Per tutti quelli che pensano che questo Paese ce la può ancora fare, segnalo due siti web, uno nuovo e l’atro riprogettato di recente, che testimoniano che anche strutture ed aziende complesse, possono realizzare progetti eccellenti.

  • SaperiPA è “il nuovo progetto di FORUM PA per archiviare, classificare e rendere fruibile su internet il vasto patrimonio di saperi e conoscenze sulla pubblica amministrazione”. A livello funzionale c’è tutto: commenti, feed, tag, votazioni, ecc. Ove disponibile il materiale degli interventi, c’è una comoda funzione di slideshow e anteprima. Il punto è cogliere l’enorme lavoro organizzativo e direi “politico” che c’è stato dietro al progetto, a aprtire da una pressoché totale apertura alla riproduzione dei contenuti.
  • Eni.it è il sito della più grande azienda italiana che è stato completamente rivisto. Navigazione funzionale e piacevole con un mood decisamente attuale. Bella la modalità di tagging di alcune aree del sito (che è comunque possibile disattivare), così l’uso di tecniche moderne (videocast, alerting, rss, podcast, ecc.) mai effettistico ma sempre coerente con i contenuti del sito.

Disclaimer: in modi diversi collaboro/collaborerò con ForumPA e Eni, ma non in merito ai siti che ho segnalato qui. L’ho fatto perché mi piacciono davvero!

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5 commenti per “Siti importanti e ben fatti”

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  1. Fabrizio scrive:

    Hai regione, il sito di eni è davvero interessante. Peccato però a quelle disattenzioni sul codice, a volte davvero banali, che però dimostrano una scarsa attenzione all’impianto tecnologico in generale, prodotto probabilmente con strumenti visuali e alla scelta dei colori che troppo spesso non soddisfa i requisiti minimi di luminosità/contrasto, necessari per una corretta visione a una grande quantità di utenti: daltonici, dislessici, ipovedenti, utenti dotati di monitor non ottimali, ecc.
    Insomma manca a mio avviso la ciliegina sulla torta.

  2. Gianni Dominici scrive:

    Grazie Mauro, con piacevole sorpresa leggo questo tuo commento che ci ripaga degli sforzi che abbiamo fatto per preparare questo nuovo servizio.
    Senza entrare nel merito degli obiettivi, ci tengo a sottolineare che SaperiPA è stato realizzato con soluzioni open source grazie alla collaborazione con una piccola società bolognese di persone competenti e creative.
    Parafrasando il tuo commento: in Italia si può, senza spendere troppi soldi e valorizzando il capitale umano, le energie vitali di cui questo paese, nonostante tutto, dispone.

  3. luigi scrive:

    “Siti importanti e ben fatti” sul fatto che siano importanti non lo metto in dubbio, ma per il sito del forum PA il ben fatto forse è azzardato.
    Il sito non è validato e non rispetta i requisiti della legge stanca, sono dell’idea che qualsiasi strumento di comunicazione che si fregia del merito di veicolare informazioni sulla PA debba rientrare obbligatoriamente negli standard decisi.
    buona settimana!

  4. Claudio Cicali scrive:

    @luigi: interessante la tua osservazione sulla legge Stanca. Quale dei 22 punti non è rispettato? Grazie

  5. luigi scrive:

    Requisito n.1 -Enunciato:Realizzare le pagine e gli oggetti al loro interno utilizzando tecnologie definite da grammatiche formali pubblicate nelle versioni più recenti disponibili quando sono supportate dai programmi utente. Utilizzare elementi ed attributi in modo conforme alle specifiche, rispettandone l’aspetto
    semantico. In particolare, per i linguaggi a marcatori HTML (HypertText Markup Language) e
    XHTML (eXtensible HyperText Markup Language).
    Basta istallare un semplice validatore (io uso quello WAT) per verificare il codice delle pagine, nel caso del suddetto sito la hp presenta ben 4 errori senza contare gli alert di “vizi” di codice chiamiamoli così.
    Inoltre manca una precisa gerarchia delle intestazioni (h1,h2 etc) per non parlare della presenza di codice “in line” all’interno dei tag html, che rendono veramente pesante e penosa la navigazione agli utenti di screen reader.
    Non ho potuto fare una valutazione più approfondita, ma se i presupposti sono questi credo che siamo ancora ben lontani dal concetto di “sito ben fatto”.

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