Chiamatela pure autoreferenzialità (ammesso che si riesca a dire velocemente senza sbagliare, dai, riprova a-u-t-o-r-e-f-e-r-e-n-z-i-a-l-i-t-à), però il modo col quale si muove la blogosfera mi piace proprio.

Mi piacciono i suoi ritmi: veloci, costruttivi (in genere), spontanei. Come un grande lago in cui ogni sasso che butti, grande o piccolo che sia, crea i cerchi concentrici che però sono in grado di collegarsi con i cerchi creati dagli altri sassi. Di più: ogni onda che si crea, trova pronte ad uscire dall’acqua altre creature, subito reattive ed in grado di contribuire a loro volta al gioco magico dei sassi e dei cerchi.

Vabbè, è un’immagine che ho in testa e che mi piacerebbe rappresentare se avessi un minimo di doti pittoriche. Dati che  scarseggiano, accontentatevi delle parole scritte più o meno d’istinto.

Era solo per motivare il piacere che mi fa essere qualche volta nei loop fatti da un post che commenta un’altro, il cui autore risponde dopo pochi minuti e aggiorna e approfondisce il giro a suon di trackback e link che contagia altri siti, altri blog. Succede velocemente, spontaneamente, come le reazioni naturali dei fiori che si schiudono al primo raggio del sole. Uno dopo l’altro.

Tuttavia, qualche volta il gioco dei sassi e dei cerchi appare forzato o, peggio, sembra provocato scientemente. Qualche post fa ho parlato di “assedio dai meme”: sono catene simpatiche e spesso utili, a patto che non diventino impositive. Voglio dire: a me piacerebbe ascoltare su mille cose il parere di alcune persone: una volta glielo chiedo per favore, la seconda gli propongo un caffè o un pranzo, alla terza… probabilmente rompo le scatole. O no?

Sarà che mi ritrovo a reagire come diceva una vecchia canzone di Springsteen: “When they say sit down, I stand up!” (quando mi dicono di sedermi, io mi alzo in piedi!).

Meglio quando le cose succedono da sole, anche perché… succedono!
Tu come la vedi?

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11 commenti per “Sassi e cerchi nel grande lago dei blog”

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  1. lucacicca scrive:

    Perfettamente d’accordo.
    L’abitudine che si sta propagando in questi giorni di scrivere alla fine di ogni post:”Vorrei sapere cosa ne pensa X, Y, Z, …” mi sembra TROPPO autoreferenziale ed anche un po’ tediosa.
    Non credo che tutti abbiano il tempo e la voglia per parlare di tutto.
    Freedom!

  2. m1979 scrive:

    Anche io sono d’accordo…magari all’inizio può essere una cosa bella, carina, simpatica ma dopo…daltronte, come in tutte le cose, il troppo strorpia!
    ciao!

  3. F@bri scrive:

    Sono d’accordo con te, anche a me piace questa dinamicità d’informazione, da un blog a un altro, da un post ad un altro.
    Sei veramente un grande blogger Mauro ;-)
    Ciaooo

  4. L'imprenditore scrive:

    Già uno che cita Growin’up non può che essermi simpatico.
    Io da blogger entusiasta ultimamente ho partecipato ai meme, ma le catene ricevute mi interessavano personalmente e culturalmente.
    Meazza 85/2003 siamo cresciuti insieme, e tu?
    ciao

  5. Roberto scrive:

    I blog servono anche per discutere, parlare, commentare, condividere, diffondere, conoscere, approfondire, scoprire, molti argomenti, opinioni, pensieri di altre persone.
    Alcuni tendono ad amplificare, esagerare, o semplicemente ripetere notizie già diffuse in rete, ma anche questo serve semplicemente per diffondere informazioni. Sempre che queste informazioni siano reali e non manipolate come ad esempio accade ormai in televisione o su molti giornali.
    Anch’io come te adoro sentire i pareri delle persone che mi interessano, ma spesso sono trattenuto dalla paura di rompere le scatole o di creare fastidio.
    Il tuo blog dovrebbe essere inserito nel libro di stato “Imparare dai blog”. Potrebbe essere una valida materia di studio per la scuola del futuro, ad esempio per mio figlio che ora ha 4 anni ma ha già capito cosa significa “click”.
    Tra qualche anno troveremo quindi annunci di lavoro del tipo: cercasi blogger esperto? ;)

