Archivio: settembre, 2010

Interrompere qualcuno mentre sta parlando è ineducato; farlo pensando di aver capito già quello che intendeva l’altro interlocutore, è anche rischioso (perché si potrebbe non aver compreso davvero) e presuntuoso. Allo stesso modo, un motore di ricerca che dalla prima lettera che digito, si candida ad aver capito ciò che vorrei cercare, mi disturba un po’.

Sono però sicuro che una buona parte degli utenti utilizzerà a piene mani la nuova funzione Google Instant, esaltando ulteriormente l’instant gratification a cui ci ha abituato con il box di ricerca minimalista, e contribuendo alla sensazione di avere disponibile ogni informazione ad una lettera di distanza.

Google enfatizza l’aumento della velocità a cui si potrà accedere alle informazioni, ma andrebbe fatta una riflessioni su “quali informazioni”. Quelle che un software presuppone semplicemente da un paio di lettere? Ma quanto sarà l’inevitabile tempo perso a valutare e poi accedere a siti che invece non c’entrano nulla con ciò che si voleva davvero?

Adoro da sempre la tecnologia, ma quando cerca di aiutarmi non quando pretende di fornirmi delle soluzioni preconfezionate. Mi rendo conto invece che il mondo (o almeno una parte) auspica soluzioni cash and carry, che siano innanzitutto veloci prima che consistenti.

Nota a margine: Google Instant è anche un bel cambio di paradigma per l’intera industria SEO, comprese le metriche con le quali si dimensionano i motori di ricerca, tipicamente basate sulle query. Sarà interessante analizzare nei tool di analytics gli accessi generati da keyword di uno o due caratteri ;-)


Subito un disclaimer: questa iniziativa per Renault l’abbiamo ideata in Ammiro. Si tratta di un’azione di comunicazione a supporto del progetto Grande Prova che permette di provare uno dei modelli Renault per un giorno intero.

In pratica, siamo andati a raccogliere i commenti di chi ha provato le auto, sia attraverso gli SMS, sia chiamandoli al telefono e filmando il tutto. Il risultato è live da poche ore e si arricchirà di altri video nelle prossime settimane.

Quello che mi piaceva raccontarvi è il tipo di reazione da parte delle persone a cui abbiamo telefonato per farci raccontare la prova. Nella quasi totalità dei casi, abbiamo trovato persone disponibili, aperte, pronte a scherzare, insomma simpatiche. Peraltro con feedback positivi sull’esito della prova. Chiaramente abbiamo organizzato il tutto in modo da essere poco invadenti e per mettere a proprio agio le persone, ma la considerazione che ne ho tratto è la conferma che la relazione tra consumatori e brand quando è impostata sulla naturalezza e sull’ascolto funziona sempre.

Da dire: merito anche del dj che abbiamo coinvolto. Un caro amico col quale ho condiviso storie di radio alcune decadi fa.