Ultima pagina dell’ultimo numero di Nòva (l’allegato de IlSole24Ore) prima della chiusura estiva; ci trovi un mio articolo riassunto nell’occhiello:

Così le aziende devono rivoluzionare il loro modo di proporsi di fronte alle critiche nei blog e nella rete.

Buona lettura!

Update (10 agosto): ho messo in linea l’articolo Cambiare i codici.

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7 commenti per “Se capiti su Nòva”

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  1. Matteo scrive:

    numero di Nòva davvero ricco di stimoli! Grazie per la segnalazione

  2. stefano scrive:

    Letto, letto complimenti. Leggo tutti i giovedì Nova 24 e soprattutto i tuoi articoli.
    Grandissimo, una cosa soltanto….ma secondo te quindi è meglio crearsi un prorpio blog aziendale e cercare di spiegare li cosa fa l’azienda e non andare in giro e “spammare” sui forume blog e dire la sua????

  3. Mauro Lupi scrive:

    Esatto!
    Eppure continuiamo a ricevere richieste di servizi di “infiltration”…

  4. the_dandy scrive:

    Caro Mauro, l’infiltration è una soluzione di coloro che hanno una visione limitata poiché presto la consapevolezza web aumenterà (poiché gli infiltrators aumentano e la gente lo capisce-un po’ come le prime email di spam) e se l’azienda non gestirà la propria comunicazione in modo trasparente e allo stesso livello del consumatore, le cose non potranno che andare male.

  5. Roldano De Persio scrive:

    Ciao Mauro,
    ho letto l’articolo e lo trovo ottimo e per certe persone anche educativo ;-)
    Fatti i dovuti e meritati complimenti volevo fare notare alcune cose. Mi piacerebbe sentire la tua opinione in merito.
    La prima considerazione riguarda il giornale come oggetto fisico. Normalmente leggo molto, ma tendo a non comprare più i giornali. I giornali generalisti stanno diventando come la televisione…di qualità pessima. Il sole 24 ore (come ha ben capito Murdoch comprando DOW Jones e WSJ) è un giornale di nicchia e specialistico e quindi un luogo naturale per trovare notizie di interesse e valore. Il problema però è che andando oltre mere considerazioni ecologiste, la carta è impacciante, complicata da gestire, sporca…un mezzo disastro per chi, come me, legge 8000 notizie al secondo ed ha pure installato un aggeggio infernale come particls. Internet ha cambiato la testa di molte persone e il modo in cui viene fruita l’informazione. Personalmente avrei preferito leggere il tuo pezzo sul tuo blog; a mio modesto e fazioso parere i blog, certi blog, sono mooooolto più autorevoli dei quotidiani. Nova 100 è ad esempoio la presa d’atto di quanto questa mia sensazione sia diffusa.
    La seconda considerazione riguarda il fatto che qui stiamo ancora a riempirci la bocca con lo user generated content e i blog, mentre lo user centered design comincia veramente a mettere in discussione alcuni punti fermi dell’industria e del design.
    http://en.wikipedia.org/wiki/User-centered_design
    Le aziende non sono solo in ritardo sul modo di comunicare con i clienti, ma non hanno ancora capito che i clienti vogliono mettere bocca anche su come vengono creati i prodotti, li vogliono personalizzare e co-creare. Le aziende del futuro avranno un unico compito ascoltare ed eseguire. Punto.
    saluti

  6. Mauro Lupi scrive:

    Caro Roldano, credo che ogni media continui ad avere un senso: ho appena stampato alcuni articoli e preso le ultime riviste non ancora lette che mi porterò sotto l’ombrellone nel weekend. Voglio dire: ogni mezzo (inteso come device o come supporto) ha i suoi vantaggi e le sue criticità. Il contenuto, poi, è un’altra cosa.
    Interessante il riferimento allo User centered design che peraltro sto proprio affrontando con una grande azienda per… vabbè, mica posso dire tutto ;-)

  7. Luca Taddei scrive:

    Ciao Mauro, ho letto l’articolo, davvero stimolante! Grazie a te ho iniziato a leggere Nova, che prima non conoscevo! E’ davvero una lettura utile! Sono perfettamente d’accordo con te per il fatto che ogni media continui ad avere un senso e che abbia i suoi vantaggi e i suoi svantaggi.
    L.T.

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