Oggi mi sono preso un pomeriggio free qui a New York. Dovevo trovare dei vestiti per Halloween per i miei ragazzi e alla fine ho beccato Halloween Advertures, un negozio enorme dedicato solo ai costumi. Ho trovato anche un cappellino da maghetto per il mio cane!

Ma la vera goduria è stato il pranzo da Sushi Samba, probabilmente il jap con i rolls più buoni e originali che abbia mai mangiato. E’ un ristorante fusion di grande effetto: atmosfera e musica sudamericana, cibo giapponese con qualche vezzo latino americano. Fantastico.

Tra l’altro dovevo riprendermi da ieri sera quando, rientrando in albergo, sono passato davanti al SEO Sushi. No dico, potevo esimermi da mangiare qualcosa? Probabilmente era un SEO black hat ;-) , ma non ho mangiato benissimo. Anche la foto è non è venuta bene ma il posto proprio non meritava di dedicarci altro tempo.
 (Nota: per chi non è del settore: SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization).

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7 commenti per “Halloween e sushi assortito a New York”

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  1. Giuseppe Vitale scrive:

    Ma quanti anni hai? E poi come parli? Cosa sono questi “jap con i rolls”? Cos’è un ristorante “fusion”? E che cosa c’è di diverso tra un pomeriggio “free” e un pomeriggio libero? Dispiace davvero caro Mauro Lupi vedere professionisti come te che si bevono il cervello. Non me ne volere.

  2. Layla scrive:

    Un commento a Mauro ed una risposta a tale Giuseppe Vitale.
    Caro Mauro ti capisco!!!…qualche settimana fa anche il a NY ho fatto una scorpacciata di sushi…anzi forse sarebbe meglio dire una grande abbuffata!
    Ho mangiato se non ricordo male qualcosa come 28 pezzi tra sushi, california rolls, tempura etc…
    Per Giuseppe: ma come ti permetti di dire a Mauro che si e’ bevuto il cervello? Ma la conosci la buona educazione, tu? che non sai neanche tollerare un blogger che intercala con parole inglesi? Welcome to the real world Joseph

  3. Pinellus scrive:

    Io ti segnalo questa mia iniziativa:
    http://www.pinellus.it/smokers/2006/10/04/no-halloween/
    Guarda, se convinci gli americani a festeggiare la nostra Befana, allora ritiro tutto. :-)

  4. Mauro Lupi scrive:

    Giuseppe: non saprei proprio quali termini italiani usare in luogo di “rolls” e “fusion”. In effetti la loro presena vicino ad altri (jap, free, ecc.) si fa notare. Solo che non mi pongo il problema, nel senso che gestisco i post (posso usare “post”?) senza soffermarmi troppo sullo stile perché: a) non avrei francamente tempo b) l’inglese mi è comodo per sintetizzare (“jap” al posto di “ristorante giapponese”) e per “risparmiare byte” (questo è un vecchio concetto, un giorno ci torno su), c) questo blog rappresenta come sono e, non a caso, di mestiere non faccio lo scrittore o il giornalista ;-)

  5. Maurizio Goetz scrive:

    Non vedo perchè Mauro si debba giustificare, a mio parere il blog è uno spazio privato. Quando si va in casa d’altri è buona norma essere educati. Naturalmente è consentito criticare, ma le buone maniere non credo siano passate di moda anche negli ambienti digitali così futuribili. Forse faremmo meglio tutti a fare un passo indietro.

  6. Erika scrive:

    Ciao Mauro, sono inciampata casualmente nel tuo blog e vorrei davvero farti i complimenti per questo communication mix che hai creato non solo per dimostrare ciò che fai ma soprattutto per COMUNICARE.
    Per Giuseppe: forse non hai letto bene cosa c’è scritto come sottotitolo del blog di Mauro “comunicazione e marketing…”, forse ti sembreranno due paroline sconosciute, ma rappresentano il pane della vita. Jap, rolls, byte, fusion, free…questo fa parte del mondo in cui anche tu vivi caro Giuseppe. Questo è il vocabolario dei communication victims! E poi perchè Mauro dovrebbe giustificare quello che ha scritto e come lo ha scritto?! Ieri 25 Aprile abbiamo festeggiato la libertà, la democrazia…e oggi siamo ancora chiusi dentro preconcetti e spiegazioni corrive!!
    Questa è una sana critica, sana nel senso di costruttiva e non distruttiva.

  7. Mauro Lupi scrive:

    Grazie Erika: per il commento e… per il supporto ;-)

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