  6. Mauro Lupi scrive:

    @L’imprenditore: si, si, Meazza 85 e 2003 e poi Bologna, Firenze, San Francisco, Roma 2006…

  7. Mauro Lupi scrive:

    @Roberto: in realtà annunci di quel tipo già ci sono! Proprio ieri Steve Rubel comparava le query sulle keyword hot di questi anni (blog, podcast, second life, ecc.) con i relativi annunci di lavoro. E ce ne sono!

  8. FulviaLeopardi scrive:

    non so se ho capito bene il senso del tuo post, però credo sia “scontato” il fatto che (almeno nei blog diciamo “più seri”, – generalizzo – quelli non personali dove gli autori scrivono dei fatti loro) se io scrivo: “penso che questa cosa sia così” sono aperta (e vorrei) allo (uno) scambio di pareri – pur senza chiederli. Altrimenti scriverei su un foglio di carta e non su un blog.
    Quanto al cercasi blogger esperto, esiste il sito blogsitter.net :-)

  9. Adrian scrive:

    Ciao. La mia sensazione è che la blogosfera sia già una forma d’arte per così dire collettiva..
    Come spiegare sennò questa specie di “agorafilìa” che pervade pressochè ogni utente abituale della rete? Quel che però sperimentiamo poco è l’interazione tra le diverse idee…cioè, per meglio spiegare, non c’è ancora una sufficiente presenza dei meccanismi di tipo “wiki” sugli spazi blog etc.
    Il risultato è che la comunicazione interagisce solo fino ad un certo puntoi, e gli utenti quindi non costruiscono insieme ma semplicemente si “rappresentano”..
    Penso che ci arriveremo presto noi italiani prima degli altri…in fondo, il Caffè Letterario (che è l’antesignano di queste dinamiche) l’abbiamo inventato noi, no?
    ….tu come la vedi? …epperò, è sbagliata :)
    Adrian

  10. Andrea Signori scrive:

    Sono uno di quelli che si è preso un periodo sabbatico dalla blogosfera proprio perchè mi sembrava di essere entrato nel loop dell’autoreferenzialità. Bellissima l’immagine dei “cerchi comunicanti” sul grande lago della blogosfera, solo che i cerchi si creano in superficie e non si diffondono in profondità :-) .
    Ultimamente mi è sembrato di vedere la blogosfera perdere la “vena creativa” e ripiegarsi su se stessa. Il meme, a mio modo di vedere, è l’effetto “visivo” di questo fenomeno.
    “Frequentandola” assiduamente mi è sembrato di vedere troppo “ti cito perchè così tu citi me” piuttosto che “ti cito perchè dici qualcosa che reputo sensato”. Ovviamente non generalizzo, ma mi sembra che ci sia, forte, questa tendenza.
    Proprio 2 settimane fa parlavo con un amico di come, nell’arco di 24 ore dalla “comparsa” del primo meme, si trovassero in molti blog proposte di meme e francamente mi è sembrato di capire che da molti sono stati usati come mezzi per aumentare inbound link piuttosto che volontà di “diffondere conoscenza”.
    Tutto questo ci sta, ci mancherebbe; ho solo timore che non faccia altro che restringere il campo comunicativo della blogosfera restringendolo entro i confini dei blog stessi senza riuscire ad uscirne, arrivando ad una meta comunicazione meta blogosferica ;-)

  11. Annunci Di Lavoro scrive:

    Annunci Di Lavoro

    quale è un portale internazionale di annunci di lavoro per offre o cerca, su glo Var

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