il cestino.

In definitiva, ritengo che se non ci si impone un certo rigore, il rischio è quello di perdersi in meandri digitali che sottraggono tempo e che non sempre restituiscono valore. A proposito, avete un invito per Google+ da girarmi? Occhiolino


Mercoledì sono andato al concerto di Vasco allo stadio Meazza, per via di una bella iniziativa interna di SKY guidata da Carlo Rossanigo, alla quale mi sono impunemente aggregato.

Vasco non rientra nei miei artisti favoriti, ma una bella dose di rock ad un concertone come questo, non fa certo male. Oddio, l’ultima volta che ho visto un concerto qui al Meazza fu nel 2003 per il leggendario concerto di Springsteen sotto il diluvio universale (curioso anche che questo post arriva subito dopo quello dedicato a Clarence), ma è meglio lasciare stare i paragoni.

Non mi soffermo sul concerto perché non conosco così bene Vasco da poter giudicare adeguatamente. Sarei curioso solo di sapere se è normale che ad ogni fine canzone sparisce dietro le quinte per diversi minuti, o se è consuetudine il mettersi a fare sermoni biascicati ed incomprensibili tanto che ad un certo punto la band ha attaccato il pezzo successivo come per dire a Vasco di rimettersi a cantare.

Due curiosità tecnologiche. Ai lati del palco c’erano due enormi qrcode da usare con gli smartphone. Poi ho notato come rispetto a pochi anni fa in cui guardando il pubblico si notavano i continui flash delle macchine digitali, oggi sono invece prevalenti le luci fisse degli smartphone usati come telecamere: video rules!

Penso sarebbe produttivo che in eventi del genere, oltre al qrcode, si pubblicizzi anche l’hashtag ufficiale: Anzi, lo farei scrivere proprio sul biglietto!

Certo è che se poi uno come il sottoscritto arriva al concerto con le batterie dell’iPhone praticamente scariche, riesce solo a capire quanto la tecnologia abbia ancora un limite enorme sul fronte alimentazione. Alla fine, ho scattato un paio di foto venute anche malino e nient’altro.


clarenceQuasi 26 anni fa esatti (21.6.85) fu “il concerto”. Lui nella seconda parte dello show per onorare il primo concerto in Italia per Bruce e per la E-Street Band, esibì calzoni rossi, camicia bianca, berretto e polsini verdi. Un ricordo che va ad incastrarsi dentro un concerto unico, di quelli che ti segnano l’anima.

Sarà sempre lui Big Man, “the biggest man you’re ever seen, king of the world, master of the universe”. Ogni concerto di Bruce ha potuto contare sulla tua gioia, sul tuo sorriso vero, sull’emozione. Ti ho visto pure commuoverti una volta, ed è meglio che mi fermo qua sennò lo faccio anch’io. Least but not least, grazie Clarence !


HashtagTwitter secret handshake è un articolo del New York Times che va ad incrociare alcuni pensieri che ho in testa in questo periodo riguardo ai nuovi strumenti di potere delle persone in fatto di catalogazione delle informazioni. Per certi aspetti anche Schema.org di cui scrivevo, consente di aggiungere valore di contesto ai contenuti generati attraverso il web.

L’articolo del NYT mette invece in evidenza l’evoluzione dell’utilizzo dell’hashtag il quale, da segno utilizzato su Twitter per classificare l’argomento dei twit, sta trasformandosi in elemento descrittivo di situazioni e contenuti in molteplici ambiti, sia online che non.

Ricordando che l’utilizzo del “cancelletto” è nato spontaneamente dagli utenti Twitter, le stesse persone lo stanno impiegando ora per descrivere momenti di ogni tipo, quasi trasformandolo in un simbolo che ben rappresenta i nostri tempi:

“If Twitter is a compression of ideas and a compression of expression, then hashtags are just an extension of that, so of course it bleeds over into other forms of communication, because our time is compressed, our thoughts are compressed and our space is compressed,”

O ancora entra nel nostro linguaggio:

“The other funny thing that’s been happening is that people around the office have started to talk in hashtags — ‘Hashtag sorry I’m late,’ or ‘Hashtag bad day.’ ”

Mi prendo la libertà di una licenza, ossia quella di considerare per un attimo il nostro caro cancelletto l’equivalente del diesis. Lo so, sono due cose diverse: l’hashtag è un simbolo di punteggiatura, mentre il diesis è una notazione musicale. In comune hanno però la caratteristica di accrescere ciò a cui si riferiscono: il diesis alza una nota di un semitono, l’hashtag trasforma una parola in un significato descrittivo e genera contesto al paragrafo in cui è incluso.

Ora che ci penso, una valanga di anni fa avevo un’azienda che si chiamava Diesys (si, con la “y” lì)… Si faceva formazione e sviluppo software cercando di “dare qualcosa in più”.


Nel 2001 usciva il mio primo libro sui motori di ricerca (è ormai esaurito da tempo) e dopo dieci anni arriva Social Media Marketing in cui sono coautore con un sacco di gente in gamba. (Ora che ci penso, partecipai anche a Linguaggi digitali per il turismo curato da Giuseppe Granieri per Apogeo).

Social Media MarketingTornando a Social Media Marketing (sottotitolo: Manuale di comunicazione aziendale 2.0): è un testo curato da Guido Di Fraia dello IULM che ha avuto la tenacia e la pazienza di metter insieme un bel gruppo di autori: Miriam Bertoli, Andrea Genovese, Gianluca Diegoli, Nazzareno Gorni, Paolo Iabichino, Mirko Lalli, Michele Marzan, Marco Massara, Sacha Monotti, Luca Schibuola, Alessio Semoli, Andrea Serravezza ed il sottoscritto.

L’editore è Hoepli che fino al 28 Aprile consente di acquistare il libro col 25% di sconto. Forse per qualche copia tra le dieci (yes, dieci) a disposizione degli autori, si organizzerà un’asta online come propone Gianluca.

In ogni caso, per chi avrà modo di leggerlo, sarei davvero lieto di ricevere un commento.