Archivio: marzo, 2012

Non si tratta di mettere in competizione i vari media e ovviamente non c’è un canale migliore di un altro in senso assoluto. Però è interessante questa ricerca di Nielsen appena pubblicata relativa ai mercati asiatici che, tra le altre cose, compara il ROI dei vari strumenti pubblicitari.

Della serie “un’immagine vale più di mille parole”:

Media ROI (Asia) - Nielsen

 

La ricerca può essere richiesta gratuitamente da qui.


Non si tratta di mettere in competizione i vari media e ovviamente non c’è un canale migliore di un altro in senso assoluto. Però è interessante questa ricerca di Nielsen appena pubblicata relativa ai mercati asiatici che, tra le altre cose, compara il ROI dei vari strumenti pubblicitari.

Della serie “un’immagine vale più di mille parole”:

Media ROI (Asia) - Nielsen

 

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Le novità introdotte da Facebook riguardo le pagine aziendali sono molte e tutte di grande rilievo. Qui vorrei raccogliere alcune considerazioni sull’enfasi che la nuova impostazione pone sul valore temporale dei contenuti.

imageLa domanda è: se la forma cronologica ha un senso per i profili personali, è lo stesso per le pagine business? Se ad ogni individuo piace raccontare le sue storie del passato (e ascoltare quelle di altre persone), succede lo stesso anche per le vicende e i contenuti aziendali?

In fondo la comunicazione delle aziende è quasi sempre incentrata sull’attuale o sul futuro. Il passato è utilizzato quando si vanta una storia professionale di rilievo ma non è certo esibito in modo didascalico in una timeline, anche perché le vendite si fanno con informazioni e messaggi tipicamente legati al presente. Inoltre: quante sono le aziende che vorrebbero cancellare anche solo un pezzettino del loro passato? Che magari nel frattempo è stato già ben commentato sulla loro bacheca Facebook ed ora sarà più facilmente rintracciabile.

Ed i lettori? Che stimolo possono trovare nello scandagliare nei mesi trascorsi quello che le aziende hanno proposto loro?

La sfida è capire come il concetto di Timeline possa essere reinventato in chiave business. Di sicuro la nuova impostazione rende la pagina Facebook concettualmente ancora più interattiva perché auspica un rapporto più intimo col visitatore. È come quando due persone si incontrano e la relazione diviene più profonda se ci si racconta le storie reciproche. Il punto è poter esporre una storia che risulti interessante!

Un altro aspetto che trovo interessante riguarda l’apparente contraddizione di una tecnologia moderna che riordina e di conseguenza enfatizza il passato. Sappiamo come informazioni e contenuti sono prodotti, consumati e dimenticati sempre più velocemente; la Timeline (e ciò vale anche per i profili personali) ci aiuterà a dimenticare meno facilmente?

Di sicuro serve una progettazione creativa della Timeline per le aziende, non solo per ordinare il passato ma per ricordare che i contenuti prodotti oggi, ce li ritroveremo poi ordinati e rintracciabili cronologicamente.

Però attenzione, pare non si possa andare indietro oltre il 1800. Ok, ci accontentiamo dei 212 anni successivi.