È il momento di riprendere il taccuino con le annotazioni raccolte nella tre giorni a Porto Cervo ospite di Microsoft per i Media Agency Days (sul blog ci sono tanti video e foto).

Bella la conferma del disincanto con cui Microsoft affronta il mercato: ho sentito citare spesso i competitor ed i loro prodotti e questa non era certo la consuetudine in casa Redmond fino a qualche anno fa.

Mi hanno colpito alcuni numeri, riguardanti in particolare il peso che hanno raggiunto Messenger e Spaces. Facendo l’analisi del timeshare complessivo degli utenti internet italiani, e quindi considerando non solo i siti web ma anche tutte le applicazioni online, il 15% del tempo è trascorso su siti o tool Microsoft, staccando tutti gli altri. In effetti, a volte ci si ferma sulle classifiche dei siti più visti, ma si dimentica l’impatto di altre applicazioni.

Messenger è un macchina da guerra in termini di audience: mi pare viaggi al ritmo di 150.000 nuovi abbonati al mese in Italia. E le nuove funzioni (come l’integrazione di giochi e video TV) lo stanno trasformando in una piattaforma multiforme. Anche Spaces sembra andare bene: ce ne sono 3,5 milioni attivi, visti da 5,5 milioni di utenti unici al mese. Molto interessante questo rapporto (meno di 1 a 2), che meglio di ogni altro numero spiega l’impatto degli UGC e della poverizzazione dell’audience. Altre interessanti applicazioni presentate o annunciate: il nuovo Virtual Earth che è alla base di Live Search Local, Popfly, Diari di viaggio.

Rimangono un po’ di appunti presi durante lo speech di Joseph Jaffe, autore di Life After the 30 Second Spot: The New Marketing Reality; magari ci torno quando andrò a recensire il libro, però vi racconto una cosa divertente. Durante il suo speech fa un pressante invito alle agenzie ad usare loro per prime i tool web 2.0. E allora ha chiesto a tutti i circa 100 partecpanti di alzarsi in piedi. Quindi ha invitato a sedersi a chi non conosccesse i podcast; mi pare che è rimasto in piedi l’80% dei partecipanti. Quindi ha chiesto di sedersi a chi non fosse iscritto ad un podcast; e siamo rimasti una dozzina. Chiaramente alla fine ha domandato chi ha un proprio podcast e… beh sono rimasto in piedi solo io (ok, il mio podcast è un po’ datato ma esiste – e Marco non era ancora arrivato). Jaffe ci ha poi detto che durante altri suoi speech in Europa, non è rimasto mai in piedi nessuno! Insomma, ho salvato l’onore nazionale

In definitiva, i Media Agency Days sono stati un bella occasione di conoscere meglio le mosse di Microsoft e le opportunità che offre al mondo della comunicazione. Chiaramente molto divertimento, e qualche senso di colpa nel cercare di spiegare alla moglie che oltre a lavorare si è fatta una regata, un giro in quad, uno in gommone, la serata in discoteca… Non è bastato segnalare che l’acronimo dell’evento è MAD (pazzo)…

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