È stata una bella sorpresa scoprire che uno dei temi degli esami di maturità riguarda i social network. Questa la traccia (via Mantellini):

Internet ed i social Network. Alla luce della recente evoluzione dei social network a livello mondiale, ripercorrere l’evoluzione sociologica dei sistemi di comunicazione di massa. Porre l’accento sul cambiamento formale e sostanziale nei rapporti interpersonali: il concetto di privacy mantiene il suo significato originale? E’ richiesto l’apporto di esempi concreti.

A voler essere pignoli, ritengo ci sia una contraddizione nella contestualizzazione che viene sollecitata, ossia quella dei “sistemi di comunicazione di massa”. Penso che i social network siano invece figli della comunicazione interpersonale, quindi semmai sono l’evoluzione delle feste di compleanno, delle bevute con gli amici, del passaparola verbale, ecc. piuttosto che dei mezzi di massa. O no?

La cosa comunque non mi sorprende: è lo stesso atteggiamento delle aziende che vorrebbero declinare gli spot radio e TV o le paginone sui giornali con una fan page su Facebook…

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...


6 commenti per “Tema sui social network con contraddizione”

Pui seguire questa conversazione mediante lo specifico feed rss.

  1. Andrea Contino scrive:

    Condivido Mauro, anche se immagino che con la loro rapida diffusione puntino a raggiungere lo status di mezzi di massa, FB su tutti. Quantomeno raggiungere qualsiasi dispositivo collegato alla rete.
    Staremo a vedere. Bella traccia comunque!

  2. giacomo mason scrive:

    adesso capisco perché nei giorni scorsi ho ricevuto una marea di accessi sul mio blog con le keyword: “tema social network”. Ma che, lo si sapeva già? O_O

  3. Danilo scrive:

    Guarda Mauro, mi trovi decisamente d’accordo.
    Si chiamano SOCIAL Network proprio perchè vogliono sottolineare l’aspetto sociale dello strumento, dell’interazione che comporta tra le persone.
    Se fosse stato strumento di comunicazione di massa, allora avremmo sentito parlare di Communication Network.
    Le classiche tracce da maturità che si presentano così altisonanti e poi non hanno nessun senso!!!!

  4. Fabrizio Napoli scrive:

    In realtà, sociologicamente parlando, non è scorretto far rientrare i Social Media nella grande famiglia dei Mass Media.
    Anche e sopratutto perchè i tentativi di concettualizzazione di altre forme della comunicazione, fatti negli ultimi anni con l’emergere di nuovi luoghi digitali, sono approdati a definizioni ancora poco dotate di un corpus teorico convincente (Vedi ad esempio quelle di “Social Media” “Personal Media”).
    Per classificare meglio il fenomeno Social Network forse è meglio riferirsi alla distinizione di McLuhan fra “Media freddi” e “Media caldi”
    http://it.wikiversity.org/wiki/Media_freddi_e_media_caldi
    In questo senso i Social Network sono “Media Freddi”, in quanto distinti da una costruzione collettiva del senso della comunicazione e da una partecipazione attiva degli utenti a questa costruzione.

  5. Mauro Lupi scrive:

    Strano che nel wiki che segnali ci sia una contraddizione a rigiardo della televisione. Da una parte si dice: “Sono caldi la radio e il cinema e freddi il telefono o la televisione”, mentre più avanti “Altrettanto ovvio è la natura calda della televisione…” ;-)
    A parte questo, allora va chiarito cosa intendiamo per “media di massa”: se lo è il telefono (riprendendo McLuhan) perché permette una comunicazione tra un emittente e un ricevente, allora lo sono anche i bar, le piazze e pure i social network. Però mi pare un po’ forzata

  6. Fabrizio Napoli scrive:

    Infatti il wiki non è proprio chiarificatore…
    ma la TV resta un “media caldo”.
    Nel tentativo di definire i media di massa si potrebbero scomodare teorie e teorie.
    Ma attenendosi alla banale, ma efficace, definizione su Wikipedia
    http://it.wikipedia.org/wiki/Mass_media
    un mass medium è
    è un mezzo di comunicazione attraverso cui è possibile diffondere un messaggio, secondo le caratteristiche proprie del mezzo, ad una pluralità di indistinti e diffusi destinatari.
    Quindi si può far rientrare di tutto (anche i Bar e le piazze, sì)
    Ma questo non aiuta molto a capire e spiegare.
    Più che forzata è inutile come definizione.
    E’ giusto, a mio avviso, che i nuovi luoghi digitali e le forme della comunicazione siano classificati per il grado di coinvolgimento degli attori/utenti nella produzione del significato non tanto per la natura di “massa” o “personale” o “relazionale” del contesto comunicativo (specialmente in un’epoca di superamento del confine tra spazio pubblico e privato).
    Non è forse la travolgente produzione di contenuti e significati degli utenti del Web (UCG, Blog, Feed, Twit, etc..) quello che ci fa discutere ultimamente e che caratterizza lo stato del Web oggi?

Lascia un Commento

Codici HTML ammessi: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>