L’annuncio di Google che acquisisce DoubleClick è di quelli importanti:

  • È l’acquisizione più grande mai fatta da Google: 3,1 miliardi di dollari, peraltro tutti in cash; per dare un’idea, YouTube era stata acquisita per 1,65 miliardi di dollari e pagati in azioni.
  • DoubleClick ha generato circa 300 milioni di dollari nel 2006. Quindi una valutazione con un bel multiplo sulle revenue, considerando altresì che l’azienda era stata acquistata 21 mesi fa per 1,1 miliardi.
  • L’affare è passato sotto il naso di Microsoft che i rumors davano in prima fila (Jonh Battelle si è dovuto mangiare il suo post in cui si diceva scettico di un deal con Google).

Sintetizzare tutte le implicazioni che questa acquisizione porterà al mondo della pubblicità (non solo quella online) è difficile e prematuro. Raccolgo qualche spunto come base di riflessione:

  • The next step in Google advertising: è il titolo dell’annuncio ufficiale da parte dell’azienda di Brin & Page. Ossia: ci sono cose che si evolveranno sensibilmente. Molti sottolineano che il deal è un’opportiunità incredibile per entrare definitivamente in relazione con gli spender pubblicitari; giusto, specie nel breve periodo. Ma scommetto che l’impatto sarà rilevante anche sulle funzionalità di pianificazione, compresa la possibilità di rendere gratuiti (così come Urchin è diventato Google Analytics) i tool di intermediazione pubblicitaria al fine di stimolare ancor più domanda e offerta.
  • All your ads belongs to us scrive Steve Rubel, sottolinenando come teoricamente Google può iniziare a porsi come interfaccia complessiva per gli advertiser, sollevando nel contempo possibili attenzioni da parte di enti governativi sul notevole incremento di potere, di mercato e informativo.
  • I maggiori clienti di DoubleClick sono le agenzie. Lo sottolinea Google stesso nel comunicato, nel quale l’ordine con cui si elencano i beneficiari del deal sono: agenzie, advertiser e publisher. Chissà se accomodandosi nel salotto di Madison Avenue verrà mantenuto/sviluppato questo rapporto o prevarrà l’intenzione di disintermediare la pubblicità (compresa quella off-line).
  • Meno rilevante ma curiosa lo stesso è adesso la situazione di Performics, una grande agenzia di search marketing (che offre anche servizi SEO) di proprietà di DoubleClick. Marco Loguercio ne scriveva qualche giorno fa.

Due link in conclusione: l’articolo sul NewYorkTimes e le FAQ allegate all’annuncio di Google (encomiabile iniziativa; strano che siano in formato PDF).

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7 commenti per “DoubleClick va a Google”

Pui seguire questa conversazione mediante lo specifico feed rss.

  1. Matteo Damo scrive:

    secondo me manca un’implicazione molto importante nell’elenco:
    Google ha acquisito un’enorme basi di dati immagazzinati in oltre 10 anni nei database di DoubleClick. Sfruttando i pattern e le informazioni celate dietro questi numeri, Google è nuovamente in prima fila per offrire soluzioni pubblicitarie in modalità Direct Response (i formati di display advertising hanno sempre sofferto di carenza di pertinenza e fino ad oggi sono utilizzati quasi esclusivamente per fare brand awareness).
    I dati sono fondamentali in quest’era del Web 2.0. Le maggiori società combattono per possedere dati e dati al fine di costruire sistemi intelligenti. Peter Norvig, Director of Research di Google, ha detto: “We don’t have better algorithms. We just have more data.”
    Come si spiegherebbe altrimenti la corsa verso l’acquisto di società come Tellme da parte di Microsoft o 411 da parte di Google?

  2. Marketing Routes scrive:

    Anchio vorrei fare doppio click

    Pocchi giorni fa ho cominciato a leggere Luci e Ombre da Google, prodotto da Ippolita, segnalato da Repubblica.it e tanti altri (personalmente lho trovato leggendo il blog del mio amico Marco). In breve il contenuto: il primo capitol…

  3. Regolo scrive:

    Ogni volta che sento di una grossa acquisizione di Google mi chiedo se davvero non stiamo assistendo ad un persorso concettualmente paragonabile a quello ipotizzato nel filmato EPIC già nel 2004 (visionabile grazie a Mojiti con i sottotitoli in italiano).
    Per quanto incredibile… non credi che la strada sia davvero quella?

  4. Miraloswallabies scrive:

    EPIC sta arrivando sul serio?

    Che storia. Avrete letto tutti oramai che quei geniacci di Google hanno acquisito DoubleClick per 3,1 MILIARDi di dollari… Cavolo. Mille risvolti all’orizzonte… Mauro Lupi ne fa un’analisi ben articolata, così come il sempre valido Fabio. A

  5. Emiliano Carlucci scrive:

    D’accordissimo con Matteo. Il valore dell’acquisizione non risiede tanto nei servizi che DC offre o nella client base (advertisers/agenzie), ma dall’enorme flusso di informazioni accumulate sin dal lontano 1996 (più di 10 anni su Internet sono un’eternità!).

  6. Alessandro Venturi scrive:

    ma DC adesso venderà banner pay per click ?

  7. Nick scrive:

    Non so quanto sia realmente conveniente per gli advertisers il fatto che DC sia stato acquistato da big G. Andiamo verso il monopolio…

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