Anch’io come Alessio sopporto sempre meno la categorizzazione dei blogger, specie ora che anche un Premio Nobel ha il suo bel “diario online”. Posso capire chi non è avvezzo della Rete, ma suvvia, siamo solo gente che usa uno strumento di comunicazione; il quale, peraltro, diventa sempre più mainstream.

Notavo che anche il Ministro Zaia ha appena aperto un blog (anche se contiene solo due post in due mesi e ha qualche technicality da migliorare), così come il Presidente Formigioni ne ha uno da diversi mesi (strano che la maggior parte dei post sia senza commenti

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7 commenti per “Se sono un blogger allora lo è anche il Ministro”

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  1. Checco Raggio scrive:

    Blogger…, blogger sarà lei! ;-)

  2. Matteo scrive:

    Ciao Mauro, è pur vero, però, che “blogger” è una categorizzazione comoda anche e soprattutto… a certi blogger!
    Anche io l’altro giorno mi sono sentito dare del blogger e sono stato percorso da un brivido… ma da ciò che vedi in rete sembra che ci siano molti ben attaccati a questa definizione, forse perchè resta comunque la più lusinghiera per desccrivere la loro attività!
    Un esempio: molti credo che preferiscano essere definiti blogger piuttosto che “persone che riciclano notizie per guadagnare qualche

  3. Dario Salvelli scrive:

    Sono completamente d’accordo con te e Stefano, l’ho scritto anche sul suo blog: se non si hanno idee anche questo strumento è inutile. Volevo segnalarti un buon esempio di uso di un blog (e social media) di un politico, assessore regionale al turismo della Campania:
    http://www.claudiovelardi.it/

  4. Boh/ Orientalia4All scrive:

    concordo con te e con Alessio, blogger che vuol dire? uno fa una cosa e poi tiene un blog, se vuole, scrive, comunica, informa, dice la sua, cazzeggia, perde tempo. Ma dire che uno è blogger non dice niente.
    @Matteo, suvvia, gli Ads se va bene portano qualche centinaia di eu al mese, almeno quelli di Google. E mente chi ha un blog personale, anche di tecnologia in pillole, e afferma di farcene più di 100.

  5. Andrea Boaretto scrive:

    Anche a me, scherzosamente una PR ha provato a dirmi “voi blogger” con tono a metà tra “voi che vi divertite a scrivere cavolate sulla rete” e “voi che siete un mondo che non conosco, ma mi dicono essere sempre più in crescita”.
    Io ho un blog ma onestamente non mi definisco un blogger ma non mi vergogno se qualcuno mi dovesse chiamare blogger. Se non ricordo male sempre qui qualche mese fa era nata una discussione tra la definizione di blogger o di chi ha un blog.
    Nel retrocranio di qualcuno si associa a blogger come quel gruppetto dei “soliti noti” a cui forse è meglio mandare le comunicazioni e/o coinvolgerli agli eventi, si sa mai che salti fuori qualche post, ed il mio cliente è contento…

  6. michele ficara scrive:

    Blogger ovvero voce del verbo:
    fare attività sociale su tutti gli strumenti di social media quali twitter flickr qik tumblr friendfeed plurk linkedin facebook rispondere ai propri commenti postare commenti su blog di altri fare dirette live di eventi pubblici avere almeno 5kg di tecnologia nello zainetto avere lo zainetto avere un cellulare a tracolla con chiavetta usb embedded imperversare nei barcamp organizzare almeno un barcamp all’anno …
    IMHO

  7. Fabio scrive:

    Potevamo fare benissimo a meno del blog di Zaia..

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