L’incubo è finalmente terminato. Ieri mi hanno fatto riavere lo zaino che avevo dovuto imbarcare tornando da San Francisco l’11 agosto scorso, ossia il giorno in cui scoppiò l’ultimo forte allarme terrrorismo.
Purtroppo, per l’inaspettato obbligo ad imbarcare qualsiasi bagaglio, non avevo potuto distribuire le svariate cianfrusaglie su valigie diverse. Per cui lo zaino conteneva PC (e accessori vari), cellulare (e quindi anche agenda e rubrica), lettore mp3, macchina digitale, cuffie audio, chiavi di casa, cartellina documenti, regalii vari e altre cose meno importanti (libri, cd, ecc.).
Sfortunata coincidenza è che tornato a Roma avevo tutti i colleghi in ferie per aiutarmi a ripristinare i dati di backup dalla intranet su un altro PC. Inoltre, della serie “sono su Scherzi a parte?”, è successo che:
- La carta i credito/bancomat di mia moglie si era nel frattempo smagnetizzata, solo che i codici della banca virtuale che utilizziamo erano memorizzati sul PC e sul cellulare, entrambi indisponibili.
- Dopo aver recuperato i codici del c/c di mia moglie per richiedere una nuova carta, ho provato ad accedere al c/c online ma il conto risultava bloccato. Motivo: nei giorni precedenti avevo tentato per più di tre volte a mettere dei codici a memoria (ovviamente sbagliati).
- La mia carta di credito è stata sospesa per qualche ora perchè l’ho usata per chiamare il call center di British Airways da una cabina telefonica: dato che è un numero 199, per ragioni di sicurezza è obbligatorio che l’esercente chiami il gestore per l’autorizzazione. Ovviamente io questo l’ho ricostruito solo dopo.
- La scorsa settimana mi chiamano e mi annunciano che il bagaglio è stato rintracciato e che lo consegneanno il giorno dopo: wow! Il problema è che dopo 4 giorni ad aspettare un corriere, del bagaglio nemmeno l’ombra.
Comunque ora è tutto risolto. Ah dimenticavo che anche arrivato a San Francisco la valigia non è stata consegnata. Con la differenza che senza chiedere nulla, lì mi hanno dato 200$ per il ritardo (il bagaglio è poi arrivato il giorno dopo), mentre per le 4 settimane di ritardo qui in Italia neanche una misera riposta di scuse alle mail e ai fax “di fuoco” inviati al call center di British Airways. Capisco che è stata una situazione complicatissima ma non è stata certo gestita con grande eleganza dal vettore, nonostante la disponibilità di alcuni operatori al Lost&Found di Fiumicino. Intanto i prossimi voli internazionali li ho già prenotati con un’altra compagnia.
Questo post è anche per scusarmi per essere stato molto sintetico e sbrigativo nelle mail scambiate nelle ultime settimana. A qualcuno che mi chiedeva commenti su nuove iniziative non ho risposto, così come sono intervenuto pochissimo nei commenti su questo blog; però lo farò in un prossimo post. Spero solo di non aver lasciato qualche email per strada…
tags: british airways, bagagli
9 commenti per “Lo zaino perso è ricomparso – allora non ero su Scherzi a parte!”
Pui seguire questa conversazione mediante lo specifico feed rss.
Giorgio scrive:
Per fortuna è finito
Posted on 06 set 2006 alle 22:22.
Programmatore Web scrive:
è andata anche bene… mi ricorda una “Bustina di Minerva” di Eco dove raccontava di una patente smarrita.
Posted on 06 set 2006 alle 22:52.
F. Corrà scrive:
Ciao, mi è successa una cosa simile tornando da New York, il maggio scorso. A Bologna all’arrivo bagaglio danneggiato, vestiti, caricabatterie rotti. Danno da oltre 1000 Euro.
Venivo dalla Syndicate Conference (http://www.syndicateconference.com/live/38/), tre giorni a parlare di web 2.0 con Jarvis, Edelman, Doc Searl, Pahade di Technorati, Gillmor, Amanda Congdon etc. etc.
L’azienda a cui la compagnia aerea affida il servizio di smarrimento e danneggiamento bagagli mi chiede, per aprire la pratica di risarcimento: denuncia alla polizia, perizia scritta di un negozio di valigie che attesti l’impossibilità di riparare il mio zaino (?) e dichiarazione del valore dello stesso. Idem per l’abito (????). Nonostante al lost & found avessero già visto, analizzato e verbalizzato tutto.
Nessun negoziante, specie in presenza di un contenzioso, prenderebbe carta e penna per fare una dichiarazione del genere, è ovvio. Se le cose fossero rimaste così niente rimborso, dunque. A meno di non ricorrere alle vie legali (impercorribili…)
Intanto iniziano a scoppiare le prime batterie dei laptop, per la prima volta DELL seriamente se la deve vedere con la blogosfera, prima le PR li ignorano, poi l’azienda corre ai ripari (http://www.engadget.com/2006/08/14/dell-recalls-4-1-million-batteries/).
Io decido di affrontare direttamente la compagnia aerea, da solo, e intento una pratica di “risarcimento 2.0″
In sintesi, ecco cosa ho fatto:
1. Vado su google, mi procuro nome e cognome dell’amministratore delegato, direttore marketing, resp. e vicepresidenti varii della compagnia aerea.
2. Vado su google groups e individuo il pattern con cui è composto l’account email della compagnia, ovvero “prima lettera del nome_punto_cognome per esteso@dominio”. Su google groups avevo trovato infatti un paio di interventi di dipendenti della compagnia aerea da cui avavo dedotto il pattern.
3. Scrivo direttamente ai vertici della compagnia, lamentando il grave disservizio. In copia il “servizio bagagli”
4. Inizio poi a postare qua e là l’accaduto, notificando la compagnia aerea.
Dopo qualche tempo e diverse email scambiate, ottengo: le scuse, il rimborso pieno dello zaino e biglietto omaggio a/r per New York. Sono soddisfatto…
Scrivo ciò per “simpatia” con Mauro, ma anche perché se non avessi incontrato quelle persone a New York e non fossi divenuto ben consapevole (e finché non vedi, non credi…) del ruolo dei social media nell’ambito delle relazioni pubbliche non avrei mosso un dito, in casi simili la strada tradizionale (cause, ricorsi, etc etc) sappiamo tutti che è una via impercorribile… Federico
Posted on 07 set 2006 alle 10:23.
Francesco C. scrive:
Perché non segnali a British Airways che i prossimi voli internazionali gli farai con un’altra compagnia?!?
Vedrai come correranno la prossima volta.
Posted on 07 set 2006 alle 14:26.
Mauro Lupi scrive:
Cari Federico e Francesco: in effetti sono stato tentato di fare “un casino” e, probabilmente, l’avrei fatto se effettivaemnte il bagaglio fosse andato smarrito definitivamente. Però non ho proprio tempo e anche voglia adesso di dedicarmi alla cosa. Forse anche perchè con BA ho un rapporto di amore-odio da anni, tra cui il fatto che sono stati miei clienti per parecchio tempo…
Sono d’accordo con Federico sull’importanza dei social media. Penso però che potrebbe aver senso che qualcuno svolga in outsourcing questa attività. In pratica l’evoluzione digitale delle associazioni dei consumatori o del mi-manda-Staffelli. Io lo utilizzerei se esistesse
Posted on 07 set 2006 alle 14:47.
Roberto scrive:
Federico sei un mito!!
Questa è una chiara prova del potere dei social media, altro che lamentarsi al call center o servizio clienti.
Mi segno la tua email perchè se avrà problemi con le compagnie aree in futuro ti chiederà un tuo aiutino..eheh!
Posted on 07 set 2006 alle 19:50.
F. Corrà scrive:
Caro Mauro, fai un casino!!! Sono convinto che con il poco sforzo qualche mail ben mirata otterrai ragione (magari un biglietto aereo, non guasta, no?). Non sono però molto d’accordo con l
Posted on 08 set 2006 alle 12:02.
Daniele Medri scrive:
Dopo aver ritrovato un tubo con relativo documento al proprio interno, perso sul treno Bologna-Ancona, credo che ci sia sempre una speranza. Ringrazio i responsabili degli uffici oggetti smarriti delle singole stazioni, non certo i numeri verdi di Treni-Italia (che vanno male e non sanno cosa dire).
Posted on 09 set 2006 alle 13:25.
Maurizio Spagna scrive:
NESSUNO TI SENTE
Ieri, oggi
disse l’amore,
Lavora e lavora
Con la giacchetta di presenza
E sul tavolo
Poni i movimenti del denaro
Ed io, tua donna
Ti darò tutto quel che chiedi…
Anche l’inaspettato.
Disse l’amore,
Lavora e lavora
E stringi tra le braccia
L’abbraccio insensibile
E scendi, vendi
I tuoi sogni complicati
Con chi sa tutto di tutto…
Anche l’inaspettato.
Disse l’amore,
Lavora e lavora
Non v’è tempo per commuoversi
Che noia e quanti malumori
Contano e contiamo di somme,
sigle, numeri e cifre,
Cifre per la pancia gonfia
Di un conto in banca
Gravido, avido…
Anche l’inaspettato.
Disse l’amore,
Lavora e lavora
Suda, suda
È soltanto il domani che studia
Tanto nessuno ti sente :
Non c’è più nulla di Domenica
Neanche un granaio dove far l
Posted on 03 ago 2009 alle 15:44